L’universo di Destiny è zeppo di segreti, storie più o meno complesse che lasciano scoprire tanti piccoli tasselli della intricata lore scritta da Bungie. Ogni frammento di Spettro, ogni pagina dei diari contiene informazioni incredibili, brandelli di un passato dimenticato che cercano di riaffiorare.
Tra i grandi misteri per ora irrisolti di Destiny, non possiamo non parlare degli Exo, anche in vista del prossimo DLC in uscita questo autunno. Iniziando una partita di Destiny o Destiny 2 possiamo scegliere le caratteristiche del nostro guardiano, tra cui anche la “razza” di appartenenza, umani, insonni o appunto Exo.
Gli umani siamo ovviamente noi, gli abitanti della Terra; gli insonni sono una misteriosa congrega di umani mutati da un rituale collegato alla Luce e all’Oscurità, ma gli Exo cosa sarebbero?
Cosa sono gli Exo
Già ai nostri giorni assistiamo a evoluzioni nel campo della cibernetica e robotica non da poco. Computer quantistici, IA di un certo livello, ovviamente non comparabili a Rasputin, ma comunque i primi accenni dei racconti di Asimov che iniziano a fondersi con la realtà.
Nell’universo di Destiny un processo di trasferimento della mente in digitale era già sotto studio da Clovis Bray, scienziato fondatore dell’omonima azienda; un colosso tecnologico che ha dominato l’Età dell’Oro fino al Crollo.
Il lavoro principale in questo senso di Clovis Bray era il progetto “Exo-Vita-Coscienza” tramite il quale cercava di arrivare a fare ciò che Johnny Depp raggiunge in Transcendence. Creare una rete neurale sufficientemente complessa da poter accogliere la coscienza umana senza alterarla. Tramite questo processo gli umani avrebbero potuto vivere in sempiterno in un corpo che non soffriva il decadimento del tempo e della carne.
Solo dopo l’arrivo del Viaggiatore il sogno di Clovis Bray diventa realizzabile; l’arrivo del dio-pianeta ha infatti fornito all’uomo le conoscenze tecnologiche sufficienti a sviluppare un “hardware” sufficientemente potente da accogliere una coscienza umana.
La mente sintetica
Il processo di transizione però restava un grosso problema dal punto di vista emotivo per i soggetti. Spesso infatti “traslocare” la coscienza diventava un evento enormemente traumatico che spesso creava una specie di rigetto, noto come “riflesso dissociativo della mente exo”.
Come ben sappiamo la nostra mente è in grado di muovere il nostro corpo senza difficoltà, le sensazioni di freddo, dolore o contatto sul nostro corpo sono una quotidianità, così come i nostri bisogni corporali; mangiare, dormire, andare in bagno (tutti ci vanno, non scandalizziamoci).
Un corpo sintetico, un robot non ha questi bisogni. Non ha stomaco, nè pelle, non può stancarsi o provare sonnolenza; queste profonde differenze erano alla base del rigetto che faceva letteralmente uscire di senno le menti trasferite, causandone finanche la morte.
Per superare questo salto, Clovis Bray optò per un “hard reset” mentale; cancellando buona parte della memoria i trasferiti perdevano parte del collegamento che li legava al corpo organico, distruggendone la memoria ma salvando parte della loro personalità. La perdita della memoria ovviamente però poteva portare ad altri disturbi di tipo esistenziale.
La Cripta di Pietrafonda, la culla degli Exo
Clovis Bray ha creato gli Exo in un centro ricerche dedicato, Exoscience su Libernia, Marte. In questa struttura il colosso tecnologico ha avuto modo di sviluppare le conoscenze che poi avrebbero potuto ospitare una mente umana.
Clovis Bray come persona (non l’azienda) è un personaggio di spicco dell’Età dell’Oro, ma non sempre è stato uno dei “buoni”. In molte occasioni le scelte e le azioni compiute lasciano intendere un secondo fine molto terreno, a tratti oscuro; in alcuni casi prevale il guadagno o segreti industriali sull’umanità o la filantropia, a giudicare da alcune registrazioni molto autocelebrative.
Il centro di fabbricazione degli Exo infatti non è mai stato trovato su Marte, nonostante avrebbe senso ubicarlo nelle immediate vicinanze di Exoscience. Presumibilmente la fabbrica degli Exo si trova sulla luna ghiacciata di Giove, Europa.
Questo pianeta sarà esplorabile solo questo autunno, sperando che riveli molti punti in ombra sulla storia di Clovis Bray e sulla nascita degli Exo. Sul satellite innevato infatti dovrebbe trovarsi la Cripta di Pietrafonda.
Questa location dovrebbe corrispondere con il centro di assemblaggio degli Exo, luogo che molti Exo rivivono in sogno. Una visione onirica molto difficile da interpretare, anche per i pochi passaggi che diversi spettri descrivono in maniera molto personale e senza molta coerenza.
Il sogno sembra vedere il singolo Exo camminare in un verde prato in direzione di questa torre solitaria in netto contrasto con il paesaggio. In questo cammino gli Exo guardandosi intorno vedono loro simili percorrere lo stesso cammino; durante l’avvicinamento alcuni Exo avanzano senza problemi, altri invece devono combattere.
Dentro alcune di queste visioni gli Exo devono fronteggiare molti nemici, sconfiggendoli a mani nude; non si tratta sempre di nemici, in quanto alcune testimonianze raccontano di aver eliminato volti familiari, forse obliati dopo il reset del trasferimento.
La sensazione comune è di affrontare schiere di persone conosciute in un’altra vita, quella organica presumibilmente, ma il sogno prosegue solo dopo aver abbattuto queste figure, a volte si ripete più volte per via di un fallimento nel percorso.
Non è ancora chiaro se queste visioni comuni a moltissimi Exo siano tra gli effetti indesiderati del trasferimento di coscienza o siano originate da alcune subroutine scritte nei circuiti che restano latenti fino all’attivazione.
La guerra dimenticata
Clovis Bray non avrebbe di certo investito in una tecnologia che non avrebbe portato un profitto; i telai Exo erano inizialmente costruiti per essere impiegati in guerra ormai dimenticata, ma non è chiaro il motivo che ha spinto Clovis Bray a usare gli stessi robot come contenitori per coscienze umane.
Si sa per certo che gli Exo vennero schierati durante il Crollo, evento che portò le forze dell’Oscurità contro il Viaggiatore. Impiegare telai robotici decisamente più resistenti dei corpi organici umani poteva essere un vantaggio tattico non da poco.
Assenza di dolore, paura della morte, legami emotivi poteva aumentare l’efficienza militare degli umani trasferiti. Grandi quantità di Exo perirono cercando di contrastare l’Oscurità che comunque riuscì nell’intento di ferire e colpire il Viaggiatore.
Il nostro protettore però riuscì a generare gli Spettri, il cui compito era ricreare un’armata umana dedita a difendere sia la Terra che il Viaggiatore. Questi diedero il via ai Guardiani, riportando in vita umani, insonni ed ovviamente Exo, conferendo a tutti i poteri della Luce.
Ritornare alla vita non è stato un processo privo di conseguenze; anche in questo caso la memoria è la prima ad essere danneggiata, lasciando chiunque sia investito da questi poteri con molte domande sul proprio passato.
Alcuni Exo riescono a recuperare frammenti di memoria da diari o backup, come accade a Cayde-6 e i ricordi legati alla famiglia o Banshee-44 che resta traumatizzato dai ricordi di guerre ormai dimenticate anche dalla storia.
Gli exo di Destiny
Esplorando il mondo di Destiny, ci rendiamo conto di diversi exo di spicco dentro e fuori la Torre, eccone alcuni tra i più celebri.
- Cayde-6: mentore dei Cacciatori dell’Avanguardia, Cayde è sicuramente l’Exo più famoso dell’universo Destiny. Grazie a dei diari tenuti dai precedenti riavvii Cayde ricorda di essere profondamente legato alla famiglia, in particolare al figlio, Ace che ricorda con il suo cannone portatile.
- Banshee-44: probabilmente l’Exo con più riavvii dell’intero gioco, Banshee è l’armaiolo della Torre. La sua memoria ricorda anche gli scontri del Crollo che hanno lasciato profonde cicatrici nella sua coscienza; soffre anche per dei disturbi legati ai suoi numerosi riavvii.
- Saint-14: il Titano per eccellenza, Saint era il protetto dell’Oratore e tra i due c’era un rapporto quasi paterno e di profondo rispetto. Intrappolato e soggiogato dai Vex su Mercurio, Saint ha preso letteralmente a testate numerosi nemici combattendo con gloria ed onore nell’universo. Viene salvato da noi durante la Stagione dell’Alba per diventare il mentore delle Prove di Osiride.
- L’Ignota Exo: uno dei personaggi più misteriosi di Destiny. L’ignota non sembra avere la Luce, lo Spettro, per cui non si tratta di un guardiano. Le sue origini sono ovviamente sconosciute; sappiamo che può spostarsi liberamente nello spazio e nel tempo, possiede tecnologie superiori a quelle note all’umanità. Una delle teorie più valide la porta ad essere Elsie Bray, sorella di Ana Bray, anche se i mandanti dell’Ignota sono sconosciuti. Potrebbero essere i Nove, o i Serafini, altre teorie ricavate dalla lore la vedono come ultimo exo di una squadra inviata fuori dal tempo per scongiurare il Crollo o un suo secondo avvenire.
Molti altri Exo popolano l’universo di Destiny, come Ada-1 dell’Armeria nera o Shiro-4 comparso nel primo Destiny durante i Signori del Ferro. I misteri sono moltissimi e probabilmente con la prossima espansione qualche ombra verrà dipanata, soprattutto per quanto riguarda l’Ignota, incontrata con il Ramingo e Eris Morn.