Da che l’Alveare ha lasciato il Fondamento, moltissimo tempo addietro, luogo dove i Vermi hanno dato il potere ad Aurash, Xi Ro e Sathona. Dopo aver sconfitto il Leviatano e distrutto gli Ammoniti, il viaggio verso la forma finale dell’universo è iniziato.
L’epopea dell’Alveare è proseguita tra le stelle, divorando ogni mondo sul loro cammino, annientando ogni esercito o forza si frapponesse tra loro e la vittoria. La debole razza sfuggita al Fondamento e la sua ingloriosa fine per volontà del Cielo si è elevata, sfidando potenti civiltà e alleanze come l’Ecumene, di cui ora non resta che polvere.
Solo divorando il Dio Verme Akka, Oryx re dell’Alveare otterrà il potere necessario ad evocare il Profondo e corrompere le fragili vite che ostacolano la forma definitiva dell’universo. Così il Re dei Corrotti darà inizio alla sua stirpe, sancendo inconsapevolmente il destino del nostro universo e il suo regno.
La minaccia Vex
Quria infuriava nel trono mondo di Oryx, giunto da uno squarcio aperto inconsapevolmente da Crota. Un gesto in realtà manipolato da Savathun che tentava di indebolire Oryx per carpire i segreti delle Tavole della Rovina e la corona.
Il ritorno di Oryx nel suo trono mondo sancisce la fine dell’incursione Vex; alcuni vengono distrutti, altri corrotti per attaccare i loro simili. Sconfiggere i Vex però non era un semplice esercizio di forza, ma era necessario comprenderli secondo Oryx.
Tanto Quria era affascinato dalla logica della spada e dalla religione dell’Alveare che donava forza ineguagliabile, tanto Oryx era attratto dalla perfezione dei Vex, dalla loro brama di immortalità. Ovviamente, solo una razza avrebbe trionfato in questa battaglia.
Per comprendere i Vex, Oryx chiese l’aiuto di Savathun, la quale per amore fraterno e brama di potere svelò al fratello la logica dei Vex. Valutando ogni possibile scenario tramite una simulazione, i Vex cercavano di ottenere la vittoria in ogni finale.
Oryx doveva allora diventare un re migliore in ogni possibile scenario, creando un catalogo, una raccolta di ogni forma di vita, ogni essere incontrato nel loro percorso; questo per far diventare la loro campagna una mappa che li conduca alla vittoria, la tomba del mondo.
Astrocorazzata
Oryx era scaltro, tanto da intuire dai suoi sogni, il complotto che le sorelle stavano ordendo ai suoi danni. Se i Vex avevano invaso il trono mondo, chiunque avrebbe potuto minacciare il suo regno. Fu per questo che Oryx decise di spostarlo.
Oryx raccolse un frammento del corpo di Akka e rubò il martello di Xivu Arath e lo scalpello di Savathun e coprì il corpo del Verme con una malefica armatura. Rivoltò il trono mondo e lo versò dentro questo contenitore, portandolo sul piano materiale.
Così facendo rese il trono l’Astrocorazzata, e la stessa nave il contenitore del suo trono mondo, rendendola inespugnabile e strettamente collegata ai poteri del Profondo riportati nelle Tavole della Rovina, sua inesauribile fonte di potere.
L’invasione dei Vex soffoca una volta che le legioni robotiche si trovano intrappolate nella nuova forma del trono mondo. I poteri di Oryx sfuggono la razionale mente Vex, distruggendo e sovvertendo le simulazioni di Quria, che percepisce la sua disfatta.
Le stesse simulazioni di Oryx riescono ad impressionare la mente Vex, diventando ingestibili e consapevoli della loro natura. Quria, prossimo alla sua fine, disattiva gli armamenti per concentrarsi nell’inviare ogni analisi e dato alle altre menti un attimo prima di cessare la sua esistenza.
Crota, figlio di Oryx, viene punito per l’imprudenza nell’adoperare gli squarci. Preso per le caviglie dal padre, viene scaraventato oltre il portale con un ammonimento:” Tornerai qui nella gloria, o morirai dimenticato da tutti!”.
Crota combattè attraverso il passato, il presente ed il futuro, distruggendo orde ed orde di Vex. Temprando la sua lama e onorando il padre con i tributi e ergendo templi in suo onore nei mondi che esplorava.
Armonia
Oryx, vittorioso su Quria, portò le spoglie del suo nemico a Savathun, come dono, minaccia e monito. Se fosse riuscita a studiarlo avrebbero avuto un vantaggio sui Vex, se Quria avesse ucciso la megera, sarebbe stata vendetta.
Oryx, Xivu Arath e Savathun erano prossimi a demolire l’Armonia, una potente razza che vegliava sull’Albero Consacrato, dono del Viaggiatore a questo popolo dopo una lunga guerra, che terminò con l’Alveare che risucchiava la Luce e rosicchiava le fondamenta dell’albero, simbolo di Luce.
Con i tributi di questa vittoria e quelli versati da Crota nella sua guerra, con la inaffondabile Astrocorazzata dimora del suo trono mondo, le sorelle di Oryx capirono che il potere del loro re era divenuto soffocante per loro, così infine si divisero.
Savathun si addentrò con il suo esercito nel buco nero dove radicava l’Albero Consacrato e Xivu Arath fece rotta per lo spazio profondo, scindendo infine l’Alveare in tre fazioni indipendenti. Giunti a questo punto, l’Alveare guadagna la consapevolezza della ragione insita nella Logica della Spada.
Loro, il potente Alveare sono la prova stessa della loro ragione. Se la razza perdurerà sconfiggendo ogni nemico, sarà la dimostrazione della loro logica. Se dovessero essere sconfitti da una razza più potente, sarebbero prova della supremazia di una vita più spietata della loro, ottenendo in ogni modo la ragione.
Riflessioni del Re dell’Alveare
Rimasto solo, Oryx scrive gli ultimi capitoli dei Libri del Dolore riempiendoli con le sue riflessioni. Il segreto del Profondo lo ha tenuto in vita, difendendolo dai complotti e dai nemici dell’Alveare, ma in cuor suo, il Re sa che anche le sorelle possono arrivare ad ottenere dei segreti dal Profondo. Sempre che non l’abbiano già fatto.
Il costante tributo inviato dal figlio sostiene l’appetito del Verme, consentendo ad Oryx di studiare il Profondo, divenendo consapevole che lui stesso è ciò che rimane del Fondamento; re ed erede di un mondo distrutto.
Riflette anche su un suo ipotetico destino; la sete di conoscenza è il suo motore, il suo scopo primario. Comprendere il Profondo, la Luce, stabilire la fonte dei loro poteri è la sua missione. Giunto in un momento in cui il Re deve la sua sopravvivenza ai tributi della sua corte e del suo esercito, capisce di essere in bilico tra vita e morte.
Questo perché se la sua discendenza e il suo esercito, fonte del suo nutrimento venissero meno, Oryx cadrebbe, divorato dalla fame del suo verme. Per far cadere il Re, i nemici dovrebbero mietere ogni sua Eco, distruggere il suo corpo materiale.
Eppure egli vivrebbe nell’Astrocorazzata, suo mondo del trono. Se poi cadessero sia la corte che il suo trono, allora Oryx morirebbe. Ma se il Re dei Corrotti cade è perché non ha reso il suo seguito abbastanza forte da sopravvivere, e allora la sua fine sarebbe giusta e meritata. Il dono e la maledizione di un Re asceso a divinità.
Resta il fatto che è giunta l’ora di inseguire il Viaggiatore, e porre fine alle menzogne che semina nell’universo. Inseguimento che terminerà con Crota che conquista la Luna, satellite della Terra.
Terminano qui dunque le narrazioni dei Libri del Dolore; le forze dell’Alveare stanno per dichiarare guerra al Viaggiatore. Da ora in poi la narrazione sarà da estrarre da diverse fonti del Grimorio e alcuni elementi di Destiny.