La battaglia tra Luce e Oscurità è una costante nel mondo di Destiny; sin dall’alba dei tempi infatti queste due forze diametralmente opposte si sono affrontate in ogni remoto angolo dell’universo conosciuto e non.
Una lotta necessaria alla sopravvivenza della vita, di cui noi Guardiani facciamo parte solamente dal nostro risveglio. Diversi elementi e spunti “storici” però hanno portato alla nascita di una teoria piuttosto interessante: siamo davvero sicuri di essere noi il bene assoluto?
Sopravvivere
La vita come la libertà hanno un prezzo e chi non riesce a pagarlo, difficilmente vedrà una nuova alba. Questa fondamentalmente è la legge del più forte, un metodo abbastanza discutibile per mantenere il proprio spazio nell’universo.
Cabal, Eliksni, Alveare e molte altre razze tratte dal Grimorio si sono battute per questa indipendenza, per questa capacità di perdurare alle difficoltà. Anche l’umanità, ultima partecipante a questa lotta sta difendendo il suo posto nel cosmo.
Il mondo di Destiny e la sua lore sono piene di forme di vita differenti, alcune di esse estinte, che hanno preso parte e posizione nello scontro tra Luce e Oscurità. Nel nostro ruolo di difensori dell’umanità diamo per scontato il nostro ruolo di fautori del bene, ma è davvero così?
Diverse entità ci hanno portato a riflettere sul nostro operato, invitandoci a riflettere sulla posizione che abbiamo preso, anzi in cui siamo stati posti. Si perché nessuno ha scelto di diventare un Guardiano, e questi non sono comparsi se non dopo che l’Oscurità ha colpito il Viaggiatore.
In effetti la Grande Macchina sembra aver riesumato le nostre salme come sua difesa, dotandoci di poteri sufficienti a contrastare le minacce che volevano abbattere questo “benevolo” dio ferito. I Guardiani come difensori della Luce in realtà sono esistiti anche prima di noi, di altre razze, altri mondi, altri tempi.
La fuga del Viaggiatore
Le prime testimonianze del Viaggiatore risalgono al Fondamento, remoto luogo dove Viaggiatore e Leviatano tenevano imprigionati i Vermi in un luogo prossimo alla distruzione che li avrebbe annientati. Da qui però le divinità larvali hanno iniziato una simbiosi con un primitivo Alveare, riuscendo ad evadere ed evitare la morte.
Nell’orbita del Fondamento risiedevano gli Ammoniti, una razza di cefalopodi dotata di poteri paracausali concessi dal Viaggiatore, proprio come noi. La loro fortuna e i loro poteri però non li hanno fatti sopravvivere alla guerra contro l’Alveare, venendo annientati.
Da qui il Viaggiatore è fuggito, toccando con i suoi poteri altre razze con la stessa meccanica. La Grande Macchina giungeva su un pianeta, conferiva conoscenze, poteri e tecnologie; a questo punto tendenzialmente arrivava l’Oscurità e il benevolo pianetoide aveva il suo esercito, ma dopo la sua disfatta fuggiva verso altri mondi.
Anche gli Eliksni, nostri storici avversari in passato sono stati i Guardiani del Viaggiatore, salvo poi essere abbandonati al loro fato di dolore, morte e decadenza. Da questo evento, lo Stravolgimento, i Caduti hanno inseguito il Viaggiatore, cercandone i poteri o almeno una vendetta.
Questo modo di agire del Viaggiatore prevede innegabilmente il sacrificio della razza “eletta” di turno in sua difesa, la quale confida di opporsi al male, sacrificandosi con orgoglio per difendere il buono e il giusto.
Eppure questa “procedura” si basa sul sangue, su vite che il Viaggiatore eleva per trasformare nel suo scudo personale. Ma oltre ai poteri della Luce e conoscenze tecnologiche, questa magnanima entità rivela pochissimo di sé, della sua origine, come tace d’altronde sui nemici alle sue calcagna.
Il Profondo
Storici nemici del Viaggiatore rappresentati come malvagità pura sono i Vermi, rappresentanti del Profondo, sinonimo di Oscurità. Le divinità dell’Alveare hanno concesso alle tre sorelle i poteri necessari a fuggire dalla imminente catastrofe del Firmamento, dilaniando il Leviatano, soldato del Viaggiatore e sconfiggendo i primi guardiani.
Conoscendo la lore e la storia dei Vermi si evincono diverse cose sulla loro natura. Si tratta di esseri antichissimi, potenti ed estremamente saggi, una perfetta antitesi del Viaggiatore; eppure non nascondono conoscenze ai loro protetti, non hanno riserve verso i loro alleati.
Danno poteri illimitati a chiunque sia tanto forte da sostenerli, dimostrando una certa ammirazione anche quando Oryx sventra Akka, uno di loro. Questa “insubordinazione” infatti viene vista con ammirazione dagli altri Vermi, denotando la potenza del loro campione.
Le divinità larvali, sembra dunque apprezzino l’attaccamento alla vita, la capacità della stessa di difendere la propria esistenza. Non a caso Xol, Volontà dei Mille, dopo essere stato sconfitto dai Guardiani nel mondo fisico su Marte, ritorna sotto altra forma.
Ovviamente nessuno si aspettava di sconfiggere un’entità divina e possente come un Verme a suon di giavellotti; Xol infatti, dal Profondo, dimensione dei Corrotti, riemerge su Io, nella forma di un’arma: Sussurro del Verme.
Il potere dei guardiani è un terreno molto fertile. Non farti disgustare. Ci sono parassiti che potrebbero portare beneficio all’ospite… hanno denti più affilati dei tuoi.
Xol, la Volontà dei Mille, è morto ma non è stato distrutto. La morte è una strada, è metamorfosi, l’unione blasfema tra distrutto e distruttore. Il potere che può sconfiggere un dio è anche l’ambrosia che quello stesso dio brama, la dolce logica dell’esistenza tramite la violenza, la decisione binomiale tra due realtà che si negano a vicenda. Nella morte, Xol si è nutrito.
I corrotti di Io lo nutrono di saccheggi e hanno cercato di farne un idolo e una volontà imperante. Eppure, Xol era legato alla stessa logica che l’aveva sostenuto nella morte. Voleva la prova della spada, la prova inequivocabile. Voleva diventare una regola che dividesse i potenti in vita dai potenti morti. Così sussurrò l’Inno Anatema, la tentazione di dominare l’universo oggettivo col volere soggettivo. Diceva: sarò il moto che renderà il desiderio egemone sull’essere. Diceva: BRANDISCIMI E USAMI PER SAGGIARE IL TUO NEMICO. Questa era la sua venerazione. Aiat.
Dalla storia visibile di questa arma si denota la “non-fine” del Verme che anzi viene con piacere imbracciato dai Guardiani per la sua potenza; pur conoscendone l’origine, l’arma viene accettata come strumento di morte. Abbracciare un mezzo del nemico per nutrirlo è eticamente giusto per un difensore del bene?
Il Profondo, luogo d’origine dei Vermi e del loro potere sconfinato, non è dunque una forza che mira a far sopravvivere i meritevoli tramite una lotta, chiedendo in cambio un tributo per i poteri messi a disposizione dei discepoli?
L’Oscurità di Destiny
Parlando dell’Oscurità poi, per quello che abbiamo affrontato finora almeno, ci rendiamo chiaramente conto di non sapere effettivamente di cosa si tratti. Fisicamente abbiamo avuto un primo timido contatto con questa terribile fazione solo con la Stagione degli Arrivi.
Finora con Destiny 2: Oltre la Luce non avevamo mai conosciuto l’Oscurità, se non identificandola con le varie razze che sono entrate nel nostro mondo tentando di sopraffarci e depredarci. Eppure di definizioni di Oscurità ce ne sono parecchie in Destiny, tutte abbastanza diverse tra loro.
Secondo Saint-14 si tratta di una razza tecnologicamente evolutissima, secondo Pujari (uno stregone tanatonauta, grande ricercatore delle verità arcane dell’universo) è la manifestazione fisica del Male, un risultato della corruzione e deviazione scaturite dal benessere dell’Età dell’Oro; una sorta di punizione divina.
Secondo Ulan-Tan, controverso stregone, ideatore della dottrina Simmetrica l’Oscurità era il bilanciamento cosmico della forza del Viaggiatore, con una posizione simile a quella di Pujari in fin dei conti.
Il Culto della Stella Binaria infine incolpava proprio il Viaggiatore del Crollo; questi infatti sarebbe reo di aver attirato l’Oscurità nel nostro mondo ed essersi fatto scudo dell’umanità, nella speranza che il sistema solare si sacrificasse in suo nome.
Silenzia le alternative
Dopo aver presentato i Vermi come il male assoluto, il Viaggiatore non ha finito qui la sua opera di manipolazione. Anche gli ahamkara infatti sono stati presi di mira nella storia dei Guardiani, fino alla loro estinzione.
Gli ahamkara sono una razza di draghi mistici dotati di enormi poteri, infinita saggezza e immense capacità. Una razza che però è stata reputata una minaccia dai difensori della Luce, portando i Guardiani alla sistemica caccia e distruzione, fino all’estinzione.
Eppure la Città Sognante, eterea patria degli Insonni è opera di uno di essi, Riven. Di loro si sa poco dal Grimorio, anche perché è difficile per i Guardiani ottenere informazioni da una razza che stanno braccando ed eliminando senza remore.
Sappiamo che erano in grado di esaudire ogni desiderio, come scopriamo in Destiny 2: I Rinnegati. L’ambiguità dei doni concessi dagli ahamkara, così come per i jinn, era un deterrente molto forte; chi richiedeva qualcosa a queste creature doveva essere in grado di pagarne il prezzo. Nulla è regalato, e ci sarebbe stato inevitabilmente un conto da saldare.
In ogni caso il Viaggiatore ha indirettamente eliminato questa razza dal creato; una mossa alquanto controversa per il difensore della vita. Soprattutto considerando che gli ahamkara non hanno mai dichiarato guerra ai Guardiani ne di loro si legge di attività offensive o malvagie nella storia di Destiny.
Sapere è potere
La conoscenza è la croce di Oryx, ma anche l’unico mezzo per perdurare come specie. La medicina, la tecnologia, la meccanica e la fisica non si basano forse sulla conoscenza? Per contrastare un morbo non bisogna forse studiarlo? Per affrontare un nemico nuovo non è bene conoscerlo e comprenderlo?
Certamente sì; eppure come possono i Guardiani, dopo un Crollo, dopo secoli di guerra contro l’Oscurità conoscere così poco la propria nemesi? Se il Viaggiatore è braccato dall’Oscurità dall’alba dei tempi, non sarebbe conveniente diffondere i dati raccolti in eoni di fughe per preparare i Guardiani alla lotta?
Tutte queste domande in realtà si rispondono da sole, sollevando però ulteriori dubbi e diffidenze verso la divinità del bene(?). Rileggendo bene la storia del Viaggiatore e l’umanità, chiunque abbia cercato di sondare oltre il limine della Luce è stato allontanato, esiliato, dichiarato eretico.
Osiride, nel suo tentativo di contrastare i Vex, si è dedicato allo studio di questi robot; d’altronde comprendere le loro capacità, i loro obiettivi e la loro natura si è rivelato necessario per fronteggiarli in più occasioni.
Oltre alle testimonianze dei martiri (Kabr e Praedyth per esempio) le conoscenze sviluppate dall’esiliato Osiride sono state fondamentali per arginare la diffusione dei Vex, oltre a salvare Saint-14 dall’agonizzante prigionia.
Toland, l’Infranto che aveva studiato fino a comprendere la logica della spada dell’Alveare, le magie e i rituali di questa razza è stato dichiarato eretico, pazzo, esiliandolo dalla Città. Come poteva la conoscenza del nemico arrecare un danno o minacciare l’Ultima Città?
Se anche fosse effettivamente impazzito, avrebbe potuto da solo distruggere tutti i Guardiani? Probabilmente la minaccia non era che “passasse al lato oscuro” ma che le conoscenze ottenute portassero Toland ed altri verso una verità non gradita.
L’Oratore inoltre, a sostegno della tesi del malevolo Viaggiatore, pur parlando a nome dell’entità benevola, non si sbilancia mai, restando fin troppo spesso silenzioso di fronte a molti interrogativi. Osiride e Toland, esiliati per le loro conoscenze sul nemico, avrebbero forse potuto rivelare qualcosa in grado di compromettere il Viaggiatore?
Le conoscenze dei Vermi e degli ahamkara, così come gli studi sui Vex, avrebbero potuto portare a svelare i veri intenti del Viaggiatore? Riflettendo a fondo sul retaggio della Grande Macchina, ciò che resta dopo il suo passaggio non è forse la morte?
Si tratta di un caso che ogni razza toccata dal Viaggiatore abbia ricevuto conoscenze e poteri per poi spegnersi nel disastro? Ora che noi Guardiani stiamo imbrigliando i poteri dell’Oscurità, grandi nemici come Savathun e Xivu Arath tessono la loro trappola nel buio.
Sarà davvero l’Oscurità a salvarci dai nostri nemici come promette, o il Viaggiatore darà prova della sua effettiva bontà?