Sviluppato da Black Forest Games e pubblicato da THQ Nordic, Destroy All Humans! 2: Reprobed è il remake di Destroy All Humans! 2 del 2006 e seguito diretto del recente remake del capitolo da cui è nato tutto: Destroy All Humans! Noi siamo tornati a seminare distruzione insieme a Crypto sfruttando le potenzialità della nostra PlayStation 5 e questa qui è la nostra recensione. Pronto a massacrare i maledetti umani?
https://www.youtube.com/watch?v=cl8fokvSrTw
Destroy All Humans! 2: Reprobed – estinguere l’umanità divertendosi
Destroy All Humans! 2: Reprobed ha una trama che richiama alla mente la struttura da classico B-movie con virate decisamente trash e parentesi satiriche decisamente ben riuscite e divertenti. Il gioco non si prende mai troppo sul serio e il protagonista sa distinguersi e farsi volere bene (o male). D’altronde, c’è un motivo se la saga di Destroy All Humans! è arrivata praticamente al suo sesto titolo (quattro capitoli originali più i due recenti remake) con questo remake ufficiale del secondo capitolo che prova, come il primo rifacimento, a riproporre Crypto al grande pubblico.
Evidentemente THQ Nordic deve crederci molto, forte anche del riscontro ottenuto col primo remake, l’edizione Reprobed del sequel segue fedelmente (anche troppo) le orme dell’opera originale, ripresentandosi con veste grafica rinnovata ma con trama e gameplay immutati. E parlando di trama, Destroy All Humans! 2: Reprobed, più del primo capitolo, preme sull’acceleratore espandendo i confini e tirando in mezzo non solo gli Americani ma anche l’Unione Sovietica e varie zone del mondo… ma procediamo con ordine.
Destroy All Humans! 2: Reprobed riprende i fili del racconto creati dal primo remake (e restando sempre fedele all’opera originale) ma introducendo subito i nostri nuovi e famigerati nemici: il KGB. Questi, infatti, hanno scoperto che gli alieni sono sulla terra e che si sono infiltrati anche sui gradini più alti del potere: tra le viscere burocratiche create dall’umanità. Una minaccia del genere non può essere lasciata libera di scorrazzare ed ecco quindi vedere i sovietici entrare in azione, infliggendo non pochi danni a Crypto e al suo mentore alieno chiacchierone Pox. Per essere precisi: fanno esplodere la nave madre con dentro Pox (che riesce però a “salvarsi”, digitalizzando il proprio cervello) e rovinano l’ultimo “party” di Crypto. Come reagire a un affronto del genere? Semplice: perseguitando il KGB in giro per il mondo per massacrarli.
Ecco quindi che Crypto abbandona festini e ragazze per tornare a seminare caos e distruzione in un’altalena costante di no-sense e black humour (durante l’avventura scapperà più di una risat e ci saranno innumerevoli citazioni di film, serie televisive e videogiochi). E a tal proposito, bisogna ricordare che Destroy All Humans! 2: Reprobed è pieno di personaggi assurdi, caricature e stereotipi portati all’estremo e che spesso celano feroci critiche (anche intelligenti) soprattutto legate al mondo degli anni ‘60 (periodo in cui è ambientata l’avventura). Prima di passare all’azione spiegandoti il divertente gameplay, ricordiamo che Destroy All Humans! 2: Reprobed è interamente sottotitolato in italiano e presenta un doppiaggio in inglese ben realizzato (soprattutto per i protagonisti) e piacevole.
Gameplay
Destroy All Humans! 2: Reprobed non innova nulla nel gameplay e segue la stessa filosofia utilizzata nel primo remake: riproporre fedelmente l’esperienza del capitolo originale. Questo può essere ritenuto un bene come un male ed è un po’ il tallone d’Achille di tutte le operazioni simili a questa. Il gameplay di Destroy All Humans! 2: Reprobed è vecchio di oltre dieci anni e presenta una struttura ludica che rischia facilmente di stancare soprattutto se si eseguono lunghe sessioni di gioco. Non aiuta il fatto che Crypto è potenzialmente immortale (soprattutto per giocatori che hanno una buona esperienza) in quasi tutte le missioni. Il senso di quasi onnipotenza, infatti, può regalare qualche soddisfazione all’inizio ma alla lunga, inevitabilmente, viene a noia.
Destroy All Humans! 2: Reprobed è un action adventure in terza persona con mappe aperte e una lunga serie di attività da svolgere. Caratterizzato da un sistema di missioni principali varie (che compongono ovviamente la storia principale dalla durata modesta ma giusta) e quasi tutte divertenti, il gioco ha comunque tutta una serie di limiti che possono minare in parte l’esperienza.
Oltre alla già citata facilità di fondo, c’è da evidenziare la forte ripetitività delle missioni opzionali (si tratta quasi sempre di eliminare qualcuno, raccogliere informazioni leggendo la mente o far esplodere determinate cose con la navicella) e il fatto che le mappe perdono, inevitabilmente, il confronto con gli open world più recenti (soprattutto in termini di cura del dettaglio). Attenzione, Destroy All Humans! 2: Reprobed non è un brutto gioco, anzi, ma è un peccato aver perso l’occasione di poter migliorare un prodotto che già in partenza presentava qualche problema.
Passando al combat system, questi si riconferma divertente come in passato (essendo rimasto potenzialmente invariato). La possibilità di potenziare il nostro eroico distruttore e la varietà di bocche di fuoco (e disagio) a disposizione rendono i massacri molto divertenti (ancora una volta, soprattutto all’inizio). A nostra disposizione avremo diverse armi, dal raggio elettrico all’immancabile “analizzatore” (che è sempre la sonda anale ma con un nome meno “diretto”).
Non mancheranno piccole chicche nuove per rendere i combattimenti quanto più diversificati possibili. Rimangono a nostra disposizione anche la telepatia, utile per sollevare oggetti e nemici e sfruttarli anche come proiettili improvvisati. Crypto, inoltre, è dotato anche dell’abilità di far esplodere (letteralmente) le teste per raccoglierne materiale cerebrale, vera e propria valuta di gioco, utile nel caso si vogliano cambiare i potenziamenti già assegnati.
E parlando di potenziamenti, potremo decidere come e quando potenziare alieno e mezzo di trasporto, accedendo alla nostra navicella da uno dei punti di atterraggio. Queste sono zone che sbloccheremo soddisfacendo le brevi e semplici richieste del divino Arkvoodle, bizzarra divinità Furon le cui statue sono posizionate in giro per le mappe e non attendono altro che essere destate e, appunto, soddisfatte. Per quanto riguarda i potenziamenti (che ricordiamo, includono tanto Crypto quanto la sua astronave), ce ne sono di vario tipo e riguardano sia le armi (ogni arma ha due rami a disposizione ma, coi dovuti punti, puoi decidere di potenziarla completamente. Un ramo non esclude l’altro) che alcune caratteristiche come gli scudi o la velocità dello “skate” (esclusiva, questa, di Crypto).
E parlando dello “skate“, questo bizzarro mezzo di trasporto lucente (sono due “sfere di luce” piazzate ai piedi dell’alieno) è attivabile immediatamente col tasto cerchio e permette a Crypto di muoversi più velocemente lungo le mappe, oltre a essere un utile mezzo di fuga (inoltre, ci sono diversi trofei legati al suo utilizzo). Oltre allo “skate”, un altro comodo mezzo di trasporto immediato è il nostro fedele jetpack (ottenibile praticamente subito) con cui potremo sorvolare liberamente le mappe e planare implacabilmente sui nostri nemici.
Parlando di mezzi di trasporto, si riconferma spassoso l’utilizzo della nostra fidata navicella, con cui potremo sorvolare le modeste mappe di gioco sfracellando qualsivoglia elemento (sì, puoi abbattere i palazzi). Le bocche di fuoco a disposizione della navicella sono di meno rispetto a quelle di Crypto ma distruttive e varie quanto basta. Da citare la serie di bonus legate a particolari “ricette” composte da tipologie di umani da raccogliere (o rapire che dir si voglia) col raggio della nostra navicella e successivamente frullare (ci sarà richiesto, ad esempio, di prelevare TOT poliziotti, TOT elementi del KGB, ecc.). Soddisfatta la ricetta, avremo un bonus passivo in più legato alle armi o abilità del nostro buon Crypto.
Di cose da “raccogliere” nella nuova avventura di Crypto ce ne sono davvero, davvero tante. Il gioco è pieno zeppo di collezionabili e per questo, a un certo punto dell’avventura, ci viene dato anche una sorta di detector che ci segnala attraverso sensori visivi (e vibrazione del pad) quando siamo vicini a qualcosa (attraverso la mappa possiamo anche selezionare su cosa far concentrare il detector). Nel dettaglio, tra i collezionabili abbiamo: dischi musicali (che sbloccano le tracce musicali), poster e degli “aggeggi rossi fluttuanti” (che sbloccano illustrazioni) e del materiale verdognolo (il collezionabile più numeroso denominato “Celle Furotech“) che viene utilizzato per i già citati potenziamenti di alieno e navicella.
Queste celle si ottengono anche durante le missioni (sia principali che secondarie) che includono delle sfide extra (non obbligatorie) e, se soddisfatte, ci premiano con nuovo materiale per potenziarci. Tra questi è presente anche una variante ben più preziosa e limitata (numericamente parlando), i “Reattori Furotech“, e rappresentano l’unico strumento in grado di sbloccare il potenziamento finale di ogni ramo dei potenziamenti.
Purtroppo, come già in passato e come già avvenuto nel recente remake del primo capitolo, anche Destroy All Humans! 2: Reprobed ha problemi di IA. I nemici umani sono, semplicemente, una massa di idioti. Si fermano spesso (troppo) e non si dimostrano quasi mai (se non in numero davvero massiccio) una reale minaccia. Per fortuna, riescono a variare un po’ e c’è da segnalare che le boss fights sono quasi tutte divertenti e diverse e che, soprattutto, incitano a variare armi e strategie per poter infierire un maggior numero di danni (ad esempio, ci sono boss e nemici “speciali” dove dovrai utilizzareprima una determinata arma per poi potergli fare davvero male).
In due è meglio
Da segnalare la presenza di una gradevole modalità cooperativa a schermo condiviso che, neanche a dirlo, moltiplica inevitabilmente il divertimento. D’altronde, due alieni che insieme seminano distruzione per le aree di gioco… sono tanto imprevedibili quanto spassosi. Questa opzione non è da sottovalutare e può aiutare a rendere l’avventura ancora più gradevole (e, ahinoi, ancora più facile).
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Destroy All Humans! 2: Reprobed si difende abbastanza bene. L’impatto iniziale è ottimo, soprattutto se confrontato al passato. Si notano anche diversi passi avanti rispetto al primo remake anche se, ci duole dirlo, da vicino si notano diverse sbavature (primo tra tutti, gli effetti del fuoco dopo i colpi inferti dalla nostra navicella: davvero brutto da vedere). Inoltre, come già detto, gli elementi a schermo non sono così tanti e dettagliati e vari (diversi elementi vengono ripetuti). Insomma, anche qui, come nel gameplay, si poteva sfruttare l’occasione per apportare diverse migliorie. Anche il sonoro si riconferma positivamente, con effetti godibili e un doppiaggio ben realizzato e in linea con lo spirito dell’opera (soprattutto per Crypto).