I cancelli degli Inferi Fiammeggianti stanno per essere aperti, l’appuntamento con Diablo 4 di Blizzard Entertainment è ormai fissato al 6 giugno 2023 (con l’accesso anticipato al 2 giugno 2023 per chi ha preordinato la Deluxe Edition o la Ultimate Edition) e quale miglior momento se non questo per fare un piccolo recap della storia?
Stiamo parlando di Lilith la Figlia dell’Odio e di Inarius l’Arcangelo del Paradiso Celeste, due personalità che avremo modo di conoscere a fondo in Diablo 4. Immaginiamo ti sia chiesto cosa mai possano avere in comune queste due personalità così diverse l’un l’altra; molto più di quanto pensi e per scoprirlo non devi far altro che continuare nella lettura di questo nostro articolo. Nel frattempo eri a conoscenza del fatto che Diablo 4 ha persino una cattedrale dedicata?
Diablo 4: Inarius e Lilith
Nel trailer di Diablo 4 mostrato mesi fa abbiamo visto Inarius e Lilith, ma chi sono? Partiamo dalla figura di Inarius, un potente Arcangelo del Paradiso Celeste, fratello di Tyrael e membro del Concilio di Angiris, la leggenda narra che fosse anche il più bello fra gli Arcangeli. La seconda figura che prenderemo in esame è Lilith, non per nulla chiamata anche la Figlia dell’Odio poiché figlia per l’appunto di Mephisto il Signore dell’Odio, uno dei tre Primi Maligni insieme ai fratelli Diablo e Baal.
Le schiere del Paradiso Celeste e degli Inferi Fiammeggianti erano (e sono) bloccati in una guerra senza fine chiamata l’Eterno Conflitto, una battaglia che non vede ne vinti ne vincitori dall’alba dei tempi e che prosegue a causa della Pietra del Mondo, un artefatto dagli immensi poteri e che donerebbe a chi ne è in possesso la capacità di poter plasmare a proprio piacimento il mondo. Inutile scendere nei dettagli del perché le due fazioni vogliano entrarne in possesso.
Nel corso di questa guerra Inarius, ormai stanco di queste continue battaglie, venne fatto prigioniero di Lilith e proprio durante questa prigionia scoprirà che anch’essa è stanca dell’Eterno Conflitto. Insieme decideranno di fuggire rubando la Pietra del Mondo, utilizzandola per creare il mondo di Sanctuarium dove trovare rifugio insieme ad atri Angeli e Demoni ormai stanchi di darsi battaglia.
Dall’unione di Angeli e Demoni nacque quella che è la razza umana, inizialmente Nephilim dalle potenzialità oltre ogni immaginazione, capaci persino di eguagliare (e superare) la potenza dei loro stessi genitori. Questo rappresentava un pericolo non indifferente, qualcosa che avrebbe potuto spostare, non di poco, l’ago della bilancia riguardo l’Eterno Conflitto. Andava presa una decisione e, a riguardo, Inarius e Lilith erano tutto fuorché d’accordo su come affrontare la questione.
Diablo 4: Un tradimento dietro l’altro
Se da una parte Inarius temeva per quel pericolo che i suoi stessi figli Nephilim rappresentavano, dall’altra Lilith ne sembrava entusiasta. Aveva finalmente in mano l’arma definitiva per porre fine all’Eterno Conflitto una volta per tutte, ed era decisa ad utilizzare i suoi stessi figli Nephilim per raggiungere il suo scopo. Inarius invece non era dello stesso avviso, avrebbe preferito sterminare la razza dei Nephilim semplicemente annientandoli; si prese tuttavia del tempo per rifletterci su.
Mentre Inarius rifletteva, Lilith stava invece utilizzando i suoi figli Nephilim per uccidere gli Angeli e i Demoni presenti su Sanctuarium, ma quando venne scoperta, lo stesso Inarius fondendo il suo potere con la Pietra del Mondo, fermò Lilith e la bandì per sempre nel Vuoto. Il pericolo sembrava cessato, ma non fu esattamente così, era soltanto l’inizio di tutto.
Nonostante Inarius avesse sopito per sempre il potere dei Nephilim (ormai diventati semplici esseri umani) e cercato di nascondere Sanctuarium alla vista del Paradiso Celeste e degli Inferi Fiammeggianti dopo millenni il mondo fu comunque scoperto dagli Angeli e dai Demoni, i quali fondarono un culto contrapposto a quello di Inarius per contendersi le anime dei mortali, almeno fino al ritorno di Lilith che, liberatasi dal Vuoto, decise di tornare in campo.
La Figlia dell’Odio sotto spoglie mortali sedusse e influenzò Uldyssian-Ul-Diomed risvegliando il suo potere, il quale si dimostrò estremamente potente a tal punto da riuscire a decimare sia le forze della Trinità, sia di Inarius, decimando entrambi i culti. Purtroppo tutto questo clamore rese Sanctuarium visibile al Paradiso Celeste e agli Inferi Fiammeggianti, considerando che Uldyssian riuscì a sconfiggere anche lo stesso Inarius per poi consegnarlo al Concilio di Angiris, ma non prima che Inarius riuscì a bandire ancora una volta Lilith nel Vuoto.
Diablo 4: La fine di un’era
Uldyssian-Ul-Diomed aveva mostrato quanto forti erano i Nephilim, quanto potessero essere una seria minaccia sia per gli Angeli che per i Demoni. Lo stesso Uldyssian che aveva sconfitto Inarius e lo aveva consegnato nelle mani di Tyrael, quantomeno così era stato. Ma Sanctuarium era ormai una casella in più sull’enorme scacchiera dell’Eterno Conflitto e andavano prese delle decisioni.
L’Arcangelo Tyrael e Mephisto, il Signore dell’Odio, decisero di siglare un patto. Entrambi gli schieramenti non avrebbero interferito con la vita degli esseri umani e con Sanctuarium, e per siglare il patto Tyrael consegnò Inarius nelle mani di Mephisto, il quale lo imprigionò in una stanza piena di specchi e gli strappò le palpebre costringendolo a vedere per sempre il suo aspetto (una volta bellissimo, ora straziato).
Potrebbe esserci la parola FINE in questo articolo, e invece non è esattamente così, soprattutto in vista dell’imminente Diablo 4. Quelli che abbiamo narrato sono gli eventi accaduti prima dell’avventura vissuta in Diablo (1996), successivamente accadranno altri eventi. Diablo, Mephisto e Baal (i tre Primi Maligni) banditi su Sanctuarium dai Maligni Minori, Andariel, Duriel, Belial e Azmondan.
La caccia da parte degli Horadrim (fondati dall’arcangelo Tyrael) muniti di Pietre delle Anime (create dall’angelo Izual) e l’imprigionamento dei tre Primi Maligni in esse. La corruzione dei tre Primi Maligni su Sanctuarium e di conseguenza la ricerca da parte di Diablo di un corpo fisico, dapprima tentando di corrompere l’anima di Re Leoric (successivamente impazzito) e poi spingendo l’Arcivescovo Lazarus ad utilizzare il figlio minore del Re, Albrech, come ricettacolo per Diablo.
Piccola curiosità che in pochi sanno è che nella lore di Diablo, l’eroe che impersoniamo nel primo capitolo della saga videoludica nient’altro è che Aidan, il figlio maggiore di Re Leoric, tornato a Tristram e deciso a salvare il suo fratellino dalle grinfie dell’Arcivescovo Lazarus (e di conseguenza di Diablo).
Qualche accenno alla saga videoludica
Per entrare nel pieno contesto della saga di Diablo e comprendere la lore dietro Diablo 4 vanno accennati anche alcuni riferimenti ai capitoli precedenti del videogioco, veniamo a conoscenza infatti del contesto in cui Aidan sconfitto Diablo in forma corporea lo vedrà ritrasformarsi nel suo fratellino e deciderà di fare qualcosa che prima di lui soltanto il Grande Mago Horadrim Tal Rasha fece con Baal, e cioè cercare di imprigionare lo spirito di Diablo nel suo stesso corpo.
Si scoprirà in Diablo II che lo stesso Tal Rasha però non era riuscito nel suo intento, persino nascosto sotto una cripta e incatenato ad un monolite il suo corpo diventerà tutt’uno con il Primo Maligno Baal. Aidan quindi non sapendo di tutto ciò diventerà la nuova forma di Diablo, senza prima tornare a Tristram e far si che Adria possa decidere di andar via con lui (e successivamente avere insieme una figlia, Leah).
Scopriremo che i Primi Maligni si fecero catturare dagli Horadrim appositamente per seguire un piano ben architettato, e faremo la conoscenza in Diablo III di due figure che potrebbero ricongiungersi con ciò che vedremo riguardo Inarius e Lilith in Diablo 4, Zoltun Kulle e Malthael.
Interessante notare come entrambi sembrano perseguire lo scopo dei loro stessi progenitori, prendendo ad esempio Zoltun Kulle un antico mago Horadrim come Tal Rasha, che ha interesse a risvegliare tutto il potere dei Nephilim per far si che possano ergersi a “fazione dominante” contro gli Angeli del Paradiso Celeste e contro i Demoni degli Inferi Fiammeggianti, esattamente simile alla visione del mondo di Lilith.
Malthael, una volta Arcangelo del Paradiso Celeste e fratello di Tyrael, perseguendo l’obiettivo di suo fratello Inarius cercherà di uccidere tutta la razza dei Nephilim considerandola una minaccia ed un abominio che non dovrebbe esistere. Non ci stupiremmo se in Diablo 4 entrambe queste entità si scopriranno essere state condizionate dai loro stessi progenitori.
Abbiamo volutamente evitato di citare Diablo Immortal, cronologicamente posto fra gli eventi narrati in Diablo II e Diablo III, di cui però vale la pena citare una Missione Elite in particolare, quella di Valla l’aspirante Cacciatrice di Demoni. Nella missione indicata ci verrà richiesto di aiutare un’aspirante Cacciatrice di Demoni a vendicare la sua famiglia, sterminata dai Demoni (compresa la sorellina ritrovata annegata alla foce di un fiume).
Se in Diablo III decideremo di impersonare una Cacciatrice di Demoni assisteremo all’incontro col fantasma di una bambina nella Fortezza del Pandemonio, bambina che affermerà essere proprio la sorellina del personaggio da noi scelto affogata in un fiume. Non è esplicitamente indicato nel gioco ma abbiamo intenzione di credere che il personaggio di Diablo III sia la stessa Cacciatrice di Demoni che aiutiamo in Diablo Immortal.
Arriviamo agli eventi di Diablo 4
Fatta questa “piccola” premessa bisognerà analizzare quelli che potrebbero essere gli eventi che si presume ci attenderanno in Diablo 4. Sappiamo che l’Arcangelo Inarius vede la razza dei Nephilim come un abominio, come un pericolo, e che ne desiderava (forse desidera ancora) l’annientamento.
Non sappiamo quale siano attualmente i suoi rapporti con i suoi stessi fratelli Arcangeli, soprattutto con l’Arcangelo Tyrael (di cui probabilmente scopriremo il destino, in quanto assume forma umana in Diablo III) che lo consegnò a Mephisto il Signore dell’Odio, il quale non esitò a far torturare Inarius per millenni.
L’avventura di Diablo 4 sembra essere cronologicamente ambientata circa trent’anni o poco più dopo gli eventi di Diablo III, infatti già all’inizio possiamo vedere un vecchio Lorath Narh (apprendista Horadrim che vediamo in Diablo III dall’età approssimativa di 30 anni). Lorath che dovrebbe rappresentare il nuovo ordine degli Horadrim rifondato da Tyrael e che quindi dovrebbe prendere il posto di Deckard Cain.
Quindi spostando la nostra attenzione ulteriormente su Inarius e Diablo 4 ci viene da chiederci quale sarà il suo vero scopo? Tradito da Lilith, la quale a quanto pare lo ha usato per generare i Nephilim e poi utilizzandoli per il suo scopo personale. Tradito da Tyrael, il quale lo consegna a Mephisto facendogli patire le pene dell’Inferno (letteralmente) a patto di siglare una tregua e rendere Sanctuarium terreno inviolabile.
In Diablo 4 la razza umana si troverà quindi fra due fuochi, Inarius che probabilmente vorrà utilizzare il potere dei Nephilim per sconfiggere una volta per tutte Lilith (e chissà se non nutre lo stesso desiderio verso i suoi stessi fratelli Arcangeli), e la stessa Lilith la quale manco a dirlo vuole che i Nephilim sterminino sia gli Angeli che i Demoni e lei possa regnare incontrastata.
Non ci resta che attendere il 6 giugno per poter finalmente mettere mano a Diablo 4, che uscirà per PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e scoprire insieme cosa ha previsto Blizzard Entertainment stavolta per noi fan della saga di Diablo. Ci aspettiamo comunque una storyline e una lore degna della saga e sappiamo che in questo non saremo delusi.