Die Young è un titolo appartenente al genere survival horror, sviluppato dallo studio indipendente italiano IndieGala. Abbiamo già recensito sul nostro sito la versione Steam in accesso anticipato del gioco, questa che stai per leggere è invece la mia analisi dopo aver provato la versione definitiva pubblicata su console PlayStation 4.
Die Young: una storia che non si racconta direttamente
Die Young comincia con un’introduzione priva di sottotitoli, grave pecca con cui partire col piede sbagliato, tuttavia tramite ricerche (da me effettuate in rete) e documenti che raccoglieremo durante il gioco siamo a conoscenza di alcune informazioni sulla trama. La nostra protagonista è una ragazza appassionata di scalate, di nome Daphne, la quale ha raggiunto un’isola sperduta poco lontana dalla Turchia assieme ad un gruppo di suoi amici.
A seguito di un’aggressione da parte di misteriosi individui, il gruppo di giovani si disperde. Il gioco si avvia con la donna finita sul fondo di un pozzo, una volta uscita si rende conto che i suoi compagni non ci sono più. Quindi, tramite una bussola e una mappa cerca in vari luoghi degli indizi su dove siano potuti finire per poter fuggire assieme dall’isola.
Il luogo però è abitato da uno strano gruppo di pericolosi banditi, comandati da tre fratelli numerati dall’1 al 3. Tre antagonisti di cui scopriremo maggiori informazioni con la raccolta delle note sparse tra i vari luoghi.
Nonostante questo non è predominante alcun aspetto horror, pur essendo il titolo sia classificato come survival horror, i momenti di tensione sono davvero pochissimi e legati principalmente alle fughe dai pericoli con cui avremo a che fare.
Die Young: caccia, uccidi, esplora e sopravvivi
L’avventura sperduta di Die Young è affrontabile scegliendo tra due modalità:
- Avventura: consigliata per chi vuole godersi l’esperienza di gioco a livello normale, è possibile creare i falò per salvare sin dall’inizio del gioco.
- Sopravvivenza: un’esperienza estenuante, gli oggetti si consumeranno più velocemente, i nemici avranno più punti vita e ci si disidrata più rapidamente.
In buona sostanza la modalità Sopravvivenza dà delle rogne maggiori in un titolo già di per sè difficile da gestire, personalmente consiglio di provare il gioco unicamente in modalità Avventura.
Come un buon survival che si rispetti dobbiamo occuparci di mangiare e non morire. In Die Young dovremo tenere conto della barra della salute e di quella dell’idratazione, la prima si può rigenerare con il cibo e con gli oggetti curativi, la seconda invece si ripristina bevendo acqua dalle bottiglie, dalle pompe idriche o altre fonti d’acqua presenti sull’isola.
La nostra protagonista, Daphne, avrà accesso a tre liste di crafting: una per creare oggetti curativi, una per gli utensili (come il coltello) ed una per i progetti (come il falò). Possiede due inventari: uno in cui tenere gli oggetti raccolti e l’altro legato ai materiali per poter creare, entrambi saranno espandibili con la creazione o il ritrovamento di borse e cinture.
Nel corso dell’avventura raccoglieremo delle note e segneremo le nostre scoperte sulla mappa raccolta all’inizio del gioco. Durante le nostre corse e camminate nel vasto paesaggio dell’isola incontreremo animali selvatici e bestie feroci dal quale difenderci o scappare. I primi potranno essere cacciati correndo e prendendoli a botte con le nostre prime armi, ricordando che serve un coltello per poter estrarre carne cruda, i secondi invece ci attaccheranno e ci inseguiranno anche per tratti abbastanza lunghi.
Dal punto di vista dei combattimenti, Die Young mostra altre lacune, è possibile infatti girare continuamente attorno al nemico e prenderlo a botte senza che questo riesca a schivare facilmente i nostri colpi, tuttavia la stessa situazione non è replicabile con avversari multipli ed è più difficile con determinati nemici umani.
Una componente godibile del titolo di IndieGala è l’esplorazione strettamente connessa alla capacità di arrampicarsi di Daphne. Sarà necessario vedere tutti gli appigli tramite l’abilità percezione e prendere le giuste rincorse per poter saltare e proseguire sul proprio percorso, il quale non è sempre intuibile e vi richiederà la giusta osservazione dell’ambiente.
Durante l’avventura sull’isola sperduta troveremo anche dei rifugi connessi da un viaggio rapido, in cui potremo depositare gli oggetti e riposare. In merito al tempo del gioco, c’è da sottolineare che i minuti di gioco trascorrono come minuti reali, una scelta interessante che ci permette di prendere con più calma questo aspetto di gameplay.
Die Young: poche lodi e molti problemi tecnici
Il gioco dello studio indipendente italiano IndieGala ha poche lodi da poter vantare. Sicuramente una di queste è il comparto sonoro, che riesce ad immergerci al meglio nella natura dell’isola del mediterraneo, le musiche di sottofondo creano un minimo di tensione durante l’esplorazione dei vari ambienti e strutture che visiteremo.
L’ambientazione generale non è mai ripetitiva, vi sono luoghi dell’isola con più alberi ed altri con campi coltivati, altri disseminati di rocce, gole ed altri elementi naturali. Il level design ed i percorsi all’interno degli ambienti chiusi è stato ben studiato: durante la mia esperienza di gioco ho dovuto cercare gli appigli giusti e capire tutti i possibili modi per raggiungere determinati punti che inizialmente sembravano inaccessibili.
Purtroppo a seguito di questi elementi positivi se ne aggiungono molti negativi. In primis la mancanza di traduzione italiana per alcuni oggetti, opzioni e per i trofei. Come preannunciato parlando della trama, segnalo l’assenza totale di sottotitoli per l’introduzione del gioco, si tratta dell’unico “dialogo/monologo” in cui non sono presenti, è difficile pensare ad una svista così clamorosa.
Sono presenti svariati problemi legati alla grandezza del font utilizzato per le scritte di alcune opzioni, spesso illeggibili e troppo piccole, in altre circostanze si può osservare che non sono della stessa grandezza per le stesse categorie di elementi dell’interfaccia.
La grafica del titolo sembra appartenere ad una generazione fa, considerando che stiamo parlando di una pubblicazione su PlayStation 4 avvenuta nel 2021, non è tollerabile che alcune texture siano poco nitide o addirittura mai caricate. C’è da sottolineare che mentre la bassa qualità delle texture di pareti, legna e rocce possa essere notata aguzzando un pò la vista ciò non si può dire per il fogliame, di fattura scadente sin dall’uscita dal pozzo iniziale.
Come se ciò non bastasse ci sono anche dei cali di frame rate del tutto improvvisi che affliggono Die Young nelle aree più grandi e spaziose.
Die Young: buona la strada ma bisogna migliorare
Die Young è in sintesi un titolo da provare e consigliato per gli amanti del genere survival, poichè offre ambientazioni davvero variegate che non sono mai banali o ripetitive. Lo studio di IndieGala dovrà necessariamente risolvere i numerosi problemi tecnici del titolo, alcuni dei quali non sono nemmeno ipotizzabili come sviste di progettazione.
Il prezzo della versione per PlayStation 4 è di 16,99 euro, costo che mi sembra giusto considerando che si tratta di un titolo indipendente in cui l’isola da esplorare presenta numerosi luoghi da visitare e che richiedono svariati minuti per poter essere completamente analizzati.