Capita fin troppo spesso che buoni giochi vengano ignorati per le motivazioni più disparate. Alcuni, come Final Fantasy XIII-2/3 perché legati ad un predecessore particolarmente odiato. Altri, come Digimon Story Cyber Sleuth, invece, perché parte di una serie che ha perso la sua identità dopo una sfilza di giochi mediocri. Ulteriormente ostacolato dalla sua release per PlayStation Vita, una console morta al lancio in occidente, non è difficile capire perché questo titolo è passato inosservato.
Eppure, a 5 anni dalla prima edizione e a 2 dalla Complete Edition, sono qui per garantirti che Digimon Story Cyber Sleuth e il sequel Hacker’s Memory sono giochi che non solo valgono il tuo tempo – ma che riempiranno il vuoto lasciato da Persona 5 a tutti gli esperti e principianti di JRPG. Te lo dice una persona che, oltretutto, non ha mai avuto particolare interesse per i Digimon, e che era scettico quanto potresti esserlo tu prima di giocarlo. Ti ho incuriosito? Vediamo cosa contraddistingue questa perla!
Digimon Story Cyber Sleuth: più della somma delle sue parti
Partiamo dagli aspetti negativi, per rimanere critici nei confronti di questo gioco. Innanzitutto, Digimon Story è un JRPG “classico”, che segue una formula già vista e relativamente poco innovativa di combattimenti a turni. Prima ho fatto un riferimento a Persona 5, e non è stato casuale: i Digimon, nel gioco, come i Persona sono tanti, frutto di combinazioni e level up, hanno delle mosse esclusive che possono imparare nonché resistenze e debolezze singolari.
I combattimenti si svolgeranno in maniera simile; potremo schierare 3 Digimon alla volta, ognuno di tipo Data, Vaccino, Virus o neutrale. I primi 3 saranno forti contro un altro tipo, come in sasso-carta-forbice. Ogni turno partirà dal Digimon col valore di velocità più alto, che potrà scegliere tra un attacco base, difendere, usare un oggetto o un’abilità tra le molte disponibili, a seconda di quelle che ha imparato.
Il combattimento a turni è un aspetto polarizzante, che di certo non piace a tutti. Unito ai nemici che compaiono casualmente mentre corriamo sulla mappa, può apparire come una meccanica datata – ma Digimon Story Cyber Sleuth ha molti assi nella manica per rendere anche questo “difetto” più gestibile e meno frustrante, di cui parleremo dopo. Un altro punto debole del gioco è invece la sua grafica.
Quando un titolo viene portato da una console portatile ad una casalinga, come la PS4 o il PC, tanti piccoli aspetti spesso ne risentono. Mappe ridotte, tante schermate di caricamento, e soprattutto una grafica inadeguata per gli standard a cui siamo abituati. Se deciderai di giocare il titolo su PS4, Switch o PC tieni presente questa cosa, che se anche non ritengo rovini l’esperienza, di sicuro potrebbe essere irritante per alcuni.
Altro aspetto degno di considerazione è che Digimon Story NON mira ad un audience molto giovane, al contrario. Dalla trama al gameplay, è chiaro che è stato pensato per un pubblico di adolescenti e giovani adulti, in particolare quelli che hanno già esperienza con i JRPG, gli stessi fan di Digimon che oramai sono cresciuti. Anche a livello di difficoltà normale, molte battaglie richiederanno attenzione e un team ben pensato, pena il dover ricaricare l’ultimo salvataggio!
Per finire, Digimon Story Cyber Sleuth e Hacker’s Memory non sono stati mai tradotti in italiano. Non è una sorpresa che un titolo del genere all’apparenza modesto non sia stato considerato per una traduzione anche da noi, ed è un vero peccato. Posso purtroppo consigliarlo solo a chi ha una almeno decente comprensione dell’inglese, perché come vedremo fra poco, i dialoghi e la storia sono uno dei punti di forza del titolo!
Una trama matura per un pubblico adulto
Digimon Story Cyber Sleuth e Hacker’s Memory sono stati creati da Bandai Namco e Media Vision, sviluppatori famosi soprattutto per la serie Valkyria Chronicles, un’altra gemma videoludica che consiglio a tutti. La loro capacità di creare una storia coinvolgente e facilmente digeribile è già nota, e nel nostro titolo in esame hanno dato del loro meglio. Inizieremo la partita nei panni del protagonista, di cui potremo scegliere il sesso, immerso nel mondo virtuale di EDEN.
EDEN è uno spazio virtuale accessibile a tutti tramite visori VR, utilizzato in tutto il mondo per lavoro, studio e molto altro. Di recente, in questo universo digitale sono comparsi anche i Digimon, creature formate da dati e di origine sconosciuta, che gli hacker hanno imparato presto a catturare e sfruttare per rubare account, accedere a luoghi altrimenti inaccessibili e duellare. Il nostro protagonista non è parte di questo mondo, ma è costretto a farne parte quando il proprio account viene divorato da un nemico misterioso.
L’esistenza di queste creature è stata mantenuta largamente nascosta dalla Kamishiro Enterprise, l’azienda responsabile per EDEN, poiché essere divorati da una di queste comporta cadere in un profondo coma senza risveglio, chiamato “Sindrome di EDEN.” Ne cade appunto vittima il nostro protagonista, che però riesce a mantenere una forma digitalizzata anche nel mondo reale, e diventa l’assistente di Kyoko Kuremi, una detective che, come noi, ha intenzione di svelare la verità sulla Sindrome di EDEN.
In qualità di investigatori risolveremo casi posti da Digimon e da esseri umani, in una serie di quest e sidequest divertenti, emozionanti e dagli aspetti complessi. Digimon Story Cyber Sleuth crea personaggi bellissimi dai risvolti umani, affrontando temi come l’avarizia, la codardia, l’orgoglio e tanti altri in maniera semplice ma mai banale. Ci sono molte sidequest, ma non ci distrarranno mai per troppo dalla trama principale, pronta a riaccoglierci in ogni momento.
Gameplay e meccaniche: tanto da fare, vedere, giocare e rigiocare
All’inizio del gioco sceglieremo uno dei tre Digimon proposti (come in Pokémon), e la Complete Edition ne ha ben 341 da scoprire e ottenere. Il modo per farlo è tramite la digievoluzione e la dedigievoluzione. Raggiunti alcuni livelli specifici e se le caratteristiche necessarie sono state soddisfatte, potrai decidere quando vorrai di digievolvere il tuo Digimon, scegliendo tra 2, 3 4 evoluzioni possibili. Una volta evoluto, ricomincerà dal livello uno (ma con statistiche molto più alte!) sbloccando un altro ramo di evoluzioni.
Se ti chiedi il perché ci sia così tanta possibilità di scelta, è perché effettivamente ogni Digimon può evolversi in un qualsiasi altro Digimon, scegliendo il percorso evolutivo corretto. Digievolvendo e dedigievolvendo frequentemente, tutte le mosse imparate da una certa digievoluzione verranno salvate nel repertorio di mosse di quel Digimon, per poi poter essere utilizzate in un’altra forma. È molto divertente potenziare, indebolire, poi ripotenziare il tuo Digimon alla ricerca del moveset perfetto, ed è incoraggiato!
Al complesso sistema di evoluzione si aggiunge la digifattoria (dove i Digimon non utilizzati crescono di statistiche passivamente e fanno esperienza), meccaniche per aumentare o ridurre il numero di incontri casuali, equipaggiamenti per potenziare i Digimon, la statistica ABI che influenza il livello massimo del Digimon, la capacità di memoria che determina quali e quanti Digimon puoi avere nella squadra e tanto, tantissimo altro!
Ottenere tutti i Digimon più forti, portarli al livello massimo e scoprire tutte le combinazioni di mosse possibili è una vera sfida che ti invoglierà a giocare Digimon Story Cyber Sleuth e Hacker’s Memory più e più volte, aiutata anche dal New Game+ che ti permette di mantenere tutti i tuoi Digimon digievoluti, magari per ottenere quel platino di cui vantarti con gli amici.
Digimon Story è un gran bel gioco, uno che ha sofferto molto la piattaforma per cui è uscito e la vicinanza temporale ad altri JRPG più famosi. E sebbene non raggiungerà forse mai i livelli di qualità di questi, è comunque una perla nascosta nella sabbia che merita una possibilità, specie ora che è disponibile la versione completa per Switch e PC. Quindi cosa aspetti? Se anche tu senti il bisogno di un JRPG di qualità, non perdere l’occasione di provare questo titolo!