Ideato da Nippon Ichi e pubblicato da NIS America, Disgaea 6 Complete è l’edizione completa e definitiva di Disgaea 6: Defiance of Destiny usciti nel corso del 2021 per Nintendo Switch (con cui aveva un contratto di esclusività Europeo). Per chi non la conoscesse, Disgaea è una storica saga nata su PlayStation 2,à che ha saputo conquistare un buon numero di appassionati. Noi abbiamo giocato a lungo l’ultimo titolo su PlayStation 5, quindi nella versione più potente attualmente in circolazione in casa Sony e siamo pronti a condividere la nostra recensione! Pronto a conoscere Zed lo zombie?
Disgaea 6 Complete: un nuovo inizio con vecchie regole
Come da consuetudine, la trama di Disgaea 6 Complete non si discosta molto dalla media degli altri capitoli, presentando un cast di personaggi sopra le righe e dall’umorismo facile e prettamente giapponese. Siamo onesti, non troverai colpi di scena epici o grandi stravolgimenti narrativi ma ti farai delle belle e grasse risate per situazioni totalmente imprevedibili e per battute spiazzanti. Se si è disposti a scendere a patti con l’ironia del prodotto e con la sua filosofia del non prendersi mai troppo sul serio, il canovaccio di Disgaea 6 funziona fin troppo bene (anche se forse leggermente sottotono rispetto a qualche capitolo precedente).
Il protagonista del racconto è uno zombie di nome Zed dotato del potere di rivivere costantemente e all’istante. Il suo scopo è scovare ed eliminare il Dio della Distruzione… perché? Lasciamo a te il piacere della scoperta. Comunque, il nostro amato zombie sbruffone non è solo, ad accompagnarlo c’è una sorta di mentore leggermente spocchioso e dalla forma di cane che porta il nome di Cerberus! No, non è un mostro a tre teste feroce… è un carlino zombie e bruttino ma ehi, è utilissimo soprattutto nelle prime fasi e soprattutto per i neofiti grazie a un tutorial (non molto approfondito e fornito comunque gradualmente) che spiegherà le basi del gioco.
Zombie e cane non saranno comunque soli, ben presto il cast si espanderà con numerose ed esilaranti aggiunte. Non mancheranno i Prinny, pinguini esplosivi, ormai mascotte ufficiale della saga. E sì, ci saranno anche altri richiami più o meno diretti con le altre serie. Ma tranquilli, Nippon Ichi ha creato una storia che vive a sé e che quindi non richiede la conoscenza approfondita dei titoli precedenti (anche se chi segue Disgaea godrà di diversi riferimenti ed easter eggs divertenti).
Per informazione, la storia è bella lunga e minata da un ritmo non propriamente efficace, dovuto anche a un modus operandi ciclico e che vede nella ripetizione, la giustificazione di un brodo che potrebbe risultare artificiosamente lungo. Ma è comunque un brodo saporito, fatto sì di una storia poco approfondita ma con un gameplay decisamente strategico e articolato, tutto da scoprire e che regala non poche soddisfazioni. Ultima nota rilevante, la mole di testi da leggere è notevolmente elevata e completamente in inglese (assenti i sottotitoli italiano) di cui è richiesto un buon livello per comprendere al meglio giochi di parole e battute.
Gameplay
Disgaea 6 Complete è principalmente uno strategico a turni con elementi da gioco di ruolo e una storia che va letta e vissuta come una visual novel (artwork e immensi baloon da leggere). Partiamo dalla componente principale, che è quella strategica. Inizialmente sul campo, composto interamente da quadrati e spesso sviluppato su più livelli, saranno visibili i nemici e il nostro portale di partenza. Da questo portale, potremo evocare i membri del nostro gruppo, impartendo a ognuno di loro una serie di comandi (spostare, attaccare, raccogliere, lanciare, difendere e quant’altro). Le basi principali per affrontare bene un livello è quello di studiare la griglia e di conoscere le potenzialità e le debolezze dei propri eroi e dei nemici in campo.
Sempre la griglia può celare ulteriori punti di vantaggio o svantaggio grazie ad elementi che possono migliorare o depotenziare determinate statistiche. Inizialmente questo può spaesare ma in realtà potenzia ulteriormente l’elemento strategico in quanto, imparando a gestire i “cristalli” che coinvolgono la scacchiera, sarà possibile letteralmente rovesciare il risultato a nostro favore.
Per quanto riguarda la struttura dei livelli, come anticipato, verremo presto a conoscenza della possibilità di questi di essere composti in verticale. Come fare per arrivare in vetta? Semplice, portando un personaggio su un altro e procedendo al suo lancio. Sì, possiamo combinare i personaggi e lanciarli. Inoltre, chi viene lanciato, successivamente, può eseguire anche altre azioni (ovviamente sta al giocatore studiare quando e come muoversi). Inoltre, alcuni lanci nascondono sorprese tipo il Prinny che, una volta lanciato… esplode e crea danni a zone!
Ma i personaggi non collaborano unicamente lanciandosi tra loro… no, Disgaea racchiude un sistema di combo potenziamenti da non sottovalutare. Infatti, se si attacca quando vicino si ha uno o più alleati, l’attacco sarà rafforzato. Ma come funziona l’attacco? Semplicissimo.
Nel proprio turno, puoi impartire al proprio personaggio dei comandi tra cui quello di attaccare (ogni personaggio ha un raggio d’attacco a sua volta modificabile a seconda di eventuali attacchi speciali/skill). Ti ricordo che questo è un gioco a turni e Disgaea, a differenza di altri strategici, non procede subito all’azione. Sta al giocatore decidere quando eseguire/concludere il turno (il tutto selezionandolo da un comodo menù). Calcola ogni azione, prevedi eventuali conseguenze e poi procedi!
Uno degli elementi caratteristici di Disgaea e che è sempre legato a un concetto di “folle” sono le statistiche dei personaggi che qui possono raggiungere un level cap. fissato a 99.999.999. Esatto, hai letto bene. Ma tranquillo, non spaventarti, il concetto di base è lo stesso di qualsivoglia gioco di ruolo e sì, Disgaea in alcune sfide e nelle fasi avanzate, richiede una buona dose di pazienza e di grinding. E parliamo di “grindare” non solo i personaggi ma anche le classi e perfino le armi (grazie all’Item World, una serie di battaglie procedurali da non sottovalutare).
Disgaea 6, inoltre, aggiunge un ulteriore elemento strategico al pacchetto ed è legato al potere di Zed della rinascita: possiamo resettare il livello dei nostri personaggi, potenziando in modo permanente le loro statistiche e facendoli ripartire dal livello 1. Il tutto sfruttando la Dark Assembly.
La Dark Assembly è situata nell’hub centrale e liberamente esplorabile di Disgaea 6 e fondamentalmente, con l’utilizzo di determinati punti, permette – oltre a far ripartire un personaggio dal livello 1 con la già spiegata tecnica di resurrezione “zombesca” – di variare alcuni elementi e di creare nuovi personaggi con determinate classi. Queste ultime non sono molto diverse dai precedenti capitoli ma rimangono comunque divertenti da utilizzare e la loro varietà agevola la creazione di team differenti e pronti a ogni evenienza.
Sempre nell’hub troverai un negozio dove spendere monete, un’ospedale dove convertire i punti ferita, il Juice Bar dove potrai ulteriormente intervenire con personalizzazioni e miglioramenti, una bacheca con le missioni e tanto altro. Insomma, la mole contenutistica di Disgaea 6 è immensa e la versione Complete aggiunge anche ulteriori chicche degne di dona e che potrai scaricare liberamente e in modo praticamente immediato, accedendo sempre nell’hub e andando a parlare col personaggio che gestisce i DLC.
Disgaea 6 Complete comprende, infatti, diversi DLC tra cui personaggi utilizzabili da subito, alcuni oggetti e dei livelli speciali da affrontare per poter sbloccare ulteriori personaggi legati ad altri titoli della saga. Tutto questo va a moltiplicare notevolmente il tempo che si passa nel gioco e se la struttura ludica riuscirà a catturarti sarà veramente difficile staccarsene.
Grafica e sonoro
Disgaea 6 compie un passo avanti con la grafica, rischiando di scontentare i fan più accaniti e abbandonando i tipici sprite bidimensionali per un’inedito (per la saga) 3D. Siamo onesti, non è male il risultato finale. Certo, non si grida al miracolo per il dettaglio grafico, ma i colori accesi, le dimensioni “pocket” e la natura cartoonesca dei personaggi, si difende abbastanza bene e non fa rimpiangere il passato. Inoltre, su console next-gen il tutto gira in modo stabile ed efficace anche se l’impatto visivo non è comunque strabiliante e approfondito (ma è notevole il passo avanti rispetto all’edizione per Nintendo Switch che soffriva di diversi problemi).
Anche il sonoro si difende a dovere, offrendo un buon doppiaggio (che va quindi a ravvivare la notevole mole dei testi) e un accompagnamento sonoro quasi sempre gradevole ed efficace. Buoni anche gli effetti sonori durante le battaglie anche se abbastanza classici.