Alcuni videogiochi sono creati con formule innovative, mentre altri con delle basi già viste il più delle volte, ma che riescono comunque a dire la propria anche dopo diversi anni. Disintegration rientra principalmente nella prima di queste due categorie, ma attenzione perché questo non è necessariamente un pro. Difatti non basta voler sperimentare qualcosa di nuovo, se poi all’atto pratico il risultato non è uno dei migliori.
Disintegration è il primo titolo sviluppato da V1 Interactive, un piccolo studio capitanato da Marcus Letho ovvero l’ex Art Director di Bungie. Insomma una premessa niente male, soprattutto per chi è fan della serie di Halo.
Disintegration propone quindi una formula di gioco piuttosto innovativa, si tratta di un misto tra il genere strategico e quello degli sparatutto. Ma quale sarà stato il risultato? Un titolo che piacerà agli amanti di entrambi i generi, oppure a un pubblico ancora più specifico? Beh se vuoi conoscere la risposta continua a leggere la nostra recensione!
Una storia che parte bene ma continua male
Disintegration ti farà vestire i panni di Romer Shoal, ovvero un ex-pilota di gravicicli (la sorta di navetta che utilizzeremo nel corso dell’avventura) che ha appena subito quella che viene chiamata “l’integrazione”. Questo processo prevede l’innesto di cervelli umani all’interno di corpi robotici, per permettere quindi all’essere umano di sopravvivere ancora più a lungo. Il mondo in cui è ambientato Disintegration è inoltre piegato da malattie e dall’eccessivo inquinamento, quindi questi corpi robotici sembrano essere la soluzione al problema.
Purtroppo non è cosi, dato che proprio a causa dell’Integrazione il pianeta sta morendo. Il gioco inizia con Romer imprigionato davanti a un presunto nemico che gli sta facendo una particolare proposta. Fortunatamente però l’ex-pilota riesce a liberarsi e a tramortire il nemico, per poi andare a ricongiungersi con i suoi alleati. Bisogna dire che Disintegration propone quindi un incipit davvero interessante, purtroppo però andando avanti la trama comincia a farsi parecchio piatta.
Dopo pochissimo infatti faremo la conoscenza di Waggoner, un membro della resistenza che ci chiederà di svolgere diversi compiti. Tutte le missioni che faremo durante il gioco saranno piuttosto prive di mordente e riusciranno a intrattenere solo grazie alla simpatia di alcuni personaggi secondari.
Bisogna dire infatti che uno dei punti forti risiede nella caratterizzazione di quest’ultimi, che riescono a strapparti un sorriso con qualche battuta durante le missioni. Purtroppo non verranno approfonditi molto, un vero peccato. La trama di Disintegration parte dunque alla grande, ma diventa piatta e piuttosto monotona dopo poco tempo. A malincuore quindi si può definire la storia del titolo, come una grandissima opportunità sprecata.
FPS o RTS?
Disintegration presenta un gameplay che è a conti fatti un ibrido tra un FPS e un RTS (l’inquadratura è in prima persona). Dunque impersonerai Romer alla guida di un graviciclo, dal quale potrai sparare e impartire ordini ai tuoi compagni di squadra.
Purtroppo il protagonista disporrà soltanto di un’arma che potrebbe cambiare di missione in missione. Arriviamo dunque a uno dei difetti di Disintegration, ovvero l’assenza di personalizzazione del protagonista e dei suoi compagni durante il corso dell’avventura.
Durante l’arco delle 12 missioni che compongono la storia non ci sarà permesso cambiare l’armamento in nessun modo. Questo appiattisce parecchio l’esperienza di gioco e la troviamo una carenza a tratti davvero inspiegabile. Da Disintegration ci saremmo aspettati una maggiore profondità nella gestione della squadra essendo comunque da una parte anche un gioco strategico.
Dunque, durante gli scontri potremo dare ordini ai nostri compagni con dei comandi piuttosto basilari (in pratica li si può fare semplicemente muovere in una posizione o farli ritornare davanti a noi), oltre che poter far utilizzare loro qualche armamento speciale. Il protagonista dal suo graviciclo si occuperà soprattutto di bersagli non attaccabili dal team, ma è davvero sconsigliato buttarsi al centro degli scontri dato che la vita è generalmente davvero facile da esaurire (oltre che difficile da ricaricare).
Ora arriviamo però a un pro del gameplay di Disintegration, ovvero la sua immediatezza, ci troveremo infatti ad utilizzare ogni controllo in maniera quasi naturale. Questo rende il titolo davvero molto accessibile, anche se la difficoltà non è assolutamente tarata verso il basso, anzi!
Comunque non ti preoccupare dato che sono presenti più livelli di difficoltà tra i quali potrai scegliere: sicuramente troverai quello più adatto a te. Nel caso comunque faticassi a capire qualche meccanica di gioco, Disintegration propone un ottimo tutorial che ti introdurrà senza difficoltà all’interno di esso.
Il multiplayer
Disintegration propone dunque un gameplay semplice oltre che intuitivo, ma che pecca molto di profondità, quindi come si comporterà nel multiplayer? Eh sì il gioco possiede anche un comparto multigiocatore, suddiviso in 3 modalità che sono: Controllo Zona, Recupero e Collezione. Ecco quindi una rapida spiegazione di queste modalità:
- Controllo Zona: bisogna utilizzare le proprie unità per conquistare dei punti di controllo presenti sulla mappa di gioco.
- Recupero: ci sono degli attaccanti e dei difensori, i primi devono cercare di rubare dei nuclei ai secondi.
- Collezione: si ottengono punti recuperando le neuroscatole dai gravicicli nemici, in pratica una sorta di Deathmatch.
Bisogna specificare che ognuna di queste modalità sono 5v5 e riescono a divertire il giocatore, soprattutto grazie alla buona varietà offerta dalla scelta degli equipaggi. Prima di iniziare ogni match potremo scegliere tra 9 squadre diverse, ognuna composta da un personaggio sul graviclo e delle truppe. Questo permette una varietà buona, anche se dopo diverse partite una leggera nota di monotonia si potrebbe subire. Il multiplayer quindi riuscirà sicuramente a intrattenerti, anche se probabilmente non per troppo tempo.
Purtroppo queste squadre non possono essere personalizzate, se non nell’aspetto puramente estetico (sono anche presenti delle microtransazioni). Disintegration perciò nel complesso offre una campagna singleplayer dalla durata di circa 9 ore (che difficilmente rigiocherai) e una modalità multiplayer mediamente longeva.
Il gioco è pertanto piuttosto godibile grazie alla sua semplicità di approccio, in pratica, però, pecca di profondità in ogni suo aspetto. Insomma la frase che descrive meglio il titolo sarebbe “sì dai carino, ma tutto qui?”. Speriamo che nel prossimo progetto V1 Interactive possa davvero mostrare cosa sono in grado di fare, perché per il momento ci troviamo davanti un prodotto semplicemente mediocre.
Comparto tecnico
Disintegration possiede un comparto tecnico di buon livello, considerando anche che è stato prodotto con un budget piuttosto limitato. Graficamente il gioco riesce a regalare davvero dei bei momenti, mentre in alcune ambientazioni si ritrova ad essere un poco sottotono. Alcune dei pezzi forti del lato grafico sono rappresentati dal protagonista e dai vari personaggi secondari, che risultano essere davvero ben realizzati, con design davvero ispirati. Segnaliamo anche un doppiaggio di ottima fattura.
Purtroppo la creatività è risultata essere meno varia nella creazione degli ambienti di gioco, che in alcuni casi assomigliano troppo a quelli visti in alcuni titoli Bungie. Disintegration propone anche una certa distruttibilità negli ambienti, che però purtroppo risulta essere soltanto parziale. Ci troveremo dunque molte volte a sparare a elementi scenici sperando in loro crollo, quando purtroppo questo non avverrà.
I nemici invece sono ben realizzati e anche da una visuale alta si riesce abbastanza bene a distinguerli ed apprezzarli, anche se ovviamente non arrivano ai livelli dei personaggi secondari. Durante le varie sessioni di gioco non è mai praticamente comparso neanche un bug e l’ottimizzazione risulta essere alquanto ben fatta. Su pc Disintegration è stato un piacere giocarlo con mouse e tastiera, dato che i comandi sono sempre risultati davvero ben responsivi oltre che comodi.
Già dopo poco tempo ti troverai a sfrecciare con il tuo graviciclo senza nessun problema, anzi sarà un vero piacere farlo. Bisogna comunque dire che anche con il controller l’esperienza è stata gestita piuttosto bene, grazie anche ai pochi comandi che si possono impartire alle truppe. Nel complesso quindi il lato tecnico è davvero ben realizzato, anche se manca quel tocco in più che migliorerebbe la qualità del prodotto. Dunque Disintegration purtroppo non riesce ad alzarsi troppo dalla mediocrità anche sul lato tecnico.
Conclusioni su Disintegration
Concludendo si può dire che Disintegration non è riuscito a stupirci, ma alla fin fine si è comunque rivelato essere un’esperienza gradevole. Il gioco offre una campagna che riesce quasi a stupire nel suo prologo, ma che già dopo poco tempo risulta essere alquanto monotona e priva di profondità. Il multiplayer riesce invece a divertire grazie a delle partite abbastanza varie, ma che dopo diverse ore finiscono comunque per stufare.
Il gameplay è invece davvero intuitivo, con pochi comandi da impartire alle truppe e una generale semplicità nel gestire il graviciclo. Purtroppo però quello che manca al gameplay è una maggiore profondità, infatti Disintegration non riesce a eccellere come RTS o come FPS. Questa miscela è quindi riuscita soltanto a metà e lo noterai già nelle prime ore di gioco. Il lato tecnico del titolo riesce a difendersi piuttosto bene con una grafica buona, ma non assolutamente ottima.
Gli ambienti di gioco diverse volte risultano essere fin troppo derivativi, anche se l’impatto di insieme alcune volte riesce comunque a dire la sua. Disintegration è dunque un prodotto che vive molto spesso di alti e bassi. Il suo difetto principale risiede nella sua scarsa profondità in praticamente ogni aspetto, quasi come se il team ad un certo punto del lavoro abbia esaurito le idee (o il budget?).
Risulta quindi difficile consigliare questo gioco a prescindere, soprattutto al suo prezzo di lancio che non è affatto basso. Se però sei interessato al titolo e lo approcci senza troppe pretese, Disintegration riuscirà a darti delle soddisfazioni soprattutto se sei un amante dei due generi che fonde assieme. Malgrado ciò però molte volte ti fermerai a riflettere su determinati aspetti del gioco, capendo che si poteva fare decisamente di più e che Disintegration è a conti fatti una grandissima occasione sprecata.