Recentemente abbiamo avuto modo di provare Distant Bloom, un titolo realizzato da Ember Trail che grazie alla sua atmosfera cozy riesce a catturare gli amanti dei titoli di esplorazione fin dal primo sguardo alla sua pagina Steam. In questa recensione potrai scoprire tutti i pregi e i difetti di questa avventura unica e rilassante. Vale la pena acquistare il gioco? Sarà in grado di catturare ore e ore di gameplay durante un weekend di relax?
Distant Bloom: un nuovo mondo tutto da scoprire
Distant Bloom è un videogioco di esplorazione e di avventura, una sorta di gestionale dove viaggiare per il mondo di gioco sarà una delle tue attività principali. La trama non è sicuramente il suo punto forte, in quanto serve perlopiù a introdurti nel mondo di gioco e a guidarti attraverso alcune missioni ben specifiche.
Nel concreto, ti ritroverai a vestire i panni di un piccolo alieno alle prese con l’esplorazione di un nuovo mondo. I personaggi di Distant Bloom sono infatti alla ricerca di un nuovo pianeta da abitare, una nuova casa, e dopo anni di dure ricerche trovano il prescelto e cercano di raggiungerlo. Una volta arrivati però si rendono conto di trovarsi di fronte a un pianeta diverso da quanto previsto, e starà a te scoprire cosa è successo e come rendere il luogo adatto a nuova vita.
In Distant Bloom dovrai quindi riportare all’antico splendore la flora e la fauna attorno a te e scoprire tutti i segreti di questo mondo lontano, mentre cercherai di sopravvivere. Tranquillo però: nulla di ostile ti darà del filo da torcere. Dimentica spade, armi e combattimenti, dimentica l’azione e goditi una rilassante avventura.
Un punto a favore è sicuramente dato dall’ottimo messaggio che gli sviluppatori hanno cercato di lanciare attraverso la propria creazione: dobbiamo prenderci cura del pianeta su cui viviamo. Il modo in cui il team ha deciso di dimostrarci questa verità lo potrai scoprire solamente giocando.
Scava, pianta e costruisci!
Il gameplay di Distant Bloom è sicuramente l’aspetto del titolo che colpisce maggiormente, in quanto nella sua semplicità riesce a conquistare e a tenere incollati allo schermo, soprattutto se sei un amante del genere.
Una volta risvegliato sul pianeta dovrai recuperare i tuoi compagni di avventura: i membri dell’equipaggio si ritrovano infatti sparpagliati in diverse zone del pianeta, in criogenesi. L’esplorazione gioca un ruolo fondamentale: viaggiando per il mondo dovrai occuparti di ripulirlo da rottami e spazzatura, ma soprattutto di portare nuovamente in vita la vegetazione ormai spenta.
Dovrai quindi scavare e piantare nuova vegetazione nelle zone designate da esagoni, tenendo conto di molti aspetti differenti. Innanzitutto, ogni pianta sarà più felice e crescerà maggiormente se si ritroverà accanto altre piante di tipologie differenti: piantare due alberi vicini non produrrà gli stessi effetti rispetto a piantare un albero e una pianta erbacea. Facendo crescere bene le piante, potrai anche raccoglierne i semi da utilizzare per portarle anche in altre zone del mondo.
Oltre ai semi, potrai recuperare anche altri elementi come i frutti o i fiori e non solo, a patto però di aver prima fertilizzato il terreno. Dove trovare il fertilizzante? Beh, dovrai fabbricarlo da solo!
Man mano che la vegetazione crescerà, sbloccherai alcune nuove zone in quanto il pianeta prenderà letteralmente vita, generando ponti di radici e di tronchi che ti permetteranno di attraversare fiumi e burroni. Inoltre, quando pianterai dovrai anche fare attenzione alle condizioni del terreno: alcune piante crescono infatti solo in terreni umidi e in climi caldi, altri necessitano di terre aride e temperature fredde, e così via.
A ogni modo, esplorando in Distant Bloom avrai modo di trovare anche tutti i tuoi compagni dispersi, che piano piano ti permetteranno di sbloccare nuove attività da svolgere. Potrai quindi ingrandire il tuo accampamento e rendere la tua permanenza sul pianeta più confortevole e allo stesso tempo complessa da gestire.
Dovrai infatti occuparti di produrre fertilizzanti, cucinare, realizzare nuovi strumenti utili per l’esplorazione e tanto altro ancora. Man mano che sbloccherai nuovi utensili: avrai uno scanner per scovare informazioni su piante, oggetti e animali, una pala per scavare, un oggetto per rimuovere e recuperare parti metalliche e così via. Con i nuovi strumenti potrai sbloccare anche nuove zone di mappa esplorabili che prima risultavano irraggiungibili. In questo modo potrai nuovamente recuperare un nuovo compagno, sbloccare un nuovo elemento e aprire una nuova zona di mappa.
Insomma, il gameplay di Distant Bloom si traduce in queste azioni svolte a ripetizione, rendendo il tutto forse un po’ monotono, ma adatto al genere di gioco che gli sviluppatori ci propongono: un titolo rilassante e senza troppe pretese.
Un comparto tecnico adeguato al genere
Per quanto riguarda il comparto tecnico di Distant Bloom, non si può dire molto. La grafica è sicuramente piacevole agli occhi sotto molti aspetti, soprattutto per quanto riguarda i colori, il contrasto tra la desolazione del pianeta arido e l’esplosione di vita data dalla vegetazione riportata in vita. Non si tratta di certo di una grafica da 10 e lode, ma svolge a pieno il suo dovere e risulta adatta al genere.
Le musiche risultano un po’ ripetitive ma tutto sommato piacevoli. Per quanto riguarda bug e problematiche, capita qualche volta di rimanere incastrato in qualche oggetto e fare fatica a ricominciare a muoversi, ma nulla di troppo debilitante.