Sviluppato da Mojiken e pubblicato da EastAsiaSoft, Divination è una piccola visual novel ambientata in un mondo cyberpunk dal tratto grafico affascinante. Noi abbiamo affrontato l’avventura sulla nostra Nintendo Switch e siamo pronti a condividere le nostre impressioni! Pronto ad affrontare la nostra recensione? Se sì, prendi le rune e vediamo cosa ti aspetta…
Divination: un mondo preda del caos
La trama di Divination è affascinante e tratta tematiche impegnative, come il suicidio. Non per niente si legge anche un avviso prima ancora di iniziare a giocare, che avvisa degli argomenti delicati. La vita e la morte sono elementi fondamentali dell’intera narrazione, insieme al rapporto uomo-macchina e alla moralità. Ogni azione ha una conseguenza e questo bisognerà tenerlo sempre bene a mente. Ma parliamo del misterioso protagonista… chi siamo noi? Noi siamo il “divinatore” che letteralmente parlando, è composto da due braccia robotiche.
Hai letto bene, l’identità del protagonista, la sua “essenza” materiale e filosofica verranno messe in discussione dai suoi “clienti”. Perché sì, il “divinatore” avrà a che fare con diversi soggetti (quattro per la precisione). Ognuno di questi ha una domanda in cerca di risposta e il nostro compito è quello di fornirgliela. Nota curiosa è anche il pagamento, non si accettano monete né favori, l’unica cosa che il protagonista vuole in cambio è ascoltare l’ultimo sogno fatto dal cliente. Un elemento singolare ma intrigante che aiuta a immergersi nella lore e nel mondo cyberpunk che coinvolge tutta la produzione.
Ma qui già c’è la prima nota dolente. La trama, così come il mondo in cui è ambientata, è affascinante, ma meritava di essere approfondita decisamente di più. Il gioco, infatti, sembra quasi essere un (bel) prologo e la sua durata è eccessivamente bassa (probabilmente riuscirai a finire la prima run in meno di un’ora). Un chiarimento, abbiamo parlato di “prologo” ma la trama di Divination è completa. Il ciclo narrativo si chiude ma la voglia di scoprire altro, di capire di più, è molto alta.
Gameplay: leggi e fondi le rune
Divination è una visual novel interamente in inglese (assenti i sottotitoli in italiano), facile da comprendere e che riesce a trasportare lungo tutto il breve arco narrativo. Non ci sono location da visitare, ma tutto il gioco è ambientato in quello che sembra essere il tuo “ufficio per divinazioni”. L’interazione coi quattro clienti è decisamente limitata, potrai ascoltarli e una volta arrivato alla loro domanda potrai decidere di approfondire la loro richiesta o procedere direttamente con le rune.
Le rune sono l’elemento più interattivo di tutta la produzione e consiste nello scegliere in che sequenza posizionarle. A seconda della composizione, apparirà un disegno. Starà prima di tutto a noi (in quanto giocatore) riuscire a immaginare e prevedere che sorta di risposta può rappresentare la raffigurazione. Puoi anche decidere di cambiare più volte l’ordine e quindi il risultato finale. Una volta scelta una rappresentazione, condividila con cliente e procedi con la trama. Questa è la struttura di tutta l’opera, che si concluderà con uno dei finali possibili.
Fondamentalmente, Divination ha due tipi di “macro finali”, tra cui quello “true” che, siamo certi, difficilmente riuscirai a raggiungere subito. In ogni caso, suggeriamo di rivivere più volte l’esperienza, sperimentando diverse combo di rune e vedere come muta la trama. Considera che ogni run può durare anche pochi minuti grazie alla possibilità di skippare. Potrai anche decidere di partire direttamente da un determinato cliente, bypassando i dialoghi e selezionando il disegno delle rune da un pratico menù.
Grafica e sonoro
Graficamente, Divination ha stile. La palette di colori funziona e regala una certa identità all’intero prodotto. I clienti hanno poche animazioni, ma sufficienti per la narrazione. Purtroppo la quantità è poca ma la base è molto buona. Anche le tracce musicali funzionano discretamente bene, accompagnando l’avventura in modo non invadente e piacevole.