Per alcuni giocatori, almeno per quelli vintage, il nome Colin McRae ha un certo peso. Non necessariamente collegato all’alloro iridato vinto dallo scozzese nel 1995, alle sue gesta durante gli X-Games o più in generale a quanto fatto su quattroruote; piuttosto, il nome McRae è associato alla serie racing portata al successo da Codemasters tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000.
E’ un nome, come quello di Tony Hawk, che è diventato sinonimo di videogame. Ed è un emozione vedere il nome dello sfortunato pilota tornare su una serie Codemasters.
E’ passato un po’ di tempo dall’ultimo titolo dedicato a McRae, uscito nel 2009 (due anni dopo la scomparsa del formidabile pilota); in questo periodo si sono succeduti titoli di qualità altalenante, ma con Dirt Rally e il suo seguito la serie è più in forma che mai.
Con questi due capitoli Codemasters ha segnato un ritorno alle origini, offrendo ai giocatori un’esperienza più realistica e un po’ più difficile.
Per i fan della serie, semplicemente manna dal cielo.
Il pacchetto Colin McRae Flat Out per Dirt Rally 2.0 arriva come la ciliegina sulla torta, come il giro di pista dopo la vittoria con tempismo impeccabile.
Il gioco base è al momento disponibile gratuitamente su PlayStation Plus e vale la pena spendere i nostri soldi per il DLC.
E’ una piccola campagna aggiuntiva, con circa 40 nuovi eventi, spesso ispirata alle azioni di McRae come compiere un rolling prima di finire un livello, sbloccabili facilmente in un pomeriggio.
Naturalmente ci sono anche nuovi contenuti, principalmente alcuni modelli di Subaru Impreza, tra cui l’ormai iconica S4 che consentì a McRae di laurearsi campione del mondo nel 1995, il più giovane di sempre.
Ci sono anche altri nuovi tracciati ambientati in Scozia e in Finlandia, circuiti molto sfidanti e veloci, che metteranno alla prova la nostra abilità al volante.
Queste nuove aggiunte, che arrivano al culmine di un anno di supporto post lancio, rendono Dirt Rally 2.0 praticamente il gioco di rally definitivo.
Il pacchetto Colin McRae Flat Out può essere utilizzato anche come termometro per capire come la serie si sia evoluta nel corso degli anni.
Guardiamo la corsa della Subaru Impreza nell’ancora oggi divertente Colin McRae Rally 2 e paragoniamola ad una scena simile in Dirt Rally 2.0.
Scopriremo che sotto la grafica, ormai ai limiti del fotorealismo, la gestione del veicolo è fedele alle origini, come se non fossero passati 18 anni tra i due titoli.
A questo punto penso di poter dire che tutti noi appassionati siamo curiosi di vedere dove Codemasters porterà la serie con l’arrivo della prossima generazione, ma al tempo stesso possiamo dire con sicurezza che hanno chiuso l’attuale generazione col botto.