Oggi, 8 marzo, è la festa della donna, ricorrenza istituita nel lontano 1977; questa va a ricordare, ogni anno, i traguardi in ambito sociale, economico e politico delle donne. La stessa ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) ha fissato per il 2030 un effettivo e conclusivo raggiungimento della parità di entrambi i generi, nella società.
Cercando di mantenere toni un po’ più leggeri, parliamo dell’influenza e dell‘importanza femminile nel nostro medium videoludico, cosa che ho molto piacere di fare, conoscendo personalmente moltissime ragazze appassionate al mondo dei videogiochi.
I videogiochi non sono “roba da donne”
Mai nulla di più falso, a partire dalle stesse appassionate; si registra circa un 49% di utenza femminile calcolato sul totale mondiale dei videogiocatori. In ambito videoludico quindi si può dire che siamo alla pari!
In molti pensano che non ci siano poi così tante videogiocatrici la fuori, ma invece non è così; forse è complice un altro dato registrato, che attesta come le videogiocatrici siano più interessate alle avventure narrative in giocatore singolo, rispetto alle modalità multigiocatore.
Infatti pare che le grandi narrazioni coinvolgano maggiormente le videogiocatrici, avvicinandole più facilmente al medium, che purtroppo è ancora visto dai neofiti come intrattenimento esclusivamente maschile.
Bisogna comunque considerare che le disparità esistono ancora e tenere bene a mente che le statistiche non sempre si rivelano un’ottimo specchio della realtà. Esistono streamer e YouTuber che hanno denunciato più e più volte aggressioni verbali nei loro confronti…solo per il fatto di essere donne e amare i videogiochi. Ti riporto un video molto esplicativo di Kurolily che parla proprio di questa piaga sociale.
C’è ancora tanto da fare, ma bisogna riconoscere che rispetto anche solo a qualche anno fa, le videogiocatrici hanno smesso di nascondersi e vengono genericamente più accettate dall’utenza maschile, prima (e ancora, in parte) così tanto elitaria.
Il mercato videoludico sempre più emancipato
Non è una novità, il medium videoludico si è sempre mosso a favore dell’uguaglianza di genere, sono sempre di più i personaggi protagonisti tutti al femminile.
Queste donne, nate dall’immaginazione dei team di sviluppo, non vanno ad etichettare il genere femminile con stereotipi classici come quello della “donzella in pericolo“, bensì rappresentano egregiamente la forza della donna nel raggiungere i suoi obiettivi, nella totale indipendenza.
Sono infatti donne le protagoniste più famose e rappresentative degli ultimi tempi in ambito videoludico, basti pensare ad Aloy di Horizon Zero Dawn, ad Ellie di The Last of Us o anche a Senua di Hellblade.
Non trovo difficile emozionarmi ed immedesimarmi anche in un personaggio femminile, risulterebbe tale se fosse appunto stereotipato e intento a rappresentare una realtà femminile che, sappiamo bene, non essere veritiera.
Sempre più partecipazione femminile nei processi di sviluppo
Fortunatamente, anche in termini produttivi il videogioco non si smentisce dando ruoli di rilievo, nello sviluppo dei titoli, a donne capaci e intraprendenti. Come ci riporta oggi Google Play, abbiamo per esempio Nao Udagawa, amministratore delegato di BANDAI NAMCO, o anche Lauren Luke, senior director del business development di Kabam.
Entrambe sono due donne con un ruolo aziendale molto importante, sintomo di come la situazione stia lentamente cambiando; speriamo di vedere anche altre donne in posizioni di rilievo nei prossimi anni!
Un evento degno di nota, a cui mi sono affezionato di recente, è l’assunzione di Alanah Pearce (video giornalista e streamer) da parte di Santa Monica Studios.
Alanah è attualmente scrittrice presso Santa Monica, di certo non l’ultimo team arrivato; ho la piena certezza che ciò che creerà sarà unico e in grado di emozionare, il team stesso le ha dato piena fiducia.
Proprio di fiducia si parla, spesso è questo che manca nelle persone, non solo da parte del genere maschile, ma anche da parte delle donne stesse.
Molte non hanno fiducia nelle loro capacità e temono il giudizio altrui, sapendo di essere ancora in una società che premia principalmente la controparte maschile. Superato questo “difficile muro“, come fecero altre donne in passato, potremmo tutti beneficiare di una creatività maggiore, ed ottenere finalmente reale parità di genere in ogni ambito.
Purtroppo spesso e volentieri bisogna lottare per ottenere qualcosa, anche se dovrebbe essere già nostro, per questo vorrei che ogni lettrice di questo articolo si sentisse genuinamente spronata e soprattutto supportata da tutti noi, siamo consapevoli del valore del tocco femminile e non vediamo l’ora di poterle apprezzare a pieno, senza limitazioni.
Le parole hanno un potere enorme, se ben utilizzate e noi della redazione di iCrewPlay abbiamo voluto usarle in questo piccolo articolo dedicandolo a tutte le donne, non solo videogiocatrici; so bene che è facile cadere in stereotipi o “frasi fatte“, ma spero che quanto detto possa essere fonte di ispirazione e supporto.
Perciò tanti auguri a tutte le Donne da iCrewPlay!