“Spesso, la semplicità risulta di gran lunga più divertente della complessità”.
La citazione che hai appena letto è indubbiamente una grande verità, almeno per quanto riguarda il mondo dell’intrattenimento e/o dell’arte (videogiochi, libri, cinema etc.).
Peccato che non si possa dire lo stesso di Doodle Devil 3volution!
Guardando il trailer ufficiale del titolo, ammeto di essermi anche fomentato: musica metal, stile grafico accattivante ed un continuo richiamo al tema dell’esoterismo demoniaco.
Certo, non mi aspettavo che Doodle Devil 3volution fosse il videogioco ufficiale del Necronomicon, tuttavia sono andato incontro a una doppia delusione: non solo il titolo non ha praticamente mordente nel trattare temi inerenti l’inferno, i demoni ed in generale la controparte malvagia di ciò che noi conosciamo come Dio, il paradiso, gli angeli etc., ma non risulta essere valido nemmeno come videogioco in senso stretto.
Di solito detesto parlare male di un’opera, dal momento che ho la continua sensazione di mancare di rispetto verso l’impegno che altre persone hanno profuso nell’atto di svilupparla; tuttavia, Doodle Devil 3volution non riesce ad eccellere in nulla, risultando un titolo mediocre in tutti i suoi aspetti, addirittura tendendo al ribasso, visto le occasioni mancate per dare un po’ di brio al contenuto non-ludico.
Doodle Devil 3volution: gameplay basilare oltre ogni limite, oltre che datato
Innanzitutto un po’ di storia: Doodle Devil 3volution è un titolo facente parte della serie videoludica dei Doodle, e vede in Doodle God Evolution (QUI la nostra recensione) la sua controparte divina, se così possiamo definirla.
Il gameplay di entrambi i titoli è ispirato a quello di Alchemygame, uno dei tantissimi giochini in javascript il cui scopo consisteva nell’unire due elementi per crearne un terzo completamente nuovo che si andava ad aggiungere all’inventario del giocatore:
Bene, abbiamo appena finito di parlare del gameplay di Doodle Devil 3volution, dal momento che il titolo sviluppato da JoyBits non offre altro che questo: una rivisitazione a tema infernale/demoniaco di un vecchissimo titolo in javascript.
Come detto in precedenza, le variazioni sul tema sono praticamente inconsistenti. Per fare un esempio pratico: se unendo acqua e fuoco è possibile ottenere il vapore (alchimia base, presente in qualsiasi titolo che presenti tale formula di gameplay), sarà possibile unire l’“uomo” con l’“oscurità” per ottenere un “mutante”, mentre dall’unione uomo-animale spunterà fuori un “lupo mannaro” e così via.
Per quanto la possibilità di creare elementi demoniaci rispecchi la tematica trattata da Doodle Devil 3volution, non siamo di fronte a nessuna evoluzione di gameplay, dal momento che già in passato furono rilasciati titoli simili che presentavano associazioni assai più bizzarre e politicamente scorrette.
N.B. Non sto condannando il gameplay a priori, anche perché se ben contestualizzato, un titolo come Doodle Devil 3volution può risultare un ottimo passatempo; tuttavia pensare che un qualcosa di così semplicistico venga rilasciato su delle console da gioco (questa recensione è inerente alla Nintendo Switch, ma il titolo è presente anche su PlayStation 4, PlayStation 5 ed Xbox One), mi lascia perplesso sul tipo di intrattenimento che si vuole proporre per suddette console.
Se valutato come app per cellulari, Doodle Devil 3volution risulta essere un prodotto tutto sommato valido, mentre crolla rovinosamente se confrontato con l’offerta software anche solo di una PlayStation 2.
Mettendo da parte il gameplay, cosa rimane di Doodle Devil 3volution?
Questa è forse la nota più dolente. Una volta accettato che Doodle Devil 3volution fosse solo un banalissimo puzzle-game, quanto meno mi sarei aspettato di trovarmi di fronte un titolo irriverente, capace di strapparmi più di una risata, magari con qualche battuta al limite del politicamente scorretto… nulla di tutto ciò.
In realtà il titolo ci prova anche, inserendo frasi e batture famose ogni volta che il giocatore porta a termine con successo una fusione: vengono riproposte frasi celebri di personaggi storici o batture di comici, ma nulla che giustifichi un reale interesse nel voler proseguire il gioco.
Faccio mea culpa al 100%, tuttavia mi sarei aspettato qualcosa di più, magari anche di istruttivo, come ad esempio qualche informazione (ovviamente soft, parliamo sempre di un videogioco) in merito a tutti quegli argomenti facenti parte del mondo occulto ed esoterico.
E invece no, ci dobbiamo beccare le battute di Gene Gnocchi sui pesci e sulle loro madri (non sto scherzando!).
Note a margine il Comparto Grafico e quello Sonoro: il primo raggiunge tranquillamente la sufficienza, essendo comunque ben fatto, risultando accattivante ed in tema con lo spirito del titolo. Il secondo è invece non pervenuto. Tolto un coro a cappella che accompagnerà il giocatore per tutto il tempo, non vi è altro da segnalare.
Stendiamo un velo pietoso sulla tediosa modalità battaglia tra demoni, la quale consiste in uno scontro tra creature disegnate su delle carte, le quali non faranno altro che lanciarsi a vicenda degli orribili effetti particellari. Unica interazione del giocatore è quella di premere un tasto per decidere se curare il proprio demone o stunnare quello nemico.
Doodle Devil 3volution su console è un NO grande quanto tutto l’inferno
Giunti al termine di questa recensione ecco cosa rimane di Doodle Devil 3volution: un’applicazione per cellulare, derivante da un vecchio software in javascript, sbattuto inutilmente su console. Senza guizzi di sorta parlando di gameplay, ne tantomeno spunti interessanti per tutti quegli elementi non-ludici presenti.
Definire questo titolo come un fallimento non è tuttavia appropriato. L’aggettivo più corretto per Doodle Devil 3volution è immeritevole, laddove un prodotto del genere non merita di stare su di una console; questo non tanto per demeriti propri (ripetiamolo ancora una volta, il titolo nel suo complesso è un ottimo passatempo), ma anzi, proprio in virtù del suo essere un titolo fortemente plug’n play, e pertanto non adatto alla macchinosità di una console casalinga.