God, ovvero Dio: lo scopo del gioco e il gameplay sono tutti lì, nel titolo. Come un dio hai la possibilità di creare praticamente un intero mondo, a partire dai quattro elementi principali che costituiscono il tutto: aria, acqua, terra e fuoco. Un po’ dio un po’ alchimista a dirla tutta, ma senza libretto di istruzioni!
Probabilmente ti sto raccontando quello che già sai, perchè Doodle God ha una lunga storia ed è stato presente su quasi tutte le piattaforme, persino sulle app di facebook o su PlayStation Vita, ma quello di cui ti parlerò in questa recensione è il gioco nella sua versione su Nintendo Switch.
Doodle God Evolution, la creazione in versione XXL
In Doodle God Evolution vengono combinati insieme il classico Doodle God (combina elementi per creare un nuovo universo e quello che lo contiene) e il più moderno Doodle Farm (non solo oggetti inanimati, ma la vera e propria creazione della vita). Insomma sei una divinità full time che partendo da zero deve creare… tutto! E per cominciare bastano pochi elementi, quattro per la precisione.
Il mondo non è stato creato in un giorno
Naturalmente c’è un background, la storia di Doodle God, che si chiede cosa mai potrebbe succedere combinando due elementi diversi. E poi combinando il prodotto di quei due elementi. E poi il prodotto del prodotto del prodotto… Sì, Doodle God Evolution è un gioco lungo, molto lungo, fatto di tentativi ed errori e di disperate ricerca di aiuto, sotto forma di suggerimenti, che per fortuna non mancano. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio, ovvero proprio dalla schermata iniziale.
Dal menù principale è possibile decidere se giocare a Doodle God, a Doodle Farm o a una delle altre attività disponibili:
- Le Missioni: hai mai pensato che basta combinare qualche elemento per fuggire da un’isola deserta (con tanto di pirati, per cui non troppo deserta) o per… no, niente spoiler.
- Gli Artefatti: utilizzare gli elementi per creare artefatti potenti come… le pietre di Stonehenge!
- Gli Enigmi: un numero definito di elementi di partenza, che si consumano con l’uso. Solo una determinata combinazione di essi porta alla soluzione dell’enigma (ad esempio: “Trasforma una bomba nucleare in un fiore“), ma ad ogni vicolo cieco sarà possibile annullare le ultime trasformazioni e provarne delle altre. Personalmente è l’attività che ho trovato più divertente!
- L’Enciclopedia è il compendio di tutto ciò che abbiamo creato fino a quel momento. Interessante, certo, ma priva di informazioni per quello che ancora dovremo creare.
Ciascuna di queste attività si sblocca proseguendo nel gioco principale, non sono tutte disponibili subito, il che è uno stimolo a completare il gioco principale.
Molto importante è il mana, perché se le prime combinazioni possono essere semplici, più avanti si va nel gioco più difficile sarà trovare elementi da creare. E’ a questo punto che vengono in aiuto i suggerimenti, che non sono però infiniti poiché ognuno di essi costa una certa quantità di mana.
Se stai pensando “No, io voglio giocare senza aiuti“, sappi che l’ho pensato anche io, ma dopo le prime 5 ore di gioco ho ceduto. Le combinazioni sono così tante, ed alcune così fantasiose, che potresti arrivarci solo casualmente. In questo caso un aiutino non può fare male, anche solo se si tratta di indicare due gruppi in cui almeno uno degli elementi si combina con l’altro.
In aiuto vengono anche delle mini-missioni che si sbloccano quando ottieni determinati elementi. Ad esempio a un certo punto ti viene chiesto di produrre del vetro, per cui già puoi immaginare quali elementi potrebbero servirti, limitando le possibili scelte.
Per recuperare energia avrai dei bonus giornalieri, come giornaliera è la possibilità di girare la ruota della fortuna per ottenere mana o bonus. Tutti i giri successivi al primo invece costano mana.
La longevità è uno dei punti forti del titolo, poichè ci vorranno diverse ore per completare anche solo il primo livello, per non parlare di tutte le missioni, gli enigmi, gli artefatti. E quando il primo mondo sarà creato potrai passare all’era moderna, alla creazione di tecnologie, insomma ripercorrere l’evoluzione a forza di combinazioni di elementi!
L’utilizzo dei comandi: facile da comprendere, difficile da padroneggiare
Se ti sembra fuori luogo questa citazione parlando dei comandi di gioco, ti spiego subito il perché. I comandi da utilizzare per combinare gli elementi sono semplicissimi: levetta sinistra per spostarti sulla pagina di sinistra, levetta di destra per spostarti sulla pagina di destra, tasto A per confermare, tasto B per tornare indietro o annullare. Semplicissimo, se non fosse che spesso è difficile coordinarsi, cercando di arrivare alla pagina di sinistra con la levetta destra o cliccando A senza aver selezionato gli elementi. Personalmente al controller ho preferito il touch, trovandolo più immediato e intuitivo. Vista la tipologia di gioco, la modalità portatile della console è quella più adatta, per cui usare lo schermo touch è la soluzione migliore.
Un’interfaccia minimale ma completa
Come puoi vedere il gioco è tradotto in italiano, ma anche in altre 11 lingue, che è possibile scegliere dal menù dei settaggi insieme alle impostazioni audio, alla modalità sicura e alla vibrazione.
Tutto ciò che è possibile fare nella schermata è ben segnalato, per cui è impossibile dimenticare, anche rientrando nel gioco a distanza di tempo, come compiere determinate azioni.
Doodle God Evolution è esente da difetti?
Ni. Ho riscontrato qualche errore di traduzione che mi ha un po’ infastidito, ma essenzialmente il gioco è fatto molto bene dal punto di vista della grafica, del gameplay e dei comandi. Diciamolo, sarebbe stato un po’ difficile creare qualcosa di brutto per un titolo che è stato testato praticamente su qualsiasi dispositivo esistente e che ha una storia di qualche annetto alle spalle. Perfetto per una console portatile come lo è Nintendo Switch, molto più di quanto lo è per PlayStation o PC.
Non dico che mia moglie sia una cattiva cuoca, ma usa l’allarme anti-incendio come Timer (Bob Monkhouse)
Cosa centra ti starai chiedendo? Questo è un’altra delle cose che rende piacevole il gioco, ovvero le frasi che compaiono quando si crea un nuovo elemento. Da frasi colte di Shakespeare a battute di spirito, sono quasi un premio per la fatica che ci è voluta ad arrivare a quel nuovo elemento. E, per tua informazione, la citazione qui sopra la otterrai scoprendo il fumo… cogli l’ironia?
E’ comunque un genere che deve piacere per essere apprezzato, perchè sfido anche gli amanti più appassionati dei rompicapo a non avere l’istinto di lanciare la console o di sentirsi frustrati dopo un centinaio di tentativi andati a vuoto. La tentazione di andare avanti solo con i suggerimenti è proprio lì, dietro l’angolo (o di cercare le soluzioni sul web, se proprio vogliamo). Ma vuoi mettere la soddisfazione di aver trovato da soli la formula della creazione?