Tutti sappiamo della cosa che Doom gira su praticamente ogni cosa sia dotata di uno schermo. Lo abbiamo visto su una calcolatrice, sull’infotainment di una Porsche e addirittura su un test di gravidanza. Ma adesso è il tempo di farlo uscire sulle console di nuova generazione, con una versione migliorata, grazie all’ausilio del 4K e dei 120 FPS. Bethesda quindi decide di spremere ancora un po’ questo franchise con l’uscita di Doom + Doom II, il quale è un pacchetto che include i primi due capitoli, come dice il nome, oltre che ad altri titoli nati da mod, ma poi fatti così bene che sono diventati canonici.
La domanda, per questa recensione che poteva benissimo stare in una puntata della nostra rubrica Old But Gold, è: abbiamo bisogno di un Doom nel 2024 su console di nuova generazione? Sì, ma anche no. Sì perché è un prodotto che ad un prezzo relativamente contenuto, ovvero 9,99 €, ci da una bella botta di nostalgia e ci fa capire da dove siamo partiti con il genere FPS.
No, perché volendo essere il più oggettivi possibile, Doom è invecchiato dannatamente male. Non fraintendermi, sono un vecchiaccio e passo i momenti videoludici spesso con giochi considerati datati, ma prova a dare, per assurdo, il titolo di ID Software ad un qualsiasi ragazzino nato dopo il 2010, magari cresciuto a pane e Call of Duty, che non ha la più pallida idea di che cosa sia Doom, ti dirà che fa schifo, spezzando irrimediabilmente il tuo cuore da giocatore attempato e nostalgico.
La storia c’è, ma non serve
Una delle massime citrazioni di John Carmack, ovvero l’ideatore della saga insieme a John Romero e Dave Taylor è:
«La trama in un videogioco è come la trama in un film porno, ti aspetti che ci sia ma non è così importante.».
Questo già ti dice parecchio su quale storia possa avere un titolo come Doom. Sarai un giovane marine spaziale, che nella cultura pop ormai è chiamato DoomGuy (che letteralmente vuol dire il Tizio di Doom), ma che originariamente doveva essere Flynn Taggart, il quale è stato trasferito sul pianeta Marte, visto che ha aggredito un suo superiore, perché gli era stato ordinato di sparare su civili disarmati.
Una volta arrivato sul pianeta Rosso, verrai assunto dalla Union Aerospace Corporation, per indagare su un incidente legato a degli esprimenti sul teletrasporto tra le lune Phobos e Deimos. Da questo esperimento emergono delle creature mostruose, ma soprattutto su Phobos, tutto il personale è stato ucciso e poi trasformato in zombie. Ti recherai, quindi sul luogo dell’incidente, dove tutte le comunicazioni con Marte si interromperanno. Non ti resterà altro da fare che proseguire da solo e far fuori ogni cosa che si muova davanti a te.
Questo riassunto della storia, che ammetto essere parecchio interessante come base, io l’ho dovuto leggere sui Wikipedia, questo perché il gioco di per se non ti da nessuno straccio di accenno di trama. Scelta stilistica? Una volta si faceva così? Non saprei, ma se il gioco fosse stato coadiuvato da filmati di intermezzo che ti spiegavano a spanne la trama, schifo non avrebbe fatto.
Davvero non sai cos’è Doom?
Se sei tra i 3 videogiocatori al mondo che non sa che cosa sia Doom, te la faccio breve, non è un FPS, ma è l’FPS per eccellenza. Vero, prima di lui c’era stato Wolfenstein, ma è stato Doom a sdoganare una volta per tutte il fatto che avresti visto dagli occhi del personaggio che controlli. Niente terza persona oppure scorrimento orizzontale, ma il tuo sguardo e puntato a quello che vedi davanti a te. Questo, faccio senza dirtelo, era una vera e propria rivoluzione ed aumentava a dismisura l’immersione in questo gioco.
In questa versione migliorata del 2024 di Doom, per la modica cifra di 9,99 € ti ritroverai tra le mani oltre che il primo capitolo, anche Doom II, ma non finisce qui. Infatti Doom oltre che essere il gioco che ha sdoganato il genere FPS, è pure quello che ha battezzato le mod come le conosciamo oggi, proprio per questa ragione avrai anche TNT: Evilution, The Plutonia Experiment, Masters Levels for Doom II, No Rest for the Living, Sigil e Legacy of Rust (ovvero una mod inedita nata dalla collaborazione tra ID Software, Nightdive Sudios e MachineGames).
Non ti basta? Oltre a questo avrai incluso anche ben ulteriori 26 mappe da utilizzare durante i Deathmatch. Ovviamente tutti i titoli in questione si giocano in maniera molto simile, per non dire identica, con solo qualche cambiamento sulla grandezza delle aree, ma se facciamo i calcoli avrai la bellezza di 187 livelli diversi e 43 arene per i Deathmatch…davvero niente male.
Poi vabbè, stiamo pur sempre parlando di Doom, un titolo che probabilmente è stato giocato o almeno visto da qualsiasi gamer almeno una volta nella sua vita, nel bene e nel male. Quindi hai un tasto per sparare, uno per selezionare l’arma, un altro che ti farà vedere la mappa e sì, nemmeno in questa versione riveduta e corretta, potrai guardare in alto o saltare. Tutto è rimasto come in quel gioco che caricavi sul tuo PC nel lontano 1993.
Qui l’unica cosa che è stata riveduta e corretta è l’aggiunta, oltre a tutti quei capitoli che nascono come mod, del 4K insieme ai 120 FPS. Se i 120 FPS si vedono tutti e danno una fluidità impressionante, il 4K è una scelta dettata dai giorni nostri e quasi inutile, visto che la grafica blocchettosa e pixellata è rimasta la medesima.
Un altro cambiamento degno di nota è invece la rimasterizzazione in chiave moderna di tutte le tracce audio, le quali risultano molto ben orecchiabili ed iconiche anche al giorno d’oggi…vedi tu, Doom + Doom II ti da all’inizio la possibilità di scegliere, se sei un nostalgico, vai con le musiche classiche, ma ti posso assicurare che le nuove tracce migliorate meritano molto.
È invecchiato bene?
Arriviamo al proverbiale elefante nella stanza (come direbbero gli americani) vale la pena portarsi a casa un titolo come Doom + Doom II? Questo è uno di quei pochi casi in cui il prezzo fa la differenza. Se mi avessero proposto questo gioco a prezzo pieno, senza nessuna miglioria, come già accaduto a collection tipo quella di Metal Gear Solid, avrei dato senza remore un voto altamente insufficiente con l’accusa di manovra commerciale.
Tuttavia a 10 €, è un prezzo che per la nostalgia può valere, visto che per tutti i giochi a cui è dato e per le migliorie messe (ovvero i 120 FPS e le musiche rimasterizzate) lo reputo più che onesto. Poi ovviamente, stiamo parlando di uno dei capisaldi del genere, qualcosa che sicuramente avrai provato e straprovato. Vedi tu quanto vale riprovare la sensazione di uccidere orde di demoni fatti di pixel e di percorrere corridoi claustrofobici.