Cos’é Dordogne? Credo che sia importante cominciare così questa recensione, con una domanda che, pad alla mano, troverà risposta nei cuori dei videogiocatori. Chi dovrebbe giocare Dordogne? Tutti, dal piccolo di casa che gioca soltanto a titoli multiplayer con gli amichetti di scuola, al videogiocatore adulto e navigato che ha forgiato la sua infanzia videoludica su Alex Kidd in The Miracle World.
Mimi è una giovane donna in crisi: ha perso il lavoro, non ha un buon rapporto con i genitori e non sa cosa fare della sua vita. E’ allora che riceve una lettera da sua nonna Nora, venuta a mancare poco tempo prima, che non vede da quando è bambina. E’ così che inizia un viaggio alla ricerca del perché sua nonna le ha scritto quella lettera, prima di morire, e cosa è successo l’ultima volta che è stata a casa sua, sulle sponde del fiume Dordogne, quando era ancora piccola.
Le calde estati in villeggiatura
La Dordogna, dipartimento francese che prende il nome dal fiume omonimo, si trova a sud-ovest del paese ed è famosa per essere un luogo per vacanze. La storia della nostra Mimi comincia durante l’estate dei suoi dodici anni quando, accompagnata dal padre, viene lasciata sulla soglia di casa della nonna con la prospettiva di un mese di “segregazione” in un posto così diverso e lontano dalla Parigi alla quale la piccola è abituata.
Il ritmo del gioco è quello di una passeggiata scansonata in riva al fiume in una giornata estiva, il caldo è opprimente ma il cuore è leggero e i piedi, guidati dalla spensieratezza dell’infanzia, macinano chilometri e chilometri correndo tra le sponde del fiume e tra caverne anguste dove le meraviglie si nascondono, a volte, a un palmo di naso.
La piccola Mimi insieme alla nonna impara il valore del duro lavoro e della libertà, della scoperta e della meraviglia. Ogni giorno scopre qualcosa in quella piccola casetta immersa nel verde, l’amore di sua nonna Nora per il marito Eduard, venuto a mancare di recente, la bellezza di vedere crescere ciò che con tanta fatica si è seminato, l’amicizia e la ricchezza della conoscenza.
Un ritaglio di cielo in un acquerello
Lo studio Un Je Ne Sais Quoi ha animato un’ambientazione incantevole che non può non ammaliare il giocatore. Gli sfondi su cui la nostra Mimi si sposta sono tante piccole opere d’arte, illustrate e create da Cédric Babouche, che ha creato circa 200 schizzi, fatti a mano, ispirati a veri scorci degli ambienti e dei luoghi della Dordogna. E’ emozionante scivolare tra la casa della nonna, bianca e con il tetto rosso, a un boschetto verde e rigoglioso, inseguire una gatta fino a un laghetto e perdersi tra le strade del mercato, mentre facciamo la spesa o inseguiamo un ladro che ha rubato le ultime scorte di legna per riparare il nostro kayak.
Eccolo, il kayak da solo merita un riconoscimento speciale. Il quarto capitolo ci porterà lungo il fiume Dordogne, lì l’ambientazione e l’animazione danno il meglio. Scivoliamo lungo il fiume, dentro la tela, un incanto, non è descrivibile, dovete provarlo!
Accompagnaci Dordogne, lungo la nostra strada
Come un fiume, la nostra strada scorre, come la vita. La piccola Mimi ormai è grande e ha perso tutti i ricordi di questo posto. Riscoprirli e riviverli è un piccolo regalo che i ragazzi di Un Je Ne Sais Quoi e Umanimation ci hanno messo lì, pacato e delicato; e con pacatezza e tranquillità va esplorato, con una colonna sonora che accompagna tutta la nostra storia, quel piccolo frangente della nostra vita e ci fa ricordare, amare e vivere senza mai essere di troppo.
Dordogne è disponibile da oggi, 13 giugno 2023, su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC e Nintendo Switch.