Riportare in voga un franchise dei tempi passati non è un’impresa facile, soprattutto perché bisogna aggiungere quel tocco di modernità per stare al passo coi tempi e non allontanare i nuovi giocatori. Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons riesce ottimamente in questo, andando a completare la formula già rodata del beat ’em up aggiungendo elementi roguelite, ottenendo un risultato sorprendentemente efficace e divertente.
Lo sviluppatore Secret Base è infatti riuscito a piazzare determinati elementi al punto giusto, in modo da rendere ogni partita sempre diversa dalla precedente, grazie a un sistema di potenziamento dei personaggi e dei livelli. Andiamo a vedere meglio questo Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons.
Come i suoi precedenti capitoli, Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons non necessita di una storia vera e propria, ma più di una giustificazione per le botte che andremo a elargire durante tutta la durata delle nostre tante run. Dopo un evento catastrofico nucleare, ciò che è rimasto della città di New York è conteso da varie bande criminali, le quali con le proprie guerre hanno reso impossibile la vita degli onesti cittadini.
I fratelli Billy e Jimmy Lee decidono allora di salire in cattedra e di sbarazzarsi personalmente di ogni gang presente in città a suon di pugni o meglio arti marziali. Inizialmente saranno aiutati anche dall’affascinante Marian, tanto bella quanto letale, e da zio Matin, un lottatore nerboruto armato di scudo antisommossa, ma man mano che procederemo nelle nostre risse avremo modo di sbloccare altri 9 personaggi giocabili, per un totale di 13 combattenti tra i quali scegliere.
Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons, gameplay
La spina dorsale del titolo riprende pienamente dai capitoli precedenti della serie, con i nostri combattenti che dovranno eliminare tutte le orde di nemici in ogni livello, fino ad arrivare allo scontro col boss della zona. Il primo elemento roguelite che entra in gioco è la scelta del livello da affrontare, con le zone che andranno a implementarsi con zone nuove, nemici e boss in base all’ordine.
La prima zona avrà una sola area e un boss, la seconda avrà due nuove aree, nemici e boss e così via, offrendo a ogni partita delle nuove ambientazioni e nemici, purché si diversifichi l’ordine delle zone. Menando le mani nei vari livelli, raccoglieremo del denaro spendibile sia per poterci rianimare una volta finiti fuori combattimento, oppure per comprare uno dei diversi e casuali power up ogni fine livello. Inoltre, ogni livello ci presenterà degli obiettivi bonus da portare a termine in cambio di denaro.
Qui avremo anche la possibilità di comprare i gettoni, spendibili nello shop del gioco per sbloccare nuovi personaggi, musiche, art e gli utili consigli per affrontare i diversi nemici. Ogni fine livello quindi dovremo scegliere se potenziare i nostri combattenti oppure tenere da parte i soldi per eventuali rianimazioni.
Con questi due elementi roguelite, Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons offre davvero tante run sempre diverse, con tante variabili e nemici; se poi ci aggiungiamo il fattore che ognuno dei personaggi giocabili possiede un proprio stile unico di combattimento, la rigiocabilità del titolo assume un valore altissimo. Ma non è tutto, perché infatti in Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons non dovremo solo fare button smashing, premendo tasti a caso annientando orde di nemici, ma avremo un gameplay più ragionato nei combattimenti.
Picchiare con stile
Ognuno dei personaggi avrà il proprio stile di combattimento, caratterizzato da una combo base di attacchi concatenati, attacchi in corsa, prese, in salto e diverse mosse speciali. Queste saranno il fulcro delle nostre combo, ma per essere utilizzate dovremo riempire un’apposita barra menando le mani, o potenziarne la capienza tramite power up.
Queste mosse speciali sono essenziali perché ci permettono di recuperare energia vitale: infatti se riusciremo a colpire e finire con una mossa speciale 3 o più nemici, questa azione verrà premiata con un cibo il quale, una volta raccolto, ripristinerà un po’ della nostra salute. Ovviamente più nemici coinvolgeremo nell’attacco, maggiore sarà l’energia ripristinata.
Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons non vuole infatti essere un’esperienza caotica e frenetica, come ad esempio l’ottimo Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge, ma presenta al giocatore ondate di nemici (e soprattutto boss) da affrontare con criterio.
La novità principali del combat system però è quella di dover utilizzare due personaggi in uno speciale tag team: con la pressione di un tasto potremo passare da un combattente all’altro, ma non liberamente. Bisognerà infatti avere a disposizione sufficiente energia nella barra special. Questa meccanica di tag, oltre che poter essere potenziata tramite power up con effetti devastanti, sarà necessaria per difenderci dagli attacchi nemici.
Se malauguratamente saremo in mezzo a una combo nemica, non avremo un tasto di difesa o schivata, ma dovremo affidarci al tag per far scappare nelle retrovie il combattente principale e risparmiargli qualche altro cazzotto in faccia. Poter scegliere due combattenti per il nostro team, unito alla varietà di mosse dei diversi combattenti, renderà possibile creare delle sinergie davvero devastanti e divertenti.
La grafica di Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons è una coloratissima pixel art in 2D, ricca di dettagli e varietà di ambienti; buona anche la varietà di nemici, boss e animazioni., così com’è buona anche la colonna sonora, vecchio stile ma in chiave moderna. I comandi sono precisi e responsivi, un elemento chiave per questo genere di giochi, e la modalità cooperativa aggiunge quel tocco di divertimento in più.