Il grosso problema con i giochi indie è sicuramente il fatto di non avere la copertura mediatica che un grosso titolo può avere. Questo accade sia per quanto riguarda la questione finanziaria, sia per il fatto che negli ultimi anni i giochi indipendenti, sono proliferati come funghi.
È logico, quindi, aspettarsi che in tutto questo marasma di titoli, qualcuno, anche molto valido, possa andare sottotraccia e vendere meno di quello che meriterebbe. Per ovviare a questa situazione, lo sviluppatore Afterburner Studios, offre, a costo zero, quello che non si può propriamente chiamare una demo, piuttosto l’episodio zero di un titolo che, salvo imprevisti, dovrebbe uscire quest’estate: Dreamscaper.
Con questo Dreamscaper Prologue, infatti, lo sviluppatore vuole regalarti un’esperienza corposa, piena dei fattori che costituiranno il prodotto finito, ma che non rappresenta ancora il prodotto finale. Della serie: “Provalo e vedi che te ne pare”.
Cassidy, la dormigliona
La trama non è propriamente descritta, vediamo solo una generica ragazza, di nome Cassidy, che una volta addormentata finisce in un fittizio, urbano, mondo dei sogni nel quale dovrà affrontare diverse minacce. L’atmosfera che si respira all’interno del gioco, durante il sonno della protagonista, è più simile ad un incubo che a un sogno visto il forte utilizzo di colori cupi come contorno e in base ad alcune scelte di level design. Dopo il nostro risveglio, avremo qualche attività extra da svolgere all’interno del mondo reale, come girare per la città e stringere delle relazioni con altri personaggi non giocanti.
DREAM. DIE. WAKE. REPEAT.
Il titolo è un ibrido di vari generi, è un rogue like, ma con toni hack n’ slash, è un action, tuttavia contiene elementi da RPG.
Sul lato gameplay, come dice il nome di questo paragrafo e lo slogan del gioco, “DREAM. DIE. WAKE. REPEAT.”, è proprio in questa maniera che si svolge l’azione. Nel momento in cui ci addormenteremo, il gioco partirà e andremo all’esplorazione delle aree che sono strutturate come dei dungeon. Dovrai cercare di restare in vita il più a lungo possibile. Quando morirai, verrai svegliato e catapultato nel mondo reale. Infine ci dovrai riprovare.
Ci sono due sfaccettature del gioco, la prima ovviamente, quando Cassidy si stende sul letto entra all’interno dei suoi sogni. In essi, la protagonista, dovrà combattere con degli esseri dalle fattezze umanoidi. Gli scontri si svolgeranno all’interno di aree che vengono suddivise sullo stile dei dungeon dei primi Zelda (e questo si può notare anche grazie alla mappa). Avrai una visuale angolata, la quale ti darà una chiara visione di tutta l’area di gioco.
Ogni stanza ha un certo numero di nemici che andranno uccisi prima di passare alla prossima e poter continuare ad esplorare i luoghi proposti. I cattivi, una volta sconfitti, lasceranno cadere ogni sorta di power up che noi dovremo raccogliere. Prenderli sarà di vitale importanza, visto che, se i nostri avversari “normali” si attestano su una difficoltà molto bassa, i boss, invece, sono molto più ostici da buttare giù. Questo almeno nelle fasi iniziali, eppure, una volta capito il pattern di attacco, questi saranno tranquillamente gestibili.
Oltre ai power up, i nemici, faranno cadere della sabbia, la valuta di gioco. Potrà capitarti, di tanto in tanto, di accedere ad aree particolari che saranno una specie di mercatino dove comprare ogni sorta di aiuto per il nostro scopo finale.
Tutto ciò non è assolutamente eseguito male, però c’è da sottolineare il fatto di avere una natura molto “trial and error” e questo dopo un po’ stanca. Doversi rifare tutto il dungeon ogni volta che si muore può far sfociare nella noia, poiché i labirinti proposti possono variare da molto piccoli a molto grandi, visto anche il fatto di essere procedurali, cioè ogni volta che entreremo saranno diversi.
Ti posso assicurare che l’andare direttamente al boss senza potenziarsi un attimo e dopo aver esplorato tutte le zone disponibili, non è per nulla una buona idea, anzi ti porterà al game over istantaneo.
Altro aspetto che dovremo portare a termine è lo sviluppo delle interazioni durante i nostri momenti da svegli. Questa parte non sarà fine a sé stessa, ma servirà ad aiutarci nei nostri sogni. Dovremo girare per diverse location, interagire con altri NPC e stringere un certo tipo di legame. Potremo parlare con loro, fare dei doni e come ricompensa avremo dei bonus da utilizzare all’interno dei mondi onirici che andremo ad esplorare.
Bello da vedere
Graficamente il gioco è molto buono, con colori cupi che si alternano a toni sparati di alcuni elementi nelle arene di gioco, anche le animazioni e gli effetti luce sono fatti abbastanza bene, però ammetto che la mancanza di un volto alla protagonista, Cassidy, è quanto di più creepy ci possa essere (ma questo confesso essere un parere assolutamente personale).
Dal punto di vista sonoro alcune musiche di accompagnamento risultano un po’ ripetitive, tuttavia stanno bene con i luoghi che andremo ad esplorare.
Concludendo
Se si potesse dare un senza voto darei quello, perché da una parte mi ha incuriosito parecchio, dall’altra invece qualche punto mi ha lasciato un po’ perplesso. Diciamo che parlando allo stato attuale delle cose, posso dirti che graficamente è buono, con un sonoro discreto che si sposa bene con le atmosfere del gioco (anche se alcuni motivi sono un leggermente ripetitivi), il gameplay anch’esso sa divertire, ma dopo qualche partita potrebbe generare il temutissimo fattore frustrazione.
Resto comunque fiducioso per quello che sarà il risultato finale, visto che c’è ancora qualche tempo per poter limare questi difettucci, che a parer mio sono figli di della natura dimostrativa di questo titolo. In più è gratis, e non si può desiderare altro.