La storia di oggi ha dell’incredibile.
In Minnesota, alcuni amici hanno deciso di organizzare tra di loro un torneo di Super Smash Bros Ultimate (di cui trovi una nostra guida) nell’appartamento di Jovante M. Williams. Come spesso accade quando si gioca con gli amici, prima o poi iniziano le urla, le risate ed i rumori. Il baccano era così tanto che qualcuno del quartiere, probabilmente un vicino, ha deciso di chiamare la polizia locale per intervenire e far calmare i ragazzi. Quello che è successo dopo è inaspettato.
Vedendo la polizia arrivare, il gruppo di amici ha iniziato a preoccuparsi; pensando subito ai tragici finali delle storie simili. Infatti, fin troppe volte in America vediamo dei terribili casi di swatting, in cui le persone rischiano la vita o vengono spaventate da un’incursione ad armi spianate.
Questa volta, invece, l’arrivo della polizia ha aggiunto altro divertimento alla serata. Una volta aperta la porta di casa, uno dei poliziotti ha chiesto a cosa stessero giocando, capendo quasi subito che si trattasse di Super Smash Bros. Con molta sorpresa dei presenti, entrambi gli agenti hanno proposto di entrare per poter fare una partita insieme. Addirittura, uno di loro ha finto di non saper giocare, chiedendo i tasti, per poi distruggere tutti i presenti, dimostrando chiaramente di sapere il fatto suo.
Alla fine della sessione di gioco, gli agenti sono andati via amichevolmente, senza punire in alcun modo i presenti soltanto per essersi divertiti insieme. Tutto è bene quel che finisce bene, potremmo dire.
E’ bello vedere storie del genere, in cui i videogiochi sono protagonisti positivi di una piacevole serata e non l’ennesimo capro espiatorio. Morale della favola: Super Smash Bros Ultimate è perfetto per divertirsi con gli amici.