Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare Dune Sea sembra uno di quei giochi che cerca il suo posto nel panorama videoludico, tralasciando tutto ciò che a primo impatto dà un forte scossone al gamer di turno facendogli subito prendere in mano il pad per la frenesia di provare il videogame, risultando quindi un genere rivolto esclusivamente a un pubblico di nicchia.
Il titolo sviluppato da Frolic Labs, uno sviluppatore con sede a Toronto, dona un senso di pace e coinvolgimento, soprattutto per merito del comparto sonoro, fattore che ci accompagnerà per tutta la durata dell’avventura, ma che manca di colpire nella parte più importante, il gameplay.
Questo viaggio è veramente così tranquillo come sembra? Trattieni il respiro, si prende il volo.
Il volo dell’oca
Il plot narrativo del titolo è banale ma allo stesso tempo divertente. Un’oca che viaggia con i suoi compagni perde i sensi a causa di un asteroide caduto dal cielo. Una volta risvegliatasi l’obiettivo sarà ricongiungersi con lo stormo superando 12 macrolivelli, tutti con ambientazioni diverse.
Spiccando il nostro primo volo, nonostante sia appagante librarsi ad ali spiegate, ci si rende conto di quanto sia goffo il nostro volatile: le testate che daremo a causa dei massi rocciosi che ostacoleranno la nostra linea d’aria non saranno poche, complice anche un control system mal implementato che richiederà diverse partite per essere padroneggiato. La possibilità infine di effettuare un’inversione a U per tornare indietro qualora volessimo esplorare o recuperare un oggetto mancante non farà altro che rendere ancora più probabile la morte del protagonista.
Continuare a sbattere le ali fino alla fine del completamento del livello è praticamente impossibile, questo perché la nostra barra della resistenza (o più comunemente chiamata Stamina) si consumerà continuamente… a meno che non troveremo un punto d’appoggio per riposare.
Queste piattaforme, che altro non sono che una scusa per il checkpoint, sono situate nel bel mezzo del livello dove quindi recupereremo energia e saremo pronti per ripartire. Qui caschiamo su un altro difetto, perché uccidere il ritmo di gioco bloccando il nostro protagonista? Sarebbe stato più sensato ripristinare la resistenza quando si attraversa un punto prestabilito.
Seguimi!
Nel corso dell’avventura sarà possibile imbattersi nei nostri colleghi pennuti quando avvisteremo degli stormi con un fascio luminoso, in quel caso premendo l’apposito tasto eseguiremo un richiamo che farà aggiungere al “party” l’uccello di turno. Potremo avere ben più di un volatile che ci accompagnerà nel nostro viaggio… ” E quindi?, cosa me ne faccio? ” dirai.
Durante la traversata noteremo dei portali che potranno essere attivati solo ed esclusivamente con il numero indicato di pennuti che ci seguiranno, una volta sbloccati appariranno degli anelli che se attraversati in sequenza daranno la possibilità di trovare oggetti nascosti o prendere scorciatoie. Tutto questo è facoltativo, e sinceramente anche inutile, visto che non aggiunge nulla di stimolante all’avventura.
I classici oggetti collezionabili che faranno la felicità dei completisti sono i fiori luminosi, ben nascosti soprattutto nelle ultime fasi di gioco, ma di gran lunga superiore sono i bug che affliggono Dune Sea, il più frequente è sicuramente quello di rimanere incastrato nel terreno che costringe a dover ricaricare il livello.
Infine coloro che ostacoleranno il nostro ritorno a casa sono i massi rocciosi mobili e delle “graziose” piante carnivore che molto spesso troveremo in spazi angusti, dove sarà difficile farla franca.
Graficamente il titolo sfoggia un cel-shading ben realizzato con dei modelli tridimensionali che rendono piacevole non solo il protagonista ma anche l’ambiente circostante, a partire dalle suggestive lande deserte fino a sontuose distese di colline e laghi, il tutto accompagnato da un comparto sonoro davvero piacevole, che emoziona il giocatore coinvolgendolo emotivamente e rendendolo parte integrante dell’avventura.
Per portare a termine il viaggio ti ci vorranno poco meno di due ore, che si allungheranno se deciderai di arraffare tutti i collezionabili e di trovare tutte le scorciatoie presenti nel gioco.
Conclusioni
Purtroppo, nonostante la presenza di trofei e la brevità del titolo, Dune Sea non offre assolutamente più nulla per essere ripreso in mano, visto che anche recuperando tutti i fiori dorati non sbloccheremo un bel niente. Sarebbe stato gradito sicuramente un incentivo che avrebbe spinto il giocatore di turno ad esplorare ogni singolo anfratto del livello.
Dune Sea è disponibile su Steam e fino al 27 gennaio è possibile acquistarlo al prezzo di € 7,49. I pochi testi su schermo sono stati tradotti in italiano.