Tutte le tipologie videoludiche hanno avuto un periodo storico, dove hanno fatto il botto, per poi piano piano ritornare ad uno stato di normalità. In questi anni sta toccando al Battle royale, ma ovviamente con il tempo anche questo genere comincerà a passare di moda. Il genere però che interessa a noi fece il suo boom negli anni 2011/2012 e stiamo parlando dei Tower Defense. Ma cosa sarebbe un Tower Defense?
Semplicemente un videogioco, dove bisogna combattere orde di nemici, utilizzando delle difese che vengono posizionate a scelta del giocatore sulla mappa di gioco. Le saghe sicuramente più famose di questa tipologia, sono quelle di Dungeon Defenders e di Orc Must Die. Il gioco di cui andremo a parlare oggi, è a tutti gli effetti il remake di Dungeon Defenders, chiamato in questo caso Dungeon Defenders Awakened.
Si tratta quindi di un prodotto, che ha il compito di avvicinare nuovi giocatori al genere, ma anche di riuscire a riconquistare i vecchi appassionati. Insomma un compito non facile, dato che al giorno d’oggi i Tower Defense, risultano essere piuttosto sconosciuti dalla maggior parte dei videogiocatori. Sarà quindi riuscito Dungeon Defenders Awakened a convincerci? Continua a leggere la nostra recensione e lo scoprirai!
Una storia di eroi
Iniziamo con una premessa, è davvero difficile che un Tower Defense possa offrire una qualche sorta di trama e Dungeon Defenders Awakened infatti non lo fa. Non ti serve capire quindi perché tu stia combattendo orde di mostri, quel che è importante è che lo stai facendo. Insomma se stai cercando un gioco con un’ottima trama, dovresti stare alla larga proprio in generale dai Tower Defense.
Questa tipologia di titoli infatti, danno semplicemente il massimo con il loro gameplay. Nonostante ciò però vale la pena conoscere i nostri eroi, che oltre a costruire le difese, combatteranno loro stessi in prima linea per difenderci dal male. Ecco quindi elencati qui di seguito i 5 personaggi presenti al momento in Dungeon Defenders Awakened:
- EV: una cyborg che riesce ad essere un ottimo personaggio di supporto, grazie alle sue difese che possono adattarsi a praticamente ogni situazione.
- Lo scudiero: un guerriero armato sempre con armi contundenti o da taglio parecchio grosse, utilizza delle difese con molti HP che possono rallentare parecchio i nemici.
- L’apprendista: un mago che utilizza delle difese capaci di infliggere moltissimi danni, ma che sono anche piuttosto fragili.
- La cacciatrice: armata con archi e balestre, utilizza delle trappole come difese che sanno essere molto efficaci, ma hanno una durabilità limitata.
- Il monaco: un personaggio veloce e abile, utilizza delle speciali trappole che non possono essere attaccate dai nemici, ma attenzione perché bisognerà comunque ripararle.
Un gameplay ancora oggi appassionante
Eccoci arrivati al punto più importante di Dungeon Defenders Awakened, ovvero il suo gameplay. Per chi ha giocato gli altri capitoli della saga, il gameplay di Dungeon Defenders Awakened sarà tutt’altro che una sorpresa, dato che è rimasto praticamente identico a quello del primo capitolo. Se invece sei un giocatore novizio, partiamo dalle basi.
In Dungeon Defenders Awakened si avrà come obbiettivo quello di difendere 1 o più cristalli magici dagli attacchi dei nemici e per farlo dovrai sfruttare il potere del tuo eroe, oltre che ovviamente le sue difese (ogni personaggio ha a sua disposizione 5 difese). Nel gioco quindi prima della partenza di ogni ondata di nemici, c’è la possibilità di poter costruire difese o di potenziarle, con delle monete che il gioco ci fornisce.
Ad ogni ondata che completerai, riuscirai a guadagnare sempre più soldi, che ti permetteranno di costruire/potenziare sempre più difese. Ogni personaggio inoltre potrà affrontare i nemici in maniera diretta, ma attento perché non sarai comunque in grado di combatterne un grosso numero da solo.
Dungeon Defenders Awakened utilizza anche una componente RPG, che ti permette di far evolvere il personaggio in una maniera piuttosto specifica, grazie a statistiche e equipaggiamenti di vario tipo. Inoltre alla fine di ogni ondata, potrai ottenere del loot che potrai equipaggiare per rendere il tuo eroe sempre più una minaccia per i mostri.
Ma come si vince uno scenario? In realtà è parecchio semplice, basterà infatti che il tuo cristallo rimanga intatto fino all’ultima ondata di nemici e in questo caso verrai dichiarato vincitore dello scenario. Ovviamente nelle prime mappe non sarà troppo un problema portare a casa la vittoria, ma più proseguirai, più troverai delle unità nemiche davvero toste da abbattere (tra queste i tuoi incubi peggiori saranno rappresentati dai boss).
Modalità di gioco
Abbiamo quindi discusso del gameplay generale di Dungeon Defenders Awakened, ma ora risponderemo ad una domanda piuttosto importante, ovvero… quale modalità sono presenti nel gioco? Beh in Dungeon Defenders Awakened, le modalità di gioco sono ben 6 e qui di seguito andremo ad elencarle:
- Campaign: 12 scenari da completare che ti trasporteranno nella “storia” di Dungeon Defenders Awakened.
- Survival: combatterai nuovamente nelle mappe della campagna, ma con molte più orde di nemici ad attenderti.
- Challenges: delle condizioni particolari ti verranno poste per portare a casa la vittoria.
- Mixed Mode: una modalità simile a Survival, ma ancora più tosta di quest’ultima.
- Pure Strategy: la particolarità di questa modalità è che potrai difendere i cristalli solo con le tue costruzioni, non potrai quindi utilizzare il tuo personaggio per attaccare i nemici.
- Tutorial: un buon modo per apprendere le basi di Dungeon Defenders Awakened.
Infine bisogna aggiungere che sono presenti anche ben 6 livelli di difficoltà, che aggiungono ulteriore longevità all’esperienza di gioco. Insomma che tu stia cercando un’esperienza più tranquilla o una sfida infernale, Dungeon Defenders Awakened riuscirà ad accontentarti in ogni caso.
Meglio con amici
Da quello che hai letto avrai capito che Dungeon Defenders Awakened è un titolo che, per dare il meglio di sé dovrebbe dare la possibilità di utilizzare difese di più personaggi contemporaneamente. Beh ma questa possibilità diventa concretezza grazie al multiplayer del gioco, che rappresenta sicuramente il miglior modo per gustarsi il titolo.
Giocando con degli amici infatti (si può giocare fino ad un massimo di 4 giocatori), si potranno utilizzare personaggi diversi, che andranno a completarsi a vicenda. Il consiglio dunque è quello di comprare il gioco, soprattutto se si ha la possibilità di poterlo utilizzare in compagnia. Ma quindi chi vuole giocare da solo difficilmente si divertirà? In realtà no.
In Dungeon Defenders Awakened infatti si può fare a cambio con un altro personaggio anche nel mezzo di uno scenario, questo ti permette anche da solo di sperimentare varie strategie. Ovviamente giocare in questo modo non restituisce comunque la stessa esperienza di una partita in multiplayer, ma è comunque meglio di niente.
Remake valido oppure no?
Arriviamo ora ad una parte fondamentale della recensione, ovvero la discussione su cosa è effettivamente cambiato da Dungeon Defenders Awakened rispetto al titolo originale. In realtà questo remake porta ben poche novità, difatti praticamente tutte le mappe sono rimaste invariate rispetto al primo capitolo e la differenza grafica non è neanche troppo notevole.
Comunque però Dungeon Defenders Awakened ha qualcosa di profondamente diverso rispetto al primo capitolo, ovvero i DLC. Un motivo per il quale il primo Dungeon Defenders è stato con il tempo abbandonato, è da riscontrare infatti nei tantissimi DLC a pagamento usciti per il gioco, che hanno fatto irritare oltremodo i fan (purtroppo questa piaga ha colpito anche il secondo capitolo).
Questo Dungeon Defenders Awakened sembra invece voler dare un supporto post-lancio gratuito, un’opzione quindi che va molto a favore del consumatore (anche se il prezzo base di Dungeon Defenders Awakened è superiore a quello del primo capitolo). Insomma anche se i cambiamenti rispetto a Dungeon Defenders sono pochi, siamo comunque contenti per questo nuovo capitolo e speriamo che possa in qualche modo far anche riavvicinare i fan persi da tempo.
Lato tecnico
Arriviamo ora alla parte tecnica di Dungeon Defenders Awakened, che anche se abbastanza solida, non ci ha lasciati del tutto soddisfatti. I modelli degli eroi e dei mostri sono piuttosto ben fatti, ma questo remake avrebbe dovuto puntare ad un livello qualitativo più alto. Graficamente infatti ci troviamo davanti ad un prodotto, che supera leggermente il suo predecessore, ma che doveva puntare assolutamente più in alto.
Se infatti il primo Dungeon Defenders era graficamente ottimo per l’epoca, non si può dire lo stesso di Dungeon Defenders Awakened, che comunque arriva in questa versione console nel 2021. Togliendo il lato prettamente grafico però, Dungeon Defenders Awakened si comporta piuttosto bene su Xbox Series X, senza praticamente mai cali di FPS.
Un ulteriore punto però da chiarire è che per il momento il gioco non è presente in lingua italiana, un elemento a sfavore che non tutti i videogiocatori potrebbero accettare. In definitiva il porting del gioco da PC è comunque ben riuscito (anche se non abbiamo avuto modo di provare la versione per Xbox One base), anche se l’amarezza per un’occasione mancata (graficamente parlando) rimane.
Conclusioni su Dungeon Defenders Awakened
Dungeon Defenders Awakened è comunque riuscito a convincerci in pieno, dato che ci fa capire che anche a distanza di anni, il fascino dei Tower Defense non è ancora cambiato. Dungeon Defenders Awakened offre quindi un gameplay ragionato, ma che potenzialmente può adattarsi ad ogni tipo di videogiocatore, grazie alle molteplici modalità e difficoltà.
Il porting realizzato per Xbox Series X risulta inoltre di buona fattura e non fa rimpiangere troppo la versione PC (la mappatura dei comandi per il pad è ben pensata). L’amaro in bocca però un poco rimane, perché sicuramente si poteva fare di più per questo remake, soprattutto da un punto di vista grafico. Rimane comunque il fatto che Dungeon Defenders Awakened è un ottimo videogioco, che dovrebbe essere provato anche da chi è totalmente neofita del genere.
Un nuovo giocatore infatti si troverà per le mani, un titolo con un’ottima longevità e che potrebbe farlo innamorare del genere d’appartenenza. I fan del primo capitolo invece troveranno ciò che hanno sempre amato, senza però la presenza di tantissimi DLC a pagamento (almeno per il momento). Se quindi ti senti convinto e vuoi cominciare a costruire difese per affrontare il male, ricordati assolutamente di chiamare qualche amico. Dopotutto non c’è nulla di più bello, dell’uccidere mostri assieme a dei compagni fidati.