Dungeon Defenders: Going Rogue mi è recentemente capitato per le mani. Si tratta dell’ultimo capitolo della saga Dungeon Defenders che personalmente mi porto nel cuore da ormai molto tempo.
In questa breve anteprima posso finalmente pronunciarmi su un primo scheletro di Dungeon Defenders: Going Rogue. Mi sarà piaciuto? Il progetto promette bene? Oppure c’è qualcosa che va rivisto? Rimani qui con me, perché non vedo l’ora di poterti dire la mia a riguardo del titolo!
Dungeon Defenders altro giro, altra corsa!
La serie Dungeon Defenders potresti anche non conoscerla. Non si tratta affatto di una produzione famosa e di particolare successo. Certo, il primo gioco è riuscito a fare innamorare moltissimi player me compreso, ma con i titoli successivi è stato tutto un percorso in discesa.
Andiamo però con ordine: tutti i titoli della serie Dungeon Defenders adottano uno stile roguelike e lo scopo del gioco e molto semplice: da solo o con altri 3 giocatori dovrai sopravvivere a orde di nemici che tenteranno di distruggere uno speciale cristallo.
Avrai a disposizione trappole e abilità uniche in base alla classe da te scelta per sopravvivere. Sfrutta l’ambiente di gioco e preparati al meglio per affrontare le ondate e vincere! Dungeon Defenders: Going Rogue adotta in pieno lo stile appena descritto riuscendo a intrattenere appieno, ci sono però dei ma!
Non scherziamo! Dove sono le lobby pubbliche?
Parto subito con il primo e a mio parere più grande difetto di questa early access e cioè la mancanza di lobby pubbliche. Attualmente l’unico modo di giocare in compagnia è quello d’invitare un amico attraverso la schermata apposita di Steam, non esiste nessun tipo di ricerca della sessione e se non hai amici disposti a giocare con te, sarai costretto a giocare da solo!
Inutile dire che appena scoperta questa meccanica sono rimasto perplesso, passando diversi minuti a spulciare per le discussioni ufficiali di Dungeon Defenders: Going Rogue e le varie schermate una maniera per accedere a una lobby pubblica, incredulo della scelta dettata dagli sviluppatori.
Un gioco come Dungeon Defenders: Going Rogue dà il meglio di sé, se giocato in compagnia. Ritrovarsi da solo a lungo andare stanca e annoia.
Di conseguenza non capisco come sia stato possibile fare un simile passo indietro. Ricordo ancora il primo capitolo della serie, uscito nel lontano 2010 che permetteva di ricercare partite senza nessun tipo di problema, favorendo lo stringere di rapporti d’amicizia con giocatori di tutti i tipi e non solo!
Insomma, a meno che tu non abbia qualche amico risposto a giocare con te, sappi che ora come ora sarai impossibilitato all’uso di lobby pubbliche.
Un sistema di gameplay che convince!
Se sorvoliamo sul problema appena descritto, Dungeon Defenders: Going Rogue ha un gameplay di tutto rispetto che convince. Non solo il sistema già presente nei precedenti capitoli è stato svecchiato, ma è stato reso più veloce e dinamico.
Ogni classe avrà un proprio stile di gioco, delle proprie abilità e delle difese personalizzate. Se sceglierai il mago per esempio, dovrai affrontare i nemici a distanza scagliando incantesimi e lanciando attacchi distruttivi.
Il cavaliere è di tutt’altra pasta, la forza bruta farà da padrone e sarai sicuramente in prima linea per proteggere il cristallo del tuo team. Lo voglio ripetere, il sistema è molto convincente e senza dubbio se giocato in compagnia è capace di divertire non poco. Durante le fasi di preparazione, nell’attesa di una nuova ondata potrai giostrare al meglio le tue risorse in modo tale da essere pronto a qualsiasi evenienza.
Le mappe sono le solite con cui la serie ci ha abituato, ben studiate e bilanciate sono anche ravvivate da una grafica svecchiata e maggiormente godibile. Ciliegina sulla torta è il sistema di musiche che riprende molto lo stile del vecchio titolo in modo tale da donare quel fattore di nostalgia che i vecchi player ameranno di certo in Dungeon Defenders: Going Rogue.
Migliorarsi è la chiave del successo!
Mi è molto piaciuto notare un sistema di livelli condito di rami di abilità che necessiteranno di essere sbloccate se vorrai dominare il campo di battaglia. Potenziare il proprio personaggio al meglio, giostrando i punti abilità con diligenza senza dubbio porterà grandi vantaggi quando andrai all’azione.
Al superamento di ogni round faranno la loro comparsa anche speciali chest che conterranno armi sempre più potenti e accattivanti. I potenziamenti che alcuni armi portano con sé sono molto più che tangibili e spaziano dal basilare avvelenamento dei nemici a un raggio di fuoco più ampio e così via. Insomma la varietà non manca in Dungeon Defenders: Going Rogue!