Dopo essere uscito su Steam quasi un anno fa (qui puoi leggere la nostra recensione di quella versione), Dungeon Drafters approda finalmente anche su console. Parliamo di un titolo che mescola molto bene la componente roguelite con i GDR tattici ed elementi card game, che offre qualcosa di particolare è leggermente diverso dalla massa. La versione che abbiamo testato è quella per Nintendo Switch, e possiamo già dire che la portabilità della console ibrida Nintendo, è sicuramente un valore aggiunto per questo genere di gioco, che sia adatta benissimo alle partite mordi e fuggi, anche se il suo gameplay impiegherà davvero poco a coinvolgere il giocatore.
Dungeon Drafters prende vita in un classico mondo fantasy sorretto da quattro pilastri elementali, i quai sono fortemente legate alle carte magiche che potremo utilizzare durante la nostra avventura. Tutto sembra procedere per il meglio, proprio grazie all’equilibrio e all’armonia di questi quattro elementi, per lo meno fino a quando una forza maligna non minaccia l’esistenza stessa.
Ovviamente toccherà a noi sconfiggere questo male, e potremo addirittura scegliere tra ben 6 diversi personaggi, tutti ben caratterizzati e diversificati sia nell’aspetto che nelle abilità e nel mazzo di carte a propria disposizione. Fatta la nostra scelta, il nostro viaggio verrà bruscamente interrotto con il più classico degli stereotipi per iniziare un’avventura: il naufragio su un’isola misteriosa.
Dungeon Drafters: un mix di gameplay ben riuscito
Come buona parte del genere al quale appartiene, anche se piacevole, la narrazione di Dungeon Drafters è secondaria rispetto al gameplay, vero cuore del titolo e dall’altissimo livello di rigiocabilità, grazie proprio alla diversificazione dei sei protagonisti. Scelto quello che più ci sembra adatto al nostro stile di gioco, muoveremo i primi passi nei vari livelli, suddivisi in stanze. Queste possono proporre sia livelli di esplorazione che, la maggior parte delle volte, combattimenti.
I combattimenti avvengono in mappe a scacchiera (o griglia), seguendo la regola dei turni. Toccherà prima a noi muovere il nostro eroe e fargli compiere le diverse azioni disponibili, e poi sarà il turno di tutti gli avversari. Tutte le azioni che andremo a eseguire, movimento, attacchi, uso delle carte, avranno un costo in AP. Di base i personaggi hanno 3 AP a disposizione, a volte aumentabili temporaneamente tramite l’utilizzo di alcune carte.
Il divertimento del gameplay risiede proprio nell’utilizzo delle carte nei combattimenti. Queste ultime sono davvero diversificate tra di loro e avranno tantissimi effetti che dovremo sfruttare al meglio per prevalere sul campo di battaglia. Potremo creare ostacoli per bloccare il movimento e i proiettili dei nemici, utilizzare un rampino per coprire maggiore distanza la solo costo di 1AP, curarci, attaccare dalla distanza e via discorrendo.
La componente roguelite presente in Dungeon Drafters è data dal ciclo muori e riprova tipico del genere. Se verremo sconfitti, e inizialmente accadrà, ci ritroveremo in una HUB dove potremo, tra le altre cose, migliorare un po’ il nostro personaggio, modificare il deck di carte a disposizione e comprare oggetti, prima di partire per un’altra run.
Tecnicamente funzionale
La versione console di Dungeon Drafters, tecnicamente non si discosta da quella Steam, e su Nintendo Switch la nostra prova è stata molto soddisfacente. La grafica, colorata e in pixel art, rende benissimo con questo genere di gioco, e tutto, personaggi, ambienti, nemici e carte, è dettagliato e ben caratterizzato.
Il comparto audio è un piacevole richiamo al passato, grazie alle musiche in stile 16-bit che ci accompagneranno nelle nostre partite. Forse si poteva lavorare meglio nei settaggi dei controlli, i quali inizialmente possono creare un po’ di confusione, problema che andrà a risolversi man mano che faremo pratica.