Come siamo arrivati a poter esplorare l’Eterno Cammino di Od Nua? Intorno al 2015, in un periodo in cui la maggior parte delle software house aveva ormai abbandonato l’idea di sviluppare nuovi giochi di ruolo che non abbracciassero il 3D, i titoli di stampo classico capaci di tenere viva la memoria del genere si potevano contare sulle dita di una mano. Erano gli anni in cui Bethesda presentò il quarto Fallout e le preoccupazioni verso BioWare, data l’uscita affrettata di Dragon Age: Inquisition, iniziavano via via a farsi sempre più insistenti.
Mentre CD Projekt RED, intenta a chiudere la trilogia dello strigo, approfittava di quella situazione per ascendere al ruolo che riveste tuttora, ci fu chi pensò bene che fosse arrivato il momento di fare un passo indietro e tornare alle origini. Uno dei primi team a farlo fu quello che risponde al nome di Larian Studios, che con la realizzazione di Divinity Original Sin seppe imboccare la via del progresso.
In questo articolo, tuttavia, non ti parlerò di chi ancora oggi (Baldur’s Gate 3) “traspone il classico in lingua moderna” bensì di chi scelse, rischiando non poco, di abbracciarlo in ogni suo singolo aspetto. Eccoci giunti così a un altro grande nome che qualunque amante dei GDR dovrebbe già conoscere: Obsidian Entertainment, un’azienda californiana nata dalle ceneri dei Black Isle Studios, ai quali dobbiamo capolavori indiscussi come Fallout 2 e Planescape: Torment.
Dopo lo sviluppo di Fallout: New Vegas, considerato da molti come l’ultimo guizzo di un franchise in via di declino, Obsidian avviò un ambizioso progetto interamente supportato attraverso il crowdfunding. L’enorme successo di quella campagna Kickstarter fu l’inizio di Pillars of Eternity e la riprova di quanto, i classici giochi di ruolo, avessero ancora qualcosa da dire. È proprio qui, fra l’entusiasmo degli appassionati e il loro continuo supporto, che nacque l’Eterno Cammino di Od Nua.
L’Eterno Cammino di Od Nua
“Molto tempo fa, un potente Engwithan di nome Od Nua fece costruire un sotterraneo labirintico sotto la sua fortezza, a oggi conosciuto come l’Eterno Cammino. Tra i suoi meandri, l’antico tiranno svolse terribili esperimenti sul proprio popolo, devastandone le anime fino a quando non venne ucciso. Stando alle voci, c’è però una forza immane che abita ancora quelle rovine e quando qualcuno cerca di conquistare la fortezza in superficie, questa entità che regna il sottosuolo si risveglia di soprassalto inviando ondate di mostri al fine di riprendersela”.
Introdotto come bonus una volta superati i 50’000 sostenitori, l’Eterno Cammino di Od Nua venne pensato per essere un dungeon distribuito su tre piani, ai quali sarebbero stati aggiunti nuovi livelli in base al successo della raccolta fondi. Grazie a un totale di 77’667 donatori e agli oltre 20’000 like sui social, i sotterranei di questa fortezza raggiunsero i 15 piani dando così forma a un’esperienza a mio avviso indimenticabile.
Prima ancora dell’incredibile storia celata da tempo fra le sue pareti di pietra, a rendere iconico l’Eterno Cammino di Od Nua è il ruolo che svolge all’interno del titolo. In Pillars of Eternity, vestendo i panni di un controverso Osservatore capace di interagire con le anime che lo circondano, abbiamo modo di imbatterci nella fortezza di Caed Nua già a partire dalle prime ore di gioco. Come hai già letto nel breve estratto qui sopra, rivendicare quelle mura ha conseguenze ben precise e scegliere di affrettarsi nell’esplorarne le profondità, significa essere stolti o preparati ad affrontare un incubo.
“Mi trovo nuovamente di fronte a una porta sigillata. Sembra che in questa siano state infuse moltissime anime; lei mi parla. Non riesco a comprenderne il linguaggio, ma le sue parole mi suonano familiari.”
Dal primo al tredicesimo piano, punto in cui al giocatore viene richiesta un’abilità precisa per potersi addentrare oltre, l’Eterno Cammino di Od Nua risulta immediatamente esplorabile e per quanto i suoi meandri siano del tutto facoltativi, i premi che ne deriverebbero sono come il canto delle Sirene. Tuttavia, il dungeon diventa progressivamente più ostico all’aumentare della profondità e per questo motivo, a detta di tutti, è bene limitarsi ai suoi primi livelli prima di pentirsene amaramente.
Ogni piano è una nuova mappa e ogni mappa, una nuova scoperta. Trovandosi esattamente sotto a quella che diventerà la propria Fortezza, punto di riposo e quartier generale per quanto riguarda la tua avventura, il team di sviluppo ha pensato bene di costruire una rete di scorciatoie così da permettere ai giocatori di muoversi agevolmente tra i vari livelli. In altre parole, l’Eterno Cammino di Od Nua sarà anche un dungeon maledetto ma visto il modo in cui è stato realizzato, già a partire dal suo level design, merita a pieno titolo il riconoscimento che ho voluto dargli con questo articolo.
La colossale statua in adra che lo percorre da cima a fondo, la leggenda di quel sovrano divenuto despota da un giorno all’altro, il mistero che lo circonda vecchio di secoli e maledetto; tutto all’interno del dungeon ha una storia da raccontare e nel caso dovessi essere tu il prossimo a far luce su certe ombre, saprò che tra i frammenti di quelle potenti armi antiche e quei perduti testi sacri ormai sepolti dalle macerie, l’Eterno Cammino di Od Nua avrà ancora una volta raccontato la bellezza di un videogioco chiamato Pillars of Eternity.