Dusk Diver è un RPG d’avventura pubblicato il 25 ottobre per Nintendo Switch e disponibile anche per PlayStation 4 e PC .
Trama
Yumo è una semplice ragazza ancora alle prese con la scuola e le amiche che non sa di essere molto speciale, finchè non si imbatte per caso nella realtà caotica e pericolosa di Youshanding. In quella dimensione vivono demoni detti Chaos Beast che minacciano gli equilibri della città di Ximending è per questo che esistono dei Guardiani che hanno il compito di proteggere la città e i suoi abitanti. Nel corso della loro avventura un’oscura minaccia li guarda da lontano senza mai farsi scorgere…
Gameplay pregi e difetti
A parte un leggero calo di frame in alcuni momenti del titolo, Dusk Diver presenta un gameplay davvero ben fatto e divertente, fresco e giovanile. Il sistema di combo e abilità è abbastanza ampio ma poco variegato. Tutto quello che il gioco ci propone è spiegato con dei tutorial facili e intuitivi e se qualche passaggio dovesse esserci sfuggito potremo accedere al menù del gioco e selezionare la voce “tutorial”, dove sono riportate tutte le guide che ci servono per comprendere al meglio le meccaniche di gioco.
Il titolo si ambienta nella città taiwanese di Ximending che è quasi interamente esplorabile. È possibile interagire con la gente del posto e aiutarla con delle quest secondarie che aumenteranno il livello delle nostre D-Arms di cui parleremo successivamente.
Il Tumaz Mart (il negozio gestito dal Boss) è il nostro quartier generale dove poter salvare la partita, acquistare “item” per la battaglia, personalizzare i nostri outfit, e portare a termine diverse missioni secondarie che ci aiuteranno ad acquisire soldi, punti ecc… L’intero sistema di gioco di Dusk Diver funziona e anche abbastanza bene. I personaggi sono divertenti e ben caratterizzati, i dialoghi sono molto carini e ci immergono in un vero e proprio anime giapponese. Tutto è studiato nei dettagli e nessun elemento viene lasciato al caso, tuttavia ci sono dei piccoli difetti che comunque non ledono l’esperienza di gioco.
Scarsa variazione di combo; gli attacchi di Yumo sono praticamente sempre gli stessi, possono raddoppiare i danni, ma rimangono pressappoco i medesimi e questo potrebbe annoiare l’utente. Durante le cosiddette “D- Arms”, mi sarei aspettata degli attacchi diversi e più spettacolari che movimentassero un po’ il ritmo di gioco. La mappa e la mini-mappa in alto a destra dello schermo non sono soddisfacenti; questo perché non è possibile impostare una destinazione, rendendo l’esplorazione molto scomoda in quanto spesso saremo portati a bloccare la partita, accedere al menu e quindi selezionare la mappa per capire in che direzione proseguire per raggiungere uno specifico obiettivo. È pur vero che la mappa del gioco è molto piccola e intuitiva ma rimane comunque un passaggio che interrompe spesso il ritmo di gioco.
Altra piccola nota dolente è l’impossibilità di agganciare i nemici che rende a volte, e specialmente in presenza di boss, difficile tenere alto il numero di combo. A volte potremo disorientarci perdendo di vista l’obiettivo e, nel frattempo che si cerca di capire in che direzione sia andato il bersaglio, azzeriamo il numero di combo fino a quel momento raggiunto. L’ambientazione è un po’ ripetitiva ma in ogni caso, non è certo il focus del gioco e tenderemo a non farci molto caso. Queste piccole lacune però, non minano allo svolgimento e alla fluidità del gioco. Il fruitore riesce comunque a divertirsi e a godersi la partita.
Combattimenti, combo e skill
Per accedere ed entrare nelle fessure dimensionali del mondo alternativo e oscuro di Youshanding, sono necessarie delle pietre particolari dette “Dragon Vein Stone Shard”, se non dovessimo disporre del numero sufficiente per quel tipo di quest, saremo costretti ad andare in giro per tutta la città di Ximending in cerca di esse; ma non temete! Una volta giunti in prossimità di una Dragon Vein Stone, il nostro bizzarro e carinissimo boss ci indicherà l’area di interesse in cui la pietra è situata.
Per sapere il numero di shard di cui disponiamo è sufficiente accedere al “main menu” tramite il tasto + della console ibrida. Una volta entrati, la quest avrà inizio! Sebbene le combo siano molto simili tra di loro, la nostra protagonista Yumo possiede un ampio ventaglio di scelte in battaglia che si sbloccano con l’avanzamento progressivo della trama; naturalmente le combo incrementano i danni ai nemici, ma abbiamo anche l’aiuto di altri protagonisti che al momento opportuno possiamo interpellare in combattimento. Il guardiano Leo è il primo valido aiuto che ci sostiene in battaglia, tramite il tasto A della console potremo spendere un SP per evocarlo, per pochi secondi, e scagliarlo contro i nemici vicini. Le skill a disposizione dei nostri alleati si sbloccano con delle missioni secondarie dette “Guardian Quests” indicate sulla mappa da un’icona a forma di zampa; esse offrono la possibilità di accedere a delle “lezioni” completando le quali i Guardiani imparano nuovi attacchi da utilizzare. Tutte le statistiche dei personaggi possono essere incrementate con l’accumulo di skill point da utilizzare per aumentarne tutte le caratteristiche (attacco, difesa, HP ecc…)
Yumo non dispone solo di semplici combo ma anche di altri attacchi speciali. Il primo che possiamo utilizzare è un attacco con un’animazione che fa molto più danno ma consuma circa 4 tacche della barra SP; altro attacco molto forte che si sblocca leggermente più avanti, è la “D.Arms”. In questa modalità gli attacchi di Yumo sono raddoppiati, nonostante le mosse e le combo rimangano invariate. Per raggiungere questa modalità occorre raccogliere delle sfere gialle dette TP che vengono di solito rilasciate dai nemici. Una volta che la barra TP (rappresentata dai capelli di Yumo) si riempie, basta premere una combinazione di tasti per attivarla e utilizzarla fino allo scadere del tempo. Questa tipologia di combattimento ricorda molto il sistema di “turbo” in Kingodom Hearts, infatti, come Sora variava abbigliamento e colore con combo raddoppiate in attacco, così accade anche alla nostra protagonista, con la sola differenza (che se vogliamo è uno dei difetti di questo titolo), che Yumo non cambia combo e mosse quando entra in modalità D.Arms.
Grafica e sound
Il comparto grafico di Dusk Diver è in stile anime giapponese ed è davvero ben fatto. Non nascondo che le trasformazioni dei Guardiani in piccole creaturine è un’idea resa benissimo anche dai disegni, sono molto carini e particolari. Per quanto invece riguarda l’aspetto grafico in 3D legato al gameplay, non posso dire lo stesso. Le texture sono leggermente sfocate e imprecise in alcuni particolari e sono poco dettagliate. Nel complesso comunque rimane tutto molto gradevole e simpatico.
Il sound è adatto a questo genere perché è praticamente uguale a quello che ascoltiamo negli anime giapponese: esasperato e graffiante nei momenti di combattimento con una musica rock o hard-rock, e delicato e dolce nei momenti fuori il campo di battaglia.