Ne vedremo delle belle
Ognuno di noi, da bambino, ha vissuto con spasmodica attesa l’arrivo del Natale, dell’Epifania, o del suo compleanno finendo per contare i giorni, le ore ed anche i minuti che lo separavano da un evento o l’altro.
Alzi la mano chi non è rimasto sveglio, almeno una volta nella vita, la notte del 24 dicembre con la speranza di beccare il buon Babbo Natale per speculare sui doni che portava con sé, o chi non ha barattato settimane di marachelle varie in cambio di un solo giorno alle giostre. In ambito videoludico, la stessa cosa accade puntualmente ogni anno ed orientativamente intorno ai primi di giugno, mese in cui si svolge quella che è la vera e propria star delle fiere a tema: l’E3 di Los Angeles. L’arrivo della sopracitata fiera, infatti, da tempo immemore riesce a tirar fuori il bambino che risiede all’interno di ognuno di noi, in particolare di tutti gli appassionati di videogiochi, e sa regalarci emozioni indimenticabili. Certo, spesse volte capite che le attese vengano parzialmente smentite o che i titoli annunciati non siano esattamente tutti di primissimo livello, ma l’E3, si sa, è come una modella inviata ad una qualsiasi fiera da Victoria’s Secret: chiunque sia sarà sempre un angelo!
La fiera di quest’anno, però, promette faville e noi di iCrewPlay.com abbiamo deciso di stilare per voi la classifica dei dieci giochi più attesi (dal sottoscritto) che faranno da protagonista proprio durante lo showcase. Preparate carta e penna, dunque, ne vedremo delle belle.
Destiny 2 – Anno 2 e futuro del brand
Non è un mistero che, finora, Destiny 2 abbia pesantemente deluso la maggioranza dei propri fan. Il titolo, partito già malissimo tra errori di sistema gravissimi (vedi errore cabbage), mancanze strutturali e tanti altri difetti che hanno allontanato pericolosamente l’utenza, ha visto peggiorare pesantemente la propria situazione col rilascio dei primi due DLC, “La Mente Bellica” e “La Maledizione di Osiride” che non hanno fatto che gettare nuovo fango sulla già scricchiolante produzione. I contenuti mancano, sia PVP sia PVE, ed il riciclo continuo di asset, mappe e situazioni in generale, sta decisamente sfuggendo di mano ai piani alti di Bungie.
La compagnia di Seattle è costretta a correre ai ripari quanto prima, ed in vista del lancio dell’Anno 2, le novità parrebbero, finalmente, lasciar ben sperare. La nuova stagione dovrebbe ruotare intorno alla prossima espansione (che dovrebbe chiamarsi Summoning of the Nine) e dovrebbe rappresentare quel che “Il Re dei Corrotti” fu per il primo Destiny, vale a dire una decisa rivisitazione del gameplay e delle situazioni in generale. Nella giornata di oggi è previsto un live streaming in cui verranno annunciate alcune di queste novità, ma la maggior parte delle bombe verrà sganciata proprio durante l’E3. Noi, personalmente, non vediamo l’ora di saperne di più. La voglia di tornare a scazzottarsi coi Cabal è veramente tanta.
Anthem: c’è vita su… aspetta, che pianeta è?
Dopo il disastro compiuto con Mass Effect: Andromeda e il mezzo passo falso rappresentato da Dragon Age: Inquisition, i ragazzi di BioWare non possono più permettersi di sbagliare. Proprio per questo motivo, è stato deciso di abbandonare al proprio destino lo stesso Mass Effect, per dedicarsi anima e corpo (e tasca) ad un nuovo progetto, una nuova IP, che però ha quel retrogusto “spaziale” che un po’ tutti noi conosciamo già: stiamo parlando, ovviamente, di Anthem.
Del titolo, al momento, si sa ancora poco, se non che si tratterà di un action-rpg in stile molto simile proprio ai Mass Effect ma che sembrerebbe avere grosse innovazioni provenienti proprio dagli errori commessi con lo storico brand. Anthem promette (accompagnato da una grafica impressionante, a meno di downgrade dell’ultim’ora) una libertà esplorativa incredibile, un gameplay più fluido ed una struttura, in generale, funzionante a 360°. Che sia questo l’inizio di una nuova e spettacolare saga? Presto per dirlo, ma sicuramente dal prossimo E3 ne sapremo di più.
Assassin’s Creed Odyssey: questa è… Sparta!
Dopo il grande successo di Assassin’s Creed Origins, Ubisoft torna alla carica più feroce che mai, forte di una fiducia generale ritrovata e una conoscenza dei propri mezzi palesemente rinata e lo fa con una nuova mossa audace e che, siamo sicuri, saprà soddisfare tutti i fan storici della saga. Proprio durante l’E3 il team di sviluppo svelerà ufficialmente Assassin’s Creed Odyssey, nuovo capitolo della saga che sarà ambientato nell’antica Grecia.
Ciò che il cuore del fan non vede, però, non sfugge (per fortuna) alla mente lucida dell’informatore: sedersi sugli allori è un qualcosa a cui Ubisoft ci ha abituati fin troppo spesso ed il timore di uno scivolone, subito dopo il successo, non è poi così remoto. Le basi gettate in Origins sono molto valide, ma vanno senza dubbio alcuno ampliate ed arricchite sempre con nuova linfa, per non ricadere nel loop della reiterazione. Noi personalmente siamo molto fiduciosi al riguardo, e non vediamo l’ora di saperne di più direttamente dalla conferenza Ubisoft che si terrà l’11 giugno alle 22:00.
Xbox One: Halo 6, Forza Horizon 4, Gears 5 e tanto altro
In vista ormai della fine della generazione di console attuale, Microsoft è chiamata ad un ultimo, disperato, tentativo di ripresa e per farlo ha bisogno come il pane di esclusive forti, magari ritrovabili in quei brand storici che hanno da sempre sorretto la compagnia di Redmond. Inutile girarci intorno: nonostante la superiorità schiacciante di Xbox One X su un piano strettamente tecnico, Microsoft continua a rincorrere non solo Sony, ma anche Nintendo, e la situazione sembrerebbe ormai sfuggita di mano a Phil Spencer e compagnia. Il vero problema è proprio l’assenza di esclusive forti, che potrebbero risultare decisive al fine della scelta della piattaforma ideale.
Se poi si pensa che, dall’altra parte, ci troviamo in mano giochi come il nuovo God of War, Ni No Kuni II, Yakuza 6 e tanti altri, è chiaro che la situazione per Microsoft diventa veramente complessa. L’ultimo appello, quindi, è probabilmente proprio quello del prossimo E3: ci aspettiamo, infatti, che venga sganciata una bella bomba, di quelle che spazzano via intere città per intenderci. Halo 6, Forza Horizon 4, Crackdown 3, Gears 5 o comunque qualcosa legato all’universo Gears, sono solo alcuni dei titoli che vorremmo vedere sul palco della conferenza di Microsoft (10 giugno alle 22:00, ora italiana), nonché ultima speranza per la compagnia statunitense di tornare al passo con le altre compagnie. Ne sapremo di più settimana prossima.
Ghost of Tsushima: dal Giappone con furore
Il titolo di Sucker Punch (inFamous) è, probabilmente, uno dei nostri preferiti per quanto concerne l’ambientazione. Il fascino del Giappone Feudale è smisurato, ed il solo pensiero di muovere i passi all’interno di un open world con la suddetta locazione ci riempie di sincera emozione. La nuova esclusiva Sony, di cui però si sa ancora poco, è uno di quei titoli capaci di suscitare un hype smisurato ma che potrebbe scontrarsi fin troppo facilmente con una realtà dei fatti ben diversa. Del resto, quando si lavora ad una nuova IP, il fallimento è sempre dietro l’angolo e bisogna guardarsi bene dall’evitare di lasciarsi trasportare da questa triste, ma presente, realtà.
Al momento, a parte la location, sappiamo che il gioco sarà un open world, strutturato come un action-adventure con spiccati elementi stealth (in stile MGS V), e che la casa di sviluppo è al lavoro sul titolo già da oltre tre anni. Gli sviluppatori hanno raccolto la bellezza di ben oltre settanta idee diverse per setting, ambientazione e struttura varia, e si dicono più che entusiasti di come procede lo sviluppo. Non ci resta altro che attendere la conferenza Sony (12 giugno, ore 03:00 italiane) per saperne di più in merito.
Death Stranding: il misterioso (e spaventoso) viaggio del genio Hideo Kojima
Hideo Kojima è un nome che non ha bisogno di presentazioni all’interno del mondo videoludico. Il “papà” di Solid Snake e di tutta la saga Metal Gear, è da sempre universalmente riconosciuto come un vero e proprio genio e lavorare con lui risulta sempre un grosso onore, ma anche un grandissimo impegno. Collaborare con Kojima, per forza di cose, non è sicuramente facile ed il suo grande ego ha spinto KONAMI a chiuderne i rapporti soltanto qualche anno fa, sancendo, tra le cose, anche la fine di alcuni importanti brand, come ad esempio quel “P.T.” che non ha mai visto la luce. Il buon Hideo, però, non si è dato per vinto ed ha deciso così di mettersi “in proprio” dando vita ad uno studio tutto suo ed iniziando prontamente a lavorare su un’opera di estremo fascino: Death Stranding.
L’impatto mediatico generato dal titolo è stato sin da subito elevatissimo, grazie anche alla collaborazione di personaggi importanti del mondo dello spettacolo, come il regista Gullermo del Toro e gli attori Norman Reedus e Mads Mikkelsen, che hanno sicuramente fomentato l’hype intorno alla produzione. Al momento, però, del titolo si sa poco o nulla, e le poche informazioni ricevute dai vari trailer dimostrano soltanto che, a muovere le fila della produzione, ci sarà la solita sana follia del genio di Kojima. Non si sa ancora che tipo di gioco sarà, nè quale sarà effettivamente l’ambientazione (anche se sembrerebbe una sorta di futuro post-apocalittico) nè la collocazione cronologica, ma quel che è certo è che Death Stranding è destinato a fare grandi cose. Noi ne siamo convinti. Per saperne di più, però, bisognerà aspettare la conferenza di Sony del prossimo 12 giugno.
Bayonetta 3: la strega più sexy del mondo sta per tornare
Bayonetta è uno di quei giochi che difficilmente dimentichi, a patto però di essere abbastanza furbo e di ampie vedute da dargli una possibilità. Nonostante uno dei combat system più stratificati, complessi ed appaganti mai visti in un videogioco, il titolo ha suscitato un interesse però contenuto, incapace (immeritatamente) di raggiungere le vette di altri brand a cui la perla dei Platinum Games non ha niente da invidiare. Il motivo di questo parziale insuccesso, però, risiede anche nella discutibile scelta di rilasciare il secondo capitolo della Saga su Wii U, una delle console meno vendute (ed apprezzate) di sempre, che ha finito per contagiare anche i tanti titoli di qualità rilasciati sulla piattaforma.
Con l’arrivo di Switch, però, le cose sono decisamente cambiate: Nintendo ha prontamente rilasciato la versione rimasterizzata (con ottimi risultati, per giunta) dei primi due capitoli della saga e quasi come un giocoliere ha tirato fuori dal nulla l’annuncio dell’arrivo di Bayonetta 3, ovviamente in esclusiva Nintendo Switch. Le avventure della strega più sexy di sempre stanno dunque facendo il loro ritorno, e noi ne siamo veramente entusiasti. Del gioco, però, al momento non è stato svelato nulla se non che gli sviluppatori stessi si sono detti molto entusiasti dei lavori in corso e che sono sicuri di “creare qualcosa di assolutamente nuovo” per questo terzo capitolo della saga. Per noi Bayonetta 3 sfiora (di poco) il podio e siamo sicuri si tratterà di uno dei giochi più chiacchierati del prossimo E3.
Appuntamento, dunque, alla conferenza Nintendo del 12 giugno (ore 18:00 italiane) per saperne di più in merito.
The Last of Us 2: sopravvivere ad ogni costo
Sul gradino più basso del podio troviamo The Last of Us Part II, uno dei giochi più attesi in generale e che, siamo sicuri, farà da protagonista al prossimo E3. Del gioco, al momento, si conosce ben poco, ma dalle prime immagini è facile immaginare che, rispetto a dove si erano conclusi gli eventi del primo, ci sia stato un balzo temporale bello corposo. Ellie, ad esempio, seppur mostrata solo attraverso alcuni artwork, appare molto più grande, più cupa e con uno sguardo diverso, un misto perfetto tra una nuova lucidità ed una sana nostalgia. Non si conoscono ancora i dettagli in merito alla collocazione cronologica del titolo, nè se verterà ancora sulle vicende di Ellie e Joel.
I primi trailer diffusi, in occasione della Paris Game Week del 2017, infatti, hanno evidenziato una situazione ben diversa: nel trailer ci vengono mostrati personaggi nuovi e completamente estranei ad Ellie e Joel e, dunque, è probabile che questo capitolo non verta affatto sulla storia dei due vecchi protagonisti. Altra ipotesi è quella riguardante la possibilità di trovarci di fronte ad un titolo che non riprenda direttamente da dove aveva era rimasto, ma, un po’ come accade in un’altra produzione Naugthy Dog (Uncharted), si ricolleghi solo per sommi capi alle vecchie gesta pur mantenendo intatto il mondo di gioco, le situazioni in generale e la caratterizzazione dei personaggi. Quel che è certo è che, comunque vada, sono bastati pochi minuti per farci tornare a desiderare ardentemente di ritrovarci faccia a faccia con l’apocalisse vissuta nei panni di Joel ed Ellie.
Non vediamo l’ora di saperne di più al riguardo, con la speranza (personalmente) di ritrovarci però sempre nei panni dei vecchi protagonisti. Lo scopriremo durante la conferenza Sony.
Cyberpunk 2077: dallo “strigo” allo “steampunk”
Cyberpunk 2077 è una di quelle opere definibili “generazionali”, nel senso che la sua gestazione è andata di pari passo (o quasi) con quella dell’attuale generazione di console. Annunciato oltre cinque anni fa e mostrato unicamente attraverso qualche artwork qui e lì, il tutto condito da una spruzzatina di informazioni tanto esigua da far invidia anche a George R.R. Martin, il titolo prosegue inarrestabile la sua scesa ancor prima di essere anche soltanto mostrato, il tutto grazie anche a quel bel omaccione di Geralt di Rivia, protagonista della serie The Witcher, altro pezzo da novanta degli sviluppatori polacchi di CD Project Red. Proprio loro, poi, hanno pesantemente contribuito a far collocare tra i primi posti di questa classifica Cyberpunk 2077, invitando la stampa specializzata ad un evento a porte chiuse proprio durante l’E3.
Molto probabilmente (me lo auguro anche per loro) è arrivato il grande momento di iniziare a provare con mano il titolo, di vedere, dunque, qualcosa di veramente concreto anche se, conoscendo la bontà del team di sviluppo polacco, i dubbi e le incertezze sono veramente quasi nulli. Gli autori di The Witcher, infatti, hanno dimostrato con Wild Hunt di aver toccato vette qualitative davvero impensabili e siamo sicuri che, con questo Cyberpunk 2077, entreranno definitivamente nell’olimpo delle Software House. Del resto, se si decide di creare un action-rpg, in stile steampunk e con delle classi di gioco (falegname, dottore, avvocato) fuori di testa come non mai, allora sì, siamo di fronte ad un livello qualitativo diverso e sacrosanto. Appuntamento all’E3 dunque, e che la follia abbracci anche tutti voi.
Shadow Die Twice: From Sofware portami via
Chiunque conosca il sottoscritto sono sicuro non avesse dubbi al riguardo. Al primo posto della classifica dei giochi più attesi di questo E3 non poteva che esserci il misterioso “Shadow Die Twice”, nome in codice con il quale i ragazzi di From Software, autori di perle come Bloodborne, Dark Souls (e seguiti) e Demon’s Souls, hanno definito, nel modo più criptico ed ermetico possibile, la loro prossima fatica. Le prime indiscrezioni vorrebbero si trattasse di una nuova IP, una sorta di nuovo “soulslike” ma con meccaniche diverse e con ambientazioni più ampie e maggiormente influenzate dagli open world moderni, ma la realtà è che, al momento, si tratta solo e soltanto di speculazioni. Altri, invece, parrebbero convinti che si tratti di Bloodborne 2, ma questa ipotesi (seppur a malincuore) risulta già più improbabile.
C’è chi poi suggerisce una sorta di reboot di Tenchu, vecchio brand della software house giapponese scemato nel corso degli anni, ma anche in questo caso non si hanno prove concrete al riguardo. Del resto, Miyazaki-san era stato chiaro durante la Paris Game Week, giorno in cui venne rilasciato il primo (ed unico) trailer di annuncio del titolo, affermando che non avrebbero diffuso nuove informazioni prima di un annetto. Coi tempi ci siamo e l’evento è di quelli perfetti per mettersi in mostra. Noi siamo carichi e desideriamo più di ogni altra cosa tornare a morire impunemente sotto i colpi delle inquietanti creature create da Miyazaki-san e tutto il suo staff. Bloodborne 2? Nuova IP? Reboot di Tenchu? Quel che è certo è che, trattandosi di From, siamo sicuri sarà un successo, in ogni caso. E non c’è conflitto d’interesse che tenga: “il dolore è piacere” e solo chi ha passato ore ed ore sotto i colpi del Demone Vagante potrà capire il vero significato di cosa rappresenti per noi appassionati l’arrivo di un nuovo titolo targato From Software. Preparatevi, dunque, è tempo di morire… ancora.