Electronic Arts non sarà presente alla Game Developers Conference (GDC) 2020. La triste notizia arriva a seguito della veloce diffusione del Coronavirus, che minaccia soprattutto i luoghi molto affollati. Inizialmente, la software house aveva solamente limitato la propria presenza alla fiera degli sviluppatori, ma i recenti sviluppi hanno portato all’estrema decisione, e il GDC 2020 non sarebbe l’unica fiera a rischio. EA ha infatti intenzione di limitare la propria presenza anche a tante altre fiere, per gli stessi e identici motivi precauzionali.
Inizialmente la notizia delle possibili limitazioni da parte della software house sarebbero arrivate grazie a un utente di LinkedIn, Alex Sherer, membro interno del team EA (Ad Product Development Specialist). Avendo ricevuto una comunicazione interna da parte di EA stessa, Sherer al tempo, tramite un post, avrebbe dato notizia che la software house avrebbe limitato la propria presenza ad alcune fiere, tra cui il GDC 2020. Electronic Arts tuttavia ha dato ufficialmente la notizia del ritiro dal GDC 2020 tramite comunicato nel sito USgamer:
“Dopo aver seguito da vicino la situazione globale riguardo il Coronavirus e con la recente escalation di casi in nuove regioni, abbiamo deciso di adottare ulteriori misure per proteggere il benessere dei nostri dipendenti, compresa la restrizione di tutti i viaggi non essenziali. Di conseguenza, stiamo anche annullando la nostra partecipazione ufficiale a GDC e limitando la partecipazione ad altri eventi. Stiamo continuando a monitorare la situazione e adatteremo le linee guida ai nostri dipendenti quando lo riterremo opportuno.”
EA così si aggiunge a tante altre compagnie che hanno deciso di fare dietro front per quanto riguarda la fiera di San Francisco che comincerà (o almeno, dovrebbe cominciare) il 16 Marzo. Kojima Productions, Sony e anche Facebook avevano già annullato la propria presenza al GDC 2020, che a questo punto rischia di essere un vero e proprio flop.
Da ieri, negli Stati Uniti ci sono stati 53 nuovi casi di Coronavirus; anche se questi numeri non sembrerebbe niente in confronto alle cifre degli infettati e dei decessi in paesi come la Cina o la Corea (o anche rispetto all’Italia che, a numero di contagiati, è ancora il terzo paese più colpito), il virus si sta diffondendo in tutto il mondo, a tal punto da costringere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a dichiarare l’epidemia, un’emergenza sanitaria globale. I dipendenti delle software house e dei publisher sarebbero costretti a viaggiare dall’altra parte del mondo per fiere come il GDC 2020, le precauzioni prese in considerazione, visto l’emergenza, sembrano quantomeno legittime.