EA Sports WRC trasforma il rally in una vera e propria arte, e per quanto tutto ciò possa suonarvi come un’affermazione gettata tanto per fare, in realtà se ci pensate bene è proprio così. Lo stesso sport del rally rasenta l’arte della perfezione, d’altronde scendere per semi dirupi, su strade sterrate o innevate, compiendo curve a gomito con un potente mezzo a quattro ruote non è da tutti.
Lo stesso Sébastien Loeb, il ben nove volte consecutive vincitore del campionato mondiale di rally (dal 2004 al 2012), per giungere sull’Olimpo delle Leggende mostrò di essere un pilota non solo versatile ma anche perfetto in ogni sua curva o impostazione di guida. Electronic Arts con il suo EA Sports WRC ci vuole ritrasmettere quella stessa perfezione, ma la domanda è sempre la medesima, ci riuscirà?
EA Sports WRC, uno sport di “nicchia”
In un mondo dove a farla da padrone, soprattutto in Italia, è il calcio e dove gli sport automobilistici sembrano essere ridotti alla sola Formula 1, il rally resta comunque uno degli sport più curiosi. Preparare una macchina seguendo determinate indicazioni riguardo il tipo di campionato e l’evento, per poi il più delle volte farla scendere a razzo da qualche montagna attraverso sentieri difficoltosi non è una cosa da poco.
Colin McRae, famoso pilota britannico degli anni 90 conosciuto più per la sua scomparsa in un incidente in elicottero a soli 39 anni (dove perse la vita anche suo figlio di appena 5 anni), affermava che se un pilota sentiva l’automobile perfettamente sotto controllo significava che non stava andando abbastanza veloce.
Ma EA Sports WRC saprà rendere giustizia a questo sport riportando in forma videoludica tutta l’adrenalina e la complessità di guida che il rally richiede? Siamo qui per rispondere esattamente a questa domanda, e dopo questa introduzione sul rally direi che è ora di iniziare a fare sul serio.
Un cofano di tutto rispetto
Carte alla mano (o pad che dir si voglia) EA Sports WRC ha tantissime frecce al suo arco, siamo a tutti gli effetti davanti ad un videogioco ufficiale FIA World Rally Championship che include il WRC, WCR-2 e anche il JWRC, basato su automobili, piloti, e team della stagione 2023. Un prodotto su licenza che va a presentarci una contenutistica di indubbio spessore.
Contrapposte alla normalissima Modalità Campionato ci troveremo davanti anche a modalità particolarmente interessanti e divertenti, come la Modalità Costruttore che ci permette di creare una nostra automobile personalizzata non soltanto nell’aspetto ma anche nel nome. Creare una vettura totalmente da zero sia nell’aspetto meccanico che nell’estetico associandola ad un team personalizzato.
La Modalità Carriera in EA Sports WRC si sviluppa e da il meglio di se proprio associandola alla modalità Costruttore, immagina di partire da zero plasmando un team composto da personale scelto da te, con delle automobili totalmente studiate e create dalla tua immaginazione nei minimi dettagli. Si tutto bello, ma non avrai fondi illimitati, questo è bene dirlo sin da subito.
All’interno della Modalità Carriera sarà possibile decidere gli eventi a cui dedicarci in base ad un calendario specifico, scegliendo anche a quali gare partecipare e a quali non dare importanza. Purtroppo come già abbiamo accennato, come vuole il realismo, dovremmo tenere conto di un budget ben specifico, e in questo rientreranno anche le spese per la riparazione dell’automobile nel caso fossero necessarie.
Anche le varie modalità di gara, le piste, e tutto il resto è abbastanza variegato, tra cui c’è anche la presenza di stagioni e climi variegati. Autunno, inverno, primavera o estate è sempre una giornata perfetta per lasciarsi andare in un buon giro di rally, a patto di non trovare la neve, non gareggiamo mica con la slitta di Babbo Natale. Interessante il Rally di Regolarità, una gara in cui dovremo prendere meno penalità possibile rispettando dei tempi prestabiliti.
Tecnicamente parlando del più e del meno
Come di consueto dobbiamo ricordarti che non siamo qui per darti in pasto una mera guida su EA Sports WRC, piuttosto per parlare di ogni sua sfaccettatura, in primis ciò che concerne il lato tecnico e il lato gameplay, iniziando dal primo. Rispetto ai precedenti capitoli Codemasters (la software house che ha sviluppato EA Sports WRC) ha optato per un cambio sul motore grafico, scegliendo insieme ad Electronic Arts un azzardato Unreal Engine 5.
In EA Sports WRC c’è da sottolineare l’azzardato, poiché se lato sonoro tutto va a meraviglia tanto da rendere al meglio anche i vari rumori del motore dell’abitacolo, le cose non vanno di certo meglio quando si inizia a fare sul serio. Il gioco soffre infatti di effetti pop-up delle texture, caricamenti lenti delle stesse, problemi di sincronia dell’immagine e già che ci siamo perché non farci mancare anche vistosi cali di framerate qui e li.
Premesso che va considerata che la versione di EA Sports WRC a cui abbiamo giocato noi è quella PlayStation 5, e non sappiamo se sulle altre piattaforme, quali Xbox Series X/S o PC, le cose siano migliori. È però sotto gli occhi di tutti il fatto che questi problemi siano strettamente legati al motore grafico utilizzato, forse alla sua pesantezza, in quanto vanno a verificarsi in condizioni ben specifiche.
Utilizzando una macchina veloce su un determinato tracciato, magari soleggiato e autunnale, ci presenta tutte le problematiche sopra descritte, come se il motore grafico arrancasse a caricare texture e a star dietro alla mole di lavoro. Qualcuno penserebbe che il problema possa essere risolvibile settando la modalità prestazioni del videogioco, ahimè mentre scriviamo non esiste alcuna modalità prestazioni.
Credeteci, nello stesso medesimo momento mentre state giocando ad un videogioco di corse automobilistiche, dove quindi occorrono riflessi e precisione, essere “bombardati” da effetti pop-up delle texture, vedere l’immagine mostrare stuttering o righe di desincronizzazione verticale, il tutto unito anche a cali di framerate fa venir voglia di citare Markku Alén, pilota di rally finlandese degli anni ’70 e ’80.
In un’intervista, parlando del figlio che correva una gara in Sardegna ed era uscito fuori di pista dovendosi ritirare, ha affermato: “Sardegna no alberi… Anton preso unico!!!”. Ecco così ha fatto Codemasters passando ad Unreal Engine 5, ha preso l’unico albero che avrebbe potuto rovinare EA Sports WRC.
E il gameplay?
EA Sports WRC lato gameplay è divertente e soddisfacente, abbiamo particolarmente apprezzato il feeling che si ha controller alla mano, anche se ammettiamo che i grilletti adattivi danno più fastidio che altro. Purtroppo non sono ben implementati e piuttosto che riportare un feedback tattile presentando magari una resistenza calibrata di più o meno intensità, ci va a presentare uno scalino, uno scatto.
Andando ad accelerare invece che trovarci a sentire man mano il tasto dorsale più duro da premere sentiamo proprio che è necessario far fare uno scatto al tasto dorsale, neanche stessimo premendo il grilletto di un fucile di Master Chief. Quest’aspetto secondo noi andava ottimizzato in modo migliore, mentre per il resto guidare utilizzando le levette analogiche lo abbiamo trovato piuttosto gradevole.
Certo è innegabile che utilizzando un set volante e pedaliera, magari con un bel cambio come si deve, tutto assume forme molto più congeniali e divertenti, ma gran parte del videogiocatori giocherà EA Sports WRC con un controller classico, quindi è giusto uniformarsi a quella fetta di videogiocatori “canonici” per poter indirizzare a loro la nostra valutazione su questo EA Sports WRC.
EA Sport WRC di per se non è un brutto titolo, offre tantissimo, persino una modalità “scuola di rally” per i neofiti, ed è un videogioco di rally completo quasi a 360 gradi. L’unico, vero e pesante problema che va a minare il tutto è rappresentato dal comparto tecnico, graficamente ancora un po’ sottotono e con troppi difetti tecnici, ma confidiamo in qualche patch correttiva.