Earth Defense Force: World Brothers, sviluppato da Yuke’s Future Media Creators e distribuito da D3 Publisher, è uno spin-off della serie EDF, come lo è stato il recente Iron Rain, ma a differenza di quest’ultimo, World Borthers ci catapulta in uno mondo in voxel (stile Minecraft, per intenderci) dove se la sostanza rimane più o meno la stessa (uccidere orde di nemici a profusione) sono le idee e i toni a cambiare radicalmente.
La novità più grande risiede sicuramente nell’enormità di personaggi giocabili, 100 in totale, alcuni dei quali provenienti dai capitoli precedenti della serie e tantissimi altri eroi inediti, ognuno legato alla propria nazionalità di appartenenza e chiamati Fratelli e Sorelle.
Come dichiarato dal produttore Nobuyuki Okajima, l’intento dietro alla creazione di questo capitolo è stato quello di rendere Earth Defense Force accessibile a più persone possibili, visto che la saga è stata sempre considerata come un titolo per giocatori hardcore; e bisogna dire che ci sono riusciti in pieno.
La versione qui recensita è quella PlayStation 4, ma Earth Defense Force: World Brothers è disponibile anche per Nintendo Switch e PC.
Salviamo il mondo al grido di EDF!
La trama degli EDF non è stata mai il cuore pulsante del videogioco, come nella maggior parte degli sparatutto, ma comunque godibile e, in questo caso specifico, anche raccontata in modo divertente.
La Terra Voxel (perciò, rigorosamente quadrata) è stata fatta in pezzi dagli invasori alieni e le sole forze dell’EDF non riescono a resistere alla nuova minaccia chiamata Dark Tyrant. Arriveranno così in loro soccorso i nuovi eroi di questa avventura: persone di differenti nazionalità, stereotipati sì, ma onestamente molto divertenti.
La nostra squadra, formata da quattro membri a nostra scelta, avrà il compito di distruggere le sei astronavi madre per liberare la Terra dalla minaccia, passando attraverso 60 livelli e così ricostruirla (letteralmente!).
Dopo il prologo iniziale, il gioco ci catapulta immediatamente nell’azione.
SPARA SPARA SPARA, ma non solo…
Parliamo adesso della vera sostanza di ogni capitolo della serie EDF, ovvero il gameplay. In linea generale non cambia più di tanto rispetto ai capitoli precedenti, ma sono state fatte delle aggiunte che rendono Earth Defense Force: World Brothers uno spin-off valido.
Quando ci ritroveremo sul campo di battaglia, la prima cosa da fare, prima di essere inondati dai nemici sarà quello di salvare i compagni caduti a terra, rappresentati da un punto esclamativo rosa sulla mappa. Questo non solo sarà utile per aggiungerli al nostro roster di eroi, ma sarà essenziale anche per aumentare il livello di abilità del personaggio.
Infatti, ogni soldato possiede una propria arma, ma con l’aumentare dell’abilità sarà possibile fargli impugnare anche le armi di altri compagni. Gli strumenti di morte, purtroppo, non sono potenziabili, ma è possibile ovviare a ciò grazie all’utilizzo degli accessori che possono andare a migliorare attacco, difesa, recupero e mobilità dell’eroe a cui verrà assegnato. Molto utile il fatto che lo stesso accessorio può essere utilizzato su diversi personaggi contemporaneamente.
Le combinazioni di armi, accessori e la scelta dei quattro membri che andranno a comporre la squadra che utilizzeremo durante la missione, rendono il gameplay più profondo di quanto si possa pensare. È sempre bene leggere attentamente le abilità degli eroi che sceglieremo di utilizzare, perché altrimenti ci si potrebbe trovare in difficoltà se ad esempio useremo un personaggio che utilizza attacchi ravvicinati o all’arma bianca, senza abilità utili per buttare giù dei nemici che volano (sto parlando di me, sì…)
Ogni nemico abbattuto ricaricherà l’SP Move, ovvero una mossa speciale che cambierà a seconda dell’eroe scelto. Difatti i nuovi eroi, ognuno di una nazionalità diversa, ha dato modo agli sviluppatori di potersi sbizzarrire nel creare divertenti, e anche utilissime, mosse speciali. Queste possono consistere in dei boost di attacco e difesa per sé stesso o il resto dei compagni, oppure un super attacco che può disintegrare più nemici contemporaneamente.
Ad esempio abbiamo Fratello Amigo, che rappresenta il Messico, un mariachi con sombrero e chitarra in spalla, che una volta potenziato il proprio SP Move, chiamato “Dìa de Muertos!”, potenzierà il proprio attacco e difesa, con tanto di musichetta a tema. Simile è anche il Fratello Vichingo che ovviamente non poteva che rappresentare la Norvegia, che con il “Vigore Vichingo”, rinforzerà l’intera squadra. Oppure potremo utilizzare Fratello Astronauta che con la sua Betelgeuse Gun lancerà contro i nemici la seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, Betelgeuse appunto. Avrai veramente l’imbarazzo della scelta!
La forza di Earth Defense Force: World Brothers risiede proprio nella capacità di usare le differenza degli eroi e saperle combinare insieme.
Oltre alle armi, sarà possibile utilizzare anche dei mezzi come carri armati o mecha, che potranno essere utili nel corso della battaglia. Il problema, personalmente parlando, è che la mobilità di questi mezzi è a dir poco rozza. La maggior parte delle volte ho preferito rimanere fermo sul posto e sparare, poiché era o troppo sensibile la camera (anche cambiando le impostazioni dal menù) o veramente non si muovevano proprio, parlando nello specifico del mecha (potente sì, ma una tortura muoverlo).
Inoltre a ogni missione compiuta, ogni eroe otterrà dei punti che varieranno a seconda di quanto lo avremo usato in battaglia e che andranno ad aumentarne l’armatura, ovvero la salute. Più difficile sarà il livello, più punti verranno assegnati. Verranno aggiunti gli eroi salvati nella mappa, armi e accessori nuovi e gli emblemi, simboli che potremmo usare per identificare la propria squadra, alcuni dei quali potremo usarli solo dopo aver rispettato determinati requisiti: uccidere un tot di nemici o completare un certo numero di missioni, anche a livelli di difficoltà diversi.
È presente naturalmente anche la modalità multiplayer sia online che locale, quest’ultima in split-screen. Il secondo giocatore ha la facoltà di formare la propria squadra scegliendo fra tutti gli eroi sbloccati fino a quel momento, armi e accessori compresi.
L’unione fa la forza!
Un breve capitolo a parte per i personaggi di Earth Defense Force: World Brothers è doveroso. Ognuno di essi ha una propria personalità e le linee di dialogo uniche sottolineano ancora meglio la nazionalità di provenienza. Anche il doppiaggio inglese riproduce perfettamente l’accento che avrebbe un messicano, un indiano o un cinese.
In più, come detto prima, le mosse speciali richiamano perfettamente il paese d’origine dell’eroe, esagerandolo anche, ma alla fine dei conti efficace e genuinamente divertente, soprattutto in questa epoca di dilagante “politicamente corretto” che a volte fa più danni che altro.
Anzi, la differenza tra i personaggi (riferendomi alla nazionalità e al lato gameplay insieme) dovrebbe far riflettere, in modo più profondo, su come siano proprio le diversità, unite insieme, a essere il collante perfetto per sostenere questo mondo. Mentre è la separazione, il credere di essere superiore a qualcun altro, sopraffacendo i propri simili a indebolirci e a indebolire il mondo intero.
Earth Defense Force: World Brothers tecnicamente parlando
Riferendomi semplicemente alla grafica, lo stile voxel non è realizzato male. Certo, se vogliamo prendere come punto di riferimento Minecraft, World Brothers non reggerebbe il confronto, ma gli ambienti sono ben realizzati, seppur nella loro semplicità e a livello tecnico le animazioni dei personaggi e nemici sono abbastanza fluide.
Di contro, spesso ho notato cali di framerate vistosi durante le fasi più concitate del gioco e contando che ho provato il titolo su PlayStation 4 Pro, la grafica voxel che non richiede chissà quanta forza di calcolo, in un titolo dove proprio la quantità di nemici è il piatto forte, devo ammettere di essere rimasto negativamente sorpreso.
Il comparto audio è orecchiabile, con musiche giuste al momento giusto. E il feedback delle armi, suono compreso, è stato ben realizzato.