Wormwood Studios, una software house indipendente a propria detta ‘internazionale‘ (con giusta ragione: il team principale è composto da uno scrittore statunitense, un illustratore australiano e un programmatore greco), è nelle ultime ore tornata sui nostri schermi con un titolo tutto nuovo.
Si tratta di Strangeland, un’avventura grafica d’ambientazione horror dotata di un’estetica dal gusto lovecraftiano che segue le orme di Primordia, opera d’esordio di Wormwood Studios uscita nel 2012. Entrambi i titoli condividono il medesimo publisher, Wadjet Eye Games, il quale vanta nel proprio portfolio oltre dieci titoli pubblicati, tra cui il futuro Nighthawks.
Questa nuova fatica rompe gli otto anni di silenzio della software house, che non pubblicava titoli propri dal 2013, anno in cui diede vita a due titoli minori designati dagli stessi developer come Small Games, Like a Raisin in the Sun e Salt, sviluppati unicamente per partecipare all’edizione di quell’anno del Indie Speed Run, una competizione che premiava il miglior videogioco sviluppato in sole quarantotto ore.
Strangeland: amnesie e surrealismo in un tetro parco divertimenti
Il protagonista del titolo viene chiamato semplicemente lo Straniero. Questi, in preda ad una forte amnesia, giunge alle porte di un parco divertimenti chiamato per l’appunto Strangeland, dove assiste all’apparente suicidio di una ragazza, episodio che si ripete più e più volte.
Onde fermare questa macabra iterazione, lo Straniero dovrà risolvere un’infinità di enigmi e raccogliere indizi, mentre su Strangeland incombe il terribile profilo dell’Oscurità, un essere che domina il parco dalla cima di un mastodontico ottovolante.
Nel corso del proprio investigare, lo Straniero dovrà svelare anche il mistero più grande: la riscoperta della propria identità.