Con titoli come Effie facciamo un salto nel passato, a quando gli action-adventure 3D, caratterizzati da platforming, esplorazione e combattimenti la facevano da padrone. Realizzato dalla piccola software house spagnola Inverge Studios, Effie è il loro primo titolo per console, dopo 4 videogiochi sviluppati per mobile.
Quella che andremo a recensire oggi è la versione Nintendo Switch, uscita a distanza di due anni da quella PlayStation 4. Inoltre, è disponibile anche in formato fisico, realizzato da Meridiem Games, con il nome di Effie: Galand’s Edition, la quale presenta una speciale confezione cartonata al cui interno è presente un poster e un concept artbook del titolo.
Come spesso accade nei porting, è difficile rimanere sugli stessi livelli tecnici del gioco originale. La console Nintendo comporta dei compromessi che non tutti riescono a rispettare. E questo è uno di quei casi, purtroppo.
Ma entriamo nel vivo della recensione per capire i pregi e difetti di un’opera che non pretende molto, ma che riesce a intrattenere. Un titolo che si addice a un pubblico molto giovane, neofita del genere, perfetto per avvicinarsi al mondo dei videogiochi.
Il racconto di una favola
Il gioco si apre con un uomo anziano di nome Galand intento a raccontare una storia a una bambina, di fronte a un caldo e grosso camino. Una volta giovane e forte, Galand viene maledetto e trasformato in un uomo anziano, poiché si è rifiutato di aiutare una giovane donna in difficoltà la quale in realtà è una potente strega.
Per poter riguadagnare la sua giovinezza, Galand raggiunge gli Antichi Guardiani, ma questi gli rivelano che solo quando dimostrerà di avere un cuore nobile avrà la possibilità di recuperare gli anni della giovinezza ormai perduti.
Per provarlo, gli viene affidato il compito di liberare il regno di Oblena dalla malvagità della strega Melira. Per compiere la missione, Galand dovrà purificare le Gemme del Male e così liberare le terre di Oblena.
Una storia semplice, classica, non certo originale, ma proprio perché fedele a un tipo di narrativa fantasy, molto piacevole. Come detto nell’introduzione, anche la storia dimostra come Effie si rivolga principalmente a un pubblico molto giovane, ma non che questo possa escluderne la fruizione di uno più maturo.
La storia si divide in 5 capitoli accompagnati dalla voce narrante di Galand. Il titolo può essere finito tra le 5-7 ore, anche meno se si va dritto nelle macro aree che compongono i capitoli. Il mondo di gioco presenta un open world abbastanza vuoto se non fosse per le suddette macro aree e qualcuna extra.
Ma anche questo aspetto, visto in un’ottica di avvicinamento al genere, non è del tutto negativo.
Il gameplay di Effie è compassato, ma efficace
Da questo punto di vista, Effie presenta delle meccaniche semplici, anche queste estremamente classiche del genere, con un pizzico di progressione nel livello del personaggio.
Il mondo di gioco e le macro aree sono disseminate di rune, con il simbolo della runa Othila (ᛟ),che nella mitologia norrena rappresenta la famiglia (nella lettura dell’oracolo incarna la sicurezza e la protezione), la quale si sposa bene a livello concettuale con la meccanica di avanzamento di livello. Con l’aumentare di esso, aumenta semplicemente la barra della vita e della stamina che viene consumata per effettuare colpi speciali.
Inoltre, le rune serviranno a recuperare la vita persa, la quale si rigenera anche grazie ai nemici sconfitti. Durante l’avventura non ci si sentirà mai in pericolo di vita, il che non ci porterà mai a controllare in che stato sia la nostra salute.
Nel corso dell’avventura imbracceremo come arma uno scudo magico (anche questo, in un certo senso, ben legato al concetto di protezione e per esteso di famiglia). Lo scudo, datoci in dono dagli Antichi Guardiani, ci permetterà di attaccare, difenderci e muoverci velocemente per la mappa, usandolo come tavola da surf.
I colpi si dividono nel classico attacco leggero e attacco pesante, i quali sono possibili combinare tra loro grazie a delle combo, anche abbastanza varie a livello d’animazioni. Inoltre, con il proseguire della storia sbloccheremo degli attacchi speciali molto potenti che ci aiuteranno a liberarci degli avversari più ostici.
Durante questo tipo di attacchi il tempo si rallenta; uno è possibile direzionarlo mentre il tempo è rallentato tenendo premuto il tasto X, mentre il secondo ci può liberare degli avversari quando saremo circondati, con un colpo rotante dello scudo, con la pressione del tasto Y.
L’input lag è assente, con un ottimo tempo di risposta. Il combattimento è molto veloce e gli avversari non saranno mai così pericolosi, anzi…saranno alla completa mercé di Galand e il suo scudo, senza mai impensierirti.
Il platforming è ben costruito, con percorsi semplici, ma ben congegnati e curati, divertendo e dosando in modo corretto il livello d’impegno necessario per superarli, con una scala di progressione che aumenta in modo del tutto naturale, senza impennarsi improvvisamente.
Oltre ai livelli principali, come accennato prima, ci sono anche sezioni extra, dove non solo possiamo raccogliere altre rune per aumentare il nostro livello, ma sono utili anche per trovare reliquie, documenti e bestiari sparsi nella mappa di gioco.
Di conseguenza Effie presenta una certa dose di rigiocabilità, garantendo qualche oretta in più di gioco. Inoltre questi oggetti vanno ad approfondire la lore del mondo di Galand, cosa che non guasta mai e che dà uno spessore in più al titolo, dando l’incentivo giusto per esplorazione il regno di Oblena.
Come in tutti i titoli del genere, dovremo superare trappole e risolvere enigmi. Quest’ultimi sono estremamente semplici, forse anche per un bambino, pensando a certi titoli che uscivano negli anni’90. Qualcosa in più si poteva sicuramente fare, ma credo che l’intento fosse proprio quello di creare un livello base per i neofiti del mondo videoludico.
Nel complesso, il gameplay di Effie è comunque godibile e divertente, soprattutto le fasi di platforming dei livelli più avanzati. Il mondo di gioco poteva essere un po’ più ricco, ma vedendo i problemi tecnici di cui parleremo nella prossima sezione, forse è stato meglio così.
Tecnicamente da rivedere (in toto)
Qui arriva la vera nota dolente del titolo di Inverge Studios, che ha condizionato enormemente il voto finale di questa recensione. Durante tutta la prova Effie è stato un continuo di vistosissimi e lunghi cali di frame, così pesanti da condizionare in alcune occasioni la stessa partita, portando alcune volte alla morte del personaggio.
E il problema non si è riscontrato solo nei momenti concitati, circondati da orde di nemici, ma anche in situazioni pressoché tranquille. Per non parlare dei momenti in cui si surfa sullo scudo ad alte velocità: un disastro.
E se ciò non bastasse, in molti frangenti credo di aver giocato alla risoluzione di 360p. Veri e propri downgrade automatici, come succede nei video di Youtube quando la connessione è scarsa, e che duravano un bel po’. Tutti questi problemi, e qui la cosa è ancora più grave, sono stati riscontrati sia in portabilità sia con la console inserita nel dock. Il che presuppone che non ci sia stata alcuna ottimizzazione da parte degli sviluppatori.
Effie gira su Unreal Engine, un motore grafico eccellente, e trovo veramente incredibile che un titolo possa presentarsi in questo stato. Inoltre non sono mancati alcuni bug, non solo grafici, ma anche sonori. Uno di questi il quale vedeva Galand incastrarsi nel pavimento, è iniziato poco prima della cinematica ed è proseguito fino alla fine di essa. Un porting assolutamente da rivedere.
Le animazioni non sono perfette, ma neanche così terribili, anche se in alcuni frangenti, come quando si aprono i forzieri, risultano molto legnose.
Lo stile grafico cartoonesco è sempre ben apprezzato, con colori vivaci e bei contrasti. Il level design non grida al miracolo, ma ognuna delle macro aree ha le sue caratteristiche ben evidenziate e sono bene costruite, con percorsi nascosti e ostacoli messi nel posto giusto nel modo giusto.
Nota di merito la colonna sonora, con musiche ben concepite per l’atmosfera fiabesca e in tema con le ambientazioni di gioco. Ad esempio uno dei livelli ha delle atmosfere da Halloween e la musica realizzata calza a pennello. Anche il surfare con lo scudo ha la sua musica dedicata, molto epica.
Un vero peccato per le mancanze tecniche sopra esposte, perché il gioco c’è e si vede. Speriamo che con un aggiornamento futuro Effie possa avere quel che si merita.