Come abbiamo detto visto qualche giorno fa, con Food Truck Simulator, sotto l’ombrello “simulator” troviamo numerose tipologie di giochi, tutti diversi tra di loro.
Sviluppati da studi differenti, partendo da titoli divertenti e folli come Goat Simulator possiamo improvvisarci titolari di una stazione di rifornimento, gestire la cucina di un ristorante o ancora vendere pizze e panini comodamente all’interno del nostro furgone.
Come detto non mancano simulatori strani, tuttavia oggi ci occuperemo di un gioco che ha come oggetto uno dei mestieri più diffusi e sicuramente utili al mondo: con Electrician Simulator di Take IT Studio! diventeremo anche noi degli elettricisti.
Ci fa l’elettroshock!
Come per altri titoli simili, anche in Electrician Simulator partiremo dal basso dopo avere ereditato l’azienda di famiglia, gestita finora dal padre del protagonista intenzionato a godersi una meritata pensione.
Partire dal basso significa, convenientemente, imparare tutto e cominciare con lavoretti semplici per andare via via verso incarichi più complessi e remunerativi.
Il cuore pulsante del gioco è il garage di casa nostra in cui troviamo tutto quello che ci serve per andare avanti nel gioco; quello che è a tutti gli effetti l’hub di Electrician Simulator comprende un computer dal quale, come sempre, potremo acquistare materiali e accettare i vari lavori proposti, uno stanzino che funge da laboratorio e un visore per la realtà virtuale indispensabile per esercitarci ed imparare tutto quello che ci serve sapere.
Il gioco quindi si divide grossomodo in due tipologie di attività: lavori più importanti da eseguire presso il domicilio dei clienti e piccoli lavori di riparazione che potremo fare direttamente a casa.
In questo caso ci troviamo davanti dei piccoli e divertenti puzzle, dove per piccolo intendiamo anche l’area su cui lavorare che spesso è molto ristretta. Infatti ci verranno spediti oggetti da riparare come asciugacapelli, console, tostapane e altra piccola elettronica da rispedire al mittente una volta riparata.
Nella seconda occorrenza dovremo invece recarci a casa dei clienti per sistemare impianti elettrici e risolvere problematiche di varia natura, più o meno complessi.
Il gameplay di Electrician Simulator
Il gameplay di Electrician Simulator prevede una curva di apprendimento, non troppo ripida, che ci accompagna passo passo a svolgere i compiti richiesti. Il gameplay è abbastanza semplice come per gli altri titoli della stessa tipologia che prevedono fondamentalmente solo una serie di interazioni, ma è opportuno sapere sempre dove mettere le mani e capire l’ordine con cui procedere.
Ovviamente parliamo di una simulazione in senso lato, per cui non impareremo davvero come si ripara un interruttore ad esempio né avremo indicazioni su come usare i tester per la corrente o altri strumenti indispensabili per questo lavoro, tuttavia in linea di principio il gioco ci restituisce un feeling di veridicità.
Come già anticipato, partiamo dal garage/hub di gioco e dall’indispensabile computer tramite quale scegliere il lavoro: nel caso di un lavoro in esterna sarà indispensabile rifornirci di materie prime utili per lo svolgimento del lavoro. Si tratta di un elemento da non sottovalutare e che ci impone un minimo di strategia: il rischio di non avere i soldi per comprare i materiali, specie all’inizio, è alto e conseguentemente anche quello di rimanere bloccati senza poter proseguire.
Nel caso delle riparazioni che faremo nella nostra stanza degli attrezzi invece possiamo acquistare quanto ci serve al momento più opportuno; al tempo stesso possiamo scegliere se riparare i pezzi rotti, con un risparmio sul costo dei materiali, oppure se sostituire quanto danneggiato risparmiando tempo prezioso.
I lavori a domicilio dei clienti invece prevedono una serie di interazioni che ci porteranno dal punto A al punto B; che sia svitare prese, ricongiungere cavi o sostituire lampadine, basta tenere a mente i principi basilari del gameplay imparati in precedenza ed applicare la giusta logica per non avere problemi.
Segnali di Stile: audio e grafica
Trattandosi di un tipo di gioco particolare, non ci si può aspettare grafica spaccamascella o audio da primo premio.
Il comparto grafico fa il suo, con quello stile a metà tra il realistico e il cartoonoso tipico dei Simulator; nulla di esaltante, però limitato all’area di gioco fa il suo dovere. Ovviamente ci basta guardare dalla finestra per capire quanto il motore di gioco sia “povero” e poco raffinato. Lo stesso vale per il sonoro che, tra tracce audio ed effetti sonori, è dignitoso pur senza brillare.