Ebbene si, sembra proprio che Electronic Arts, una delle software house meno amate (per usare un eufemismo) del mercato videoludico attuale, stia cercando di risolvere, o meglio, aggirare, uno dei principali e più tediosi problemi che colpiscono i videogiocatori odierni: il tempo di download di un titolo.
Diciamocelo chiaramente, per quanto una piccola parte dell’utenza potrà anche trovare romantica l’attesa del download di un qualsiasi titolo, la quasi totalità della stessa la considera un’enorme perdita di tempo, fino addirittura a lamentarsi del fatto che “il titolo l’ho già acquistato, perché ora devo anche aspettare per giocarci?”.
Con un brevetto depositati in data 16 febbraio, dunque, Electronic Arts ha intenzione di introdurre il “Dynamic Streaming Video Game Client” (nome provvisorio). Ma cos’è e come funziona questa tecnologia?
E’ presto detto: l’idea di Electronic Arts è quella di incrociare il gioco in cloud con il download in locale di un titolo.
In buona sostanza, al momento dell’acquisto del videogioco sarà possibile, tramite dei server online, usufruire in cloud dei contenuti del suddetto titolo, parallelamente la console provvederà al download in background.
In questo modo, l’utente potrà accedere al titolo immediatamente dopo l’acquisto sfruttando la tecnologia del cloud, per poi passare al gaming in locale una volta terminata la fase di download.
Senza dubbio un’idea interessante che, se ben implementata, potrebbe praticamente azzerare i tempi di attesa cui sono sottoposti praticamente tutti i videogiocatori odierni.
Tuttavia alcune domande sorgono spontanee: Electronic Arts si potrà permettere le infrastrutture adatte per applicare tale tecnologia? Che tipo di connessione servirà all’utenza per sfruttare il cloud e contemporaneamente il download in background?
Non ci resta che attendere ulteriori notizie da parte dell’azienda californiana, e magari sperare in un periodo di prova con accesso limitato per testare questa nuova tecnologia.
Nel frattempo, ti ricordo come Electronic Arts continua a lavorare per portare sul mercato videoludico ben 6 nuovi titoli next-gen.