Come se i primi mesi di quest’anno non fossero già saturi di uscite interessanti (un bene per i videogiocatori, un po’ meno per i loro portafogli e backlog), ad aggiungersi a questa folta schiera di giochi troviamo anche Elex II, sequel diretto del primo capitolo, un gioco di ruolo open world con molta libertà di esplorazione ma che all’occorrenza sa essere anche brutale come difficoltà, che narra una storia la quale prende forma dopo gli avvenimenti del suo predecessore.
Lo sviluppatore di questo nuovo capitolo è sempre Piranha Bytes, che coloro i quali bazzicano nel mondo dei giochi di ruolo open world da diversi anni, sicuramente riconosceranno per la pluripremiata saga di Gothic e l’apprezzato Risen, così come per il riscontro positivo ottenuto per il primo Elex. Le premesse quindi ci sono tutte per far si che anche questo nuovo capitolo riesca a ritagliarsi il suo giusto prestigio.
Elex II: la pensione non è per tutti
Gli eventi narrativi del primo capitolo si concludevano con il nostro protagonista Jax il quale, una volta riuscito a unire tutti i popoli liberi del mondo fantascientifico post-apocalittico di Magalan, era riuscito a mettere fine alla minaccia degli ibridi grazie alle sue eroiche gesta e allo sforzo congiunto della popolazione. Venerato come eroe da tutte le fazioni, Jax decise di far perdere le tracce di sé e vivere una vita in solitudine lontano da tutti, moglie e figlio inclusi.
La gente non vide di buon occhio il suo allontanamento, e i tempi calmi e pacifici sfociarono in faide e guerre tra le stesse fazioni che un tempo avevano combattuto assieme la minaccia degli ibridi. Come se questo non bastasse, un nuovo nemico arriva del cielo, portando con sé il pericolo dell’elex oscuro che minaccia l’esistenza di tutti gli esseri umani; per questo motivo Jax deve rimettersi in pista e cercare di unire nuovamente i popoli di Magalan e al tempo stesso proteggere la sua famiglia.
Mondo e ambientazione
L’open world di Elex II, così come fu per il suo predecessore, è sicuramente un punto di forza del titolo. Piranha Bytes si è dimostrata di nuovo maestra nel world building, così come aveva fatto anche nella serie di Gothic. L’ambientazione post apocalittica del titolo è veramente curata sotto ogni aspetto, e non stiamo parlando di livello grafico, il quale tra l’altro non fa gridare al miracolo pur facendo la sua parte, ma su come ogni elemento di questo universo immaginario sia connesso in modo credibile e fornendo al giocatore quell’immedesimazione necessaria in questo genere di giochi.
Magalan è un mondo post apocalittico, dove l’umanità risiede in piccoli e grandi insediamenti, formando delle vere e proprie fazioni, ognuna delle quali con il proprio credo, usi, costumi e con le proprie leggi. Una parte fondamentale della nostra avventura in Elex II sarà proprio quella di interagire con queste fazioni alla ricerca di alleati con i quali combattere la nuova minaccia. Parlare con la popolazione delle diverse fazioni contribuirà all’immersione nel mondo di gioco, mentre ci forniranno tantissimi dettagli su avvenimenti e lore. Anche le missioni che ogni fazione ci metterà a disposizione saranno fortemente improntate sugli usi della stessa, così come gli equipaggiamenti disponibili.
Difatti il mondo di Elex II presenta un mix di tecnologie avanzate e primitive; passeremo dall’avere come nostra arma un semplice tubo in ferro, all’ultimo fucile ritrovato della tecnologia moderna, passando per spade, pistole, asce, archi e lame energetiche. Anche le armature a nostra disposizione rispecchieranno questo mix, e ogni fazione avrà il proprio equipaggiamento unico, ottenibile lavorando per essa e risolvendo missioni. Questo farà sì che il giocatore sia invogliato a partecipare alle attività di molteplici fazioni, anche perché i diversi equipaggiamenti ci forniranno diverse tattiche in combattimento.
Anche le creature che popolano la mappa di gioco saranno molto diversificate fra di loro, e andranno dai semplici animali selvatici a mutazioni genetiche, passando per creature di dimensioni colossali, senza dimenticare gli umani. Inutile dire che la quasi totalità di esse ci sarà ostile. Camminando per i vari biomi invece troveremo luoghi totalmente allo stato di natura selvaggia, nuovi e rudimentali accampamenti di alcuni popoli, piccoli villaggi e strutture imponenti e tecnologiche. Tutti questi elementi messi assieme, come detto prima, contribuiscono a rendere credibile e unico il mondo di gioco.
Grazie al Jet pack che sarà disponibile già dalle primissime fasi di gioco, saremo in grado di esplorare il mondo di Elex II come meglio preferiamo; questo essenziale accessorio difatti, anche se inizialmente limitato, ci permetterà di esplorare la mappa anche nella sua verticalità e in modo semplice. Potremo anche usarlo per muoverci più rapidamente e scegliere la via più corta per la meta di una missione, senza doverci preoccupare di eventuali rampicate o burroni.
Progresso e combat system
Elex II è un gioco di ruolo dove la sensazione di progresso del personaggio è sempre tangibile, anche se difficile da ottenere; ogni abilità, pezzo di equipaggiamento o statistica migliorata che riusciremo ad avere, sarà sicuramente sudata ma avrà davvero un impatto importante nel combattimento e non solo. A dire la verità, l’equipaggiamento non è difficile da trovare, a meno che non sia esclusivo di una fazione, ma sarà difficile avere le statistiche necessarie per utilizzarlo, statistiche che si potranno aumentare salendo di livello, con il solito sistema di distribuzione punti.
Le abilità invece, sia attive che passive, avranno bisogno di un maestro e relativo compenso per essere apprese, dopodiché diventeranno disponibili. Gli alberi delle abilità sono davvero grandi e come puoi immaginare, così come per l’equipaggiamento, anche alcune di esse saranno prerogative di alcune fazioni. Se poi conti che oltre questo, quasi ogni abilità ha diversi livelli di potenziamento, capirai che puoi personalizzare Jax proprio secondo il tuo stile di gioco.
Il combattimento, anche se migliorato rispetto il predecessore, è il tasto meno curato di Elex II: bada bene però, non stiamo dicendo che sia pessimo, ma manifesta ancora della legnosità e alcuni limiti tecnici, ed è un vero peccato perché con tutti gli stili di combattimento e opzioni disponibili, sarebbe stato davvero bello avere un combat system più fluido e dinamico, ma trascorse un po’ di ore di gioco, diventerà molto leggero come problema, fino a dimenticarsene.
Come il primo Elex, anche questo secondo capitolo presenta al giocatore dei picchi di difficoltà elevanti e in alcuni casi anche al limite del non sense: già per ottenere armi, equipaggiamento e abilità bisognerà giustamente sudarsele, quindi non vedo il perché mettere nemici di un livello molto più alto del nostro vicino al punto di consegna di una missione iniziale. Il gioco offre la possibilità di poter avere la meglio su questi nemici anche nelle fasi iniziali, ma sarà un’impresa titanica.
Questa scelta, in parte simile a quella di Xenoblade Chronicles dove sulla mappa potevi trovare sia nemici deboli che fortissimi indifferentemente dal tuo livello, potrebbe scoraggiare i novizi del genere, anche se Elex II, soprattutto grazie al Jet pack, offrirà quasi sempre “soluzioni alternative” allo scontro diretto.
Elex II: tecnicamente parlando
Graficamente il mondo di Magalan presenta un bel colpo d’occhio, con ambienti molto curati e diversificati fra di loro, il che non è cosa facile visto la grandezza della mappa di gioco. Guardando però meglio nel dettaglio, si possono scorgere tutti i limiti tecnici del gioco, che però grazie all’ottimo lavoro di Piranha Bytes passano quasi del tutto inosservati per fare spazio all’immersione del giocatore.
Un tasto dolente di Elex II sono però alcune animazioni dei personaggi, le quali risultano essere davvero goffe e in alcuni casi inespressive anche nei dialoghi di maggiore importanza della storia. Anche in questo capitolo Jax non riesce a mostrarsi come eroe carismatico, ma alla fine sembra uno qualunque, stonando un po’ con le sue gesta.
Il sistema di combattimento non è al passo coi tempi, risultando un po’ macchinoso con alcuni nemici che si bloccano un istante per poi attaccare e animazioni dei nostri attacchi poco fluide, ma presa dimestichezza coi controlli ci si passa tranquillamente sopra; non è un fattore limitante del gioco, più che altro bisognerà impratichirsi.
Visti i tantissimi dialoghi presenti, un’ottima notizia è la localizzazione dei sottotitoli nella nostra lingua.
Nelle mie ore trascorse nel mondo di Elex II, non ho riscontrato nessun bug maggiore, ma soltanto alcuni minori come NPC e alcuni mostri che si bloccano contro ostacoli nel terreno, ma niente che infici la godibilità di un buon prodotto.