Embracer Group sta affrontando una crisi finanziaria dopo aver tentato di diventare il leader europeo del settore videoludico, infatti i suoi investimenti non hanno portato i frutti attesi, i bilanci sono in rosso e la società ha dovuto prendere misure drastiche come licenziare personale, chiudere studi e annullare progetti. Come se non bastasse la situazione ha messo in luce alcuni aspetti come il costo delle commissioni delle varie piattaforme, le quali sono da capogiro.
Embracer Group: un nuovo alleato?
In una riunione con gli investitori, Lars Wingefors, CEO di Embracer Group, ha rivelato che la sua azienda paga più soldi alle piattaforme di quanto ne investa nello sviluppo dei videogiochi, infatti un rapporto indica che Embracer Group ha investito più di 500 milioni di dollari nello sviluppo tra il 2022 e il 2023, tuttavia le commissioni pagate sono state il doppio nello stesso periodo.
Insomma per Wingefors il 30% di commissioni a titolo è un vero dramma, ma non tutte le aziende chiedono una percentuale cosi “alta”, infatti Epic Games chiede tra il 12% e il 15% delle entrate, permettendo a editori e sviluppatori di avere maggiori possibilità di business. Ovviamente il CEO di Embracer apprezza la politica di Epic, infatti lanceranno più titoli sulla loro piattaforma.
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