L’Embracer Group ha vissuto alcune settimane intense in termini di trattative. In primo luogo, la compagnia ha sorpreso tutti con l’acquisto di diversi studi occidentali di Square Enix, software house rinomate come Crystal Dynamics e Eidos Montreal e tutte le IP correlate ora fanno parte di Embracer. Poco tempo dopo la compagnia ha confermato l’investimento di un miliardo di dollari da parte dell’Arabia Saudita, che prenderà l’8,1% del capitale totale della società.
Embracer Group: una grande paura
Quest’ultima azione ha portato a molteplici dubbi e domande da parte della fan base, poiché molti criticano le politiche del paese mediorientale, soprattutto su questioni come l’omosessualità e altri diritti umani. Ecco perché il suo CEO, Lars Wingefors, ha ricordato che la partecipazione dell’Arabia Saudita non cambierà i principi dell’Embracer Group.
“Voglio chiarire che Embracer continuerà ad essere gestito da me, dai nostri dirigenti operativi e dai team di gestione del conglomerato. Embracer è costruito sui principi di libertà, inclusione, umanità e apertura, la transazione con la SGG [Savvy Gaming Group, di proprietà di un fondo di investimento pubblico nel paese mediorientale] non cambierà i nostri principi in alcun modo “, ha comunicato il CEO in una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società.
Successivamente, Wingefors ha ricordato che il gruppo saudita controlla solo l’8,1% del capitale totale ed ha diritto al 5% dei voti, quindi non hanno abbastanza potere per prendere decisioni da solo. Inoltre, il CEO ha comunicato che sono ancora alla ricerca di altri gruppi per finanziare Embracer Group e quindi possiamo aspettarci più notizie al riguardo: “Le iniziative per attrarre più investitori a lungo termine non si fermano con la SGG, le nostre trattative con altri potenziali azionisti strategici o non strategici continuano, come indicato nel nostro ultimo rapporto trimestrale” redatta Wingefors in un comunicato.
La comunità del gaming ha in più occasioni sottolineato le mosse dell’Arabia Saudita nell’industria dei videogiochi. Dopotutto, il paese mediorientale è stato protagonista di altre notizie relative ad investimenti in società riconosciute come Capcom e Nintendo, il che ha concretizzato l’interesse del paese per questo media.
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