Possiamo ormai affermare che L’Embracer Group è uno degli agglomerati più importanti del mondo videoludico; l’associazione detiene il controllo di studi rinomati del settore come THQ Nordic e Gearbox e inoltre conta oltre 850 IP propri o con diritti sulla loro licenza. Tuttavia i dirigenti vogliono andare oltre il semplice sviluppo del software e hanno lanciato Embracer Games Archive, una divisione che ha come obbiettivo la conservazione del videogioco.
Embracer Group: una iniziativa lodevole
“Per noi i videogiochi sono più che mero intrattenimento, sono cultura, sono qualcosa creato da grandi persone con idee creative. Attraverso la creazione di un grande archivio di software in formato fisico vogliamo preservare e rendere omaggio a questa cultura, cosi da renderla eterna”, possiamo leggere sulla pagina web del progetto.
Embracer Games Archive ha iniziato il suo lavoro un anno fa, in questo periodo l’organizzazione è stata in grado di raccogliere, organizzare e preservare oltre 50.000 giochi, console e altri accessori a Karlstad, in Svezia, dove ha sede questa iniziativa.
Entro la fine del 2022 oltre a continuare ad aumentare la collezione, Embracer Games Archive spera di creare un database dove catalogare tutto il materiale. L’associazione ha inoltre comunicato le sue ambizioni a lungo termine le quali sono: cercare di rafforzare i legami con musei e istituzioni, nonché di fornire sostegno a ricercatori e giornalisti; e tenere mostre permanenti ed itineranti.
“Immagina un luogo in cui tutti i videogiochi, le console e gli accessori fisici siano archiviati nello stesso posto”, afferma David Boström, CEO di Embracer Group. “Pensate a quanto questo potrebbe significare per questa cultura e in termini di ricerca. Questo percorso è appena iniziato e siamo solo ad una fase iniziale”, continua l’Amministratore Delegato
C’è molto lavoro lungo la strada, la compagnia ha pubblicato un comunicato nel loro portale web dove invitano tutti coloro che sono interessati a vendere la loro collezione a contattare Embracer. Al momento il loro obiettivo sono i videogiochi inglesi rilasciati in Europa, anche se in seguito apriranno le loro porte anche al mercato nordamericano e giapponese.
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