Encased è uscito solo da qualche giorno nella versione in early access, ma già da tempo, ovviamente, era stato giocato da alcuni soggetti ben specifici. Il mondo dei videogame, soprattutto negli ultimi anni, ha acquisito una nomea tra alti e bassi, portando gruppi di psicologi e ricercatori a studiare come realmente questo hobby possa influire sulla sfera mentale dei giocatori.
Se da un lato abbiamo visto come giocare a The Sims possa evidenziare tratti psicopatici, escludendo quindi il gioco come causa del problema, ma rendendolo solamente un modo per mostrarlo, dall’altro abbiamo anche potuto leggere che i videogiochi violenti non sembrano avere effetti a lungo termine sull’empatia.
Il nuovo titolo sviluppato da Dark Crystal Games e pubblicato da Prime Matter, Encased, è stato pensato con diversi stili di gioco, alcuni dei quali segnalati già nel livello iniziale. L’obiettivo del team era quello di offrire un titolo completamente diverso ai vari giocatori, con opzioni come:
- impostare la tua intelligenza al livello più basso;
- non parlare con nessuno, rimanendo sempre nell’ombra;
- usa solo armi non letali, diventando una specie di pacifista;
- datti alla vita del serial killer.
Pur avendo dato quindi diverse opzioni, sembra proprio che la stragrande maggioranza di coloro che hanno avuto modo di provare in anteprima il titolo abbiano giocato, semplicemente, come se stessi: normalmente. Ecco quindi che la parte del “ruolo”, all’interno del gioco, è stata quasi completamente abbandonata.
In occasione del lancio del comunicato con i dati, l’editore Prime Matter ha lanciato un video che mostra alcune tipologie diverse di stili di gioco presenti in Encased, così da dare un’idea più chiara del concetto. Vediamolo insieme:
Encased ed effetto Proteus
Secondo la dottoressa Rachel Kowert, una psicologa che da tempo segue il mondo dei videogiochi e come noi interagiamo con essi, questo fatto conferma un dato che appare ovvio. Tutti noi, o quasi, tendiamo a proiettare la nostra personalità quando ci troviamo davanti a un gioco di ruolo.
“I nostri avatar in-game sono spesso un mezzo per sperimentare molti possibili “sé”, sia come siamo – il nostro vero sé – o una versione idealizzata di noi stessi. I personaggi che creiamo nel gioco sono molto spesso strettamente correlati a chi siamo fuori dal gioco“.
Grazie a una ricerca condotta presso il Virtual Human Interaction Lab della Stanford University si è scoperto come, di norma, quei giocatori che amano rendersi utili con i PNG all’interno di un videogioco tendono a esserlo anche nella vita reale. È il cosiddetto effetto Proteus, che dimostra come, al contrario di quel che si dice, giocare con i videogame può effettivamente renderti una persona migliore.
“C’è un intero campo di ricerca che esamina come il gioco di ruolo digitale nei videogiochi può influenzare il modo in cui pensiamo e ci comportiamo fuori dal gioco. Ad esempio, vedere una versione digitale di noi stessi che ha successo in questi spazi può diventare un catalizzatore per cambiare i pensieri e le convinzioni che abbiamo su noi stessi“, ha aggiunto la dottoressa Kowert.
Al tempo stesso però, giocare personaggi malvagi o darsi a 10 minuti di follia con una sparatoria in prima persona, non ha l’effetto opposto. Pur dovendo combattere con un’opinione pubblica spesso avversa, l’effetto Proteus agisce esclusivamente in maniera positiva.
Quindi perché Encased è stato dotato di modalità di gioco che, comunque, i giocatori non sembrano apprezzare? In questo caso è Viacheslav Kozikhin, Creative Director di Dark Crystal Games, a rispondere: “Abbiamo creato Encased non solo per essere un gioco totalmente divertente, ma anche per suscitare qualche pensiero nei giocatori. Dalle scelte morali alla risoluzione dei problemi, volevamo che il giocatore usasse la propria immaginazione per interpretare il proprio avatar nel modo desiderato“.
“Questi sono alcuni dei motivi per cui abbiamo creato tutte queste possibilità extra. Siamo consapevoli che non tutti le vedranno, ma fa parte della magia dei giochi di ruolo. Si tratta di scoprire e consentire ai giocatori di esplorare un mondo nel modo che preferiscono, piuttosto che avere una trama predefinita“, ha infine aggiunto Kozikhin.
Ora non ci resta che provare Encased e capire che tipo di gioco vogliamo giocare e a che genere di personaggio vogliamo dare vita. Il titolo è attualmente in early access e, fino al 14 settembre, anche scontato del 20% su tutti i principali store virtuali, ossia Steam, Epic Games Store e GOG.