Sviluppato da Sickhead Games e Starbreeze Studios e pubblicato da Ziggurat Interactive in sinergia con TopWare Interactive e Limited Run Games, Enclave HD (come da annuncio ufficiale) è un gioco di ruolo d’azione in 3D terza e in prima persona nonché edizione in HD del titolo originariamente pubblicato nel 2002. Noi abbiamo affrontato le due campagne su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione!
Enclave HD – sempre loro: luce e tenebre
Prima di affrontare la trama di Enclave HD è bene ricordare, ancora una volta, la natura di questo titolo. Si tratta di una remastered in HD di un titolo, Enclave, pubblicato originariamente nel 2002 per Xbox e PC. Quello che abbiamo fra le mani è quindi il medesimo titolo con accorgimenti legati prevalentemente alla cura grafica senza alcun accorgimento rilevante al gameplay che rimane lo stesso dei primi anni 200, con pregi e, purtroppo, innumerevoli difetti.
Enclave HD è ambientato a Celenheim, il cui controllo è conteso fra la fazione della luce e quella dell’ombra. Ma torniamo indietro nel tempo, per la precisione a quando l’Alto Stregone Zale si è sacrificato dando vita ad abissi profondi e apparentemente insanabili. Eppur da allora, il mondo ha iniziato a guarire e per un po’ ha regnato anche la pace. L’Enclave, da cui il titolo del videogioco, è l’ultimo baluardo della fazione della luce.
La luce vuole proteggere la magia dall’oscurità e quindi dai Vatar e dalle loro legioni di Dreg’Atar che sono rimasti esiliati all’esterno di Celenheim. Purtroppo però, mentre il mondo risanava se stesso, l’esercito oscuro si è rafforzato, preparando una nuova e brutale invasione. Ed eccoci qua alle ben due campagne di Enclave HD. Nonostante la schermata iniziale possa far intuire che puoi scegliere se iniziare dalla storia della fazione della luce o la storia della fazione dell’oscurità, la realtà è che non hai scelta.
Il gioco ti costringe a iniziare la campagna della luce e solo al suo completamento potrei iniziare quella dell’oscurità. Inutile dire che fermarsi a una sola campagna vuol dire godersi solo mezzo titolo in quanto entrambe le storie si completano a vicenda e regalano un quadro complessivo decisamente più appagante. Inoltre, l’idea di vivere la storia da due fronti diversi, all’epoca, era anche decisamente accattivante.
A livello meramente narrativo, in quanto dark fantasy, Enclave HD non è malaccio ma al giorno d’oggi c’è decisamente molto di più. La trama è un susseguirsi di missioni con protagonisti decisamente anonimi e che potrai cambiare man mano che li sbloccherai. A conti fatti, il nostro avatar non è altro che una “classe” (guerriero, ecc.) ed è dotato di un carisma pari a zero. In compenso chi ci ruota intorno, seppur decisamente ancorato a cliché, sono leggermente migliori.
Da evidenziare anche come alcune cose a schermo, come gente che cade dal soffitto e si schianta con animazioni decisamente discutibili, che vorrebbero risultare serie, oggi risultano involontariamente ironiche se non trash. La realtà è che Enclave HD, dalla narrativa al suo gameplay, va vissuto come un ritorno agli inizi degli anni 2000, un tuffo nel passato. E in questo il risultato è centrato in pieno. L’effetto nostalgia è prepotente ed efficace. Purtroppo, chi non ha vissuto quegli anni difficilmente vivrà Enclave HD nel giusto modo, complici anche innumerevoli e discutibili difetti lasciati in bella vista.
Un’arma che non ferisce
Enclave HD è un action RPG vecchia scuola. Parliamo di un titolo suddiviso in missioni dove prevalentemente partirai dal punto A per poi arrivare al punto B in aree quasi sempre lineare e di scarso respiro, salvo alcune zone più aperte e desolate. non mancano anche momenti sviluppati in verticale ma, come gran parte dei contenuti del titolo, oggi non riescono a sorprendere, anzi. In effetti, nulla in Enclave HD riesce a sorprendere essendo un titolo decisamente vecchio e che già al suo tempo si limitava a soddisfare lo standard del genere forte però della propria atmosfera e doppia campagna.
E l’atmosfera da dark fantasy, nascosta tra poligoni sgraziati e volti inguardabili, esiste ancora. L’architettura degli edifici, la palette cromatica, i nemici e le loro caratteristiche, la crudeltà stessa di alcune azioni, nonostante animazioni goffe, c’è. Il titolo è coerente con se stesso ed è forte di una carica nostalgica che funziona e farà la gioia di chi vuole fare un tuffo nel passato.
Purtroppo tale tuffo è doloroso. Questo perché oltre all’atmosfera, il titolo eredita il gameplay e la sua struttura senza alcuna modifica rilevante. Eccoci quindi con un sistema di combattimento goffo e impreciso. Tradotto: meniamo fendenti che, anche se vicinissimi al nemico, non causeranno alcun danno. Vale anche per i nemici, ovvio, ma questo rende il combattimento una sorta di terno al lotto dove premere forsennatamente un tasto sperando di ottenere qualche risultato dall’hitbox ubriaca. Inoltre, la situazione si complica in presenza di più nemici.
Sia chiaro, i nemici hanno un’intelligenza pari a un sasso sgretolato e si mostrano ostici solo per la quantità di energia da azzerare. Alcuni non si muovono, altri ci corrono contro senza attaccare. Altri mirano a tutt’altro. Quindi affrontarlo, di regola, non è neanche impegnativo se non fosse per l’hitbox strabico. Nelle prime fasi, inoltre, otterremo anche armi a distanza che ci agevolano non poco nel far male al nemico nonostante una lentezza snervante nell’esecuzione di lancio e carica.
Eppure, nonostante questo, Enclave HD è un titolo che può diventare assurdamente frustrante grazie a una posizione dei checkpoint quasi illegale. Il gioco, infatti, non salva se non a livello completato. Questo significa che se muori, dovrai ricominciare tutto dall’inizio se non hai incontrato alcun checkpoint. Se questa cosa è abbastanza accettabile all’inizio, col tempo ti ritroverai ad affrontare trappole letali istantanee a sorpresa. Palesemente trappole da affrontare tramite trial and error in quanto imprevedibili.
Morire così per poi poter ricominciare tutto dal principio… è potenzialmente snervante. Quindi sì, è richiesta una buona dose di pazienza. E se ti stai chiedendo come potenziare il proprio protagonista ebbene, dovrai trovare le monete sparse in giro per i rispettivi livelli. A conti fatti, le monete fungono anche da collezionabile e sono l’unica valuta che potrai spendere per potenziare l’equipaggiamento prima di accedere al livello. Più monete avrai, più elementi potrai potenziare: spada, arma a distanza, proiettili, scudo e armatura.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, nonostante il lavoro grafico, Enclave HD sfigura in quasi tutto. Sì, l’atmosfera c’è e sì il richiamo nostalgico è prepotente ma terminato l’effetto il titolo presta il fianco ad animazioni legnose e brutte, dettagli grafici sfocati e poco attraenti, aree di gioco spoglie e con elementi ripetuti fin troppe volte. Si poteva fare decisamente di più ma, ancora una volta, chi vuole tuffarsi nel passato, si ritroverà a casa in un mondo tirato a lucido ma con pigrizia.
Il sonoro è efficace grazie anche a un doppiaggio italiano efficace e che oggi è praticamente una rarità. Le tracce sono sufficientemente epiche e ben in linea con le atmosfere del titolo e no, a differenza del resto, sono invecchiate benissimo risultando gradevoli e orecchiabili. Ovviamente, se c’è il doppiaggio, non possono mancare i sottotitoli in lingua italiana, gradita presenza anche se i testi non sono tantissimi.