Ti sei mai ritrovato davanti a titoli rompicapo con enigmi fine a se stessi? Ovvero, giochi in cui gli enigmi offerti non sono supportati da una narrazione solida che non coinvolgono del tutto il giocatore. Il titolo oggetto della recensione di oggi è la dimostrazione che nei titoli rompicapo non c’è bisogno di chissà che sfide: anche enigmi semplici, se ben supportati dalla trama e dai comparti tecnici, possono rendere il gioco davvero apprezzabile.
Encodya, avventura rompicapo indie opera di Chaosmonger Studio, è stata pubblicata nel gennaio 2021 per PC. Dallo scorso 5 novembre è disponibile anche per Nintendo Switch a 29,99€. Abbiamo avuto l’occasione di provarla proprio sulla console ibrida firmata Nintendo: ecco cosa ne pensiamo!
Encodya: un futuro più che plausibile
2062, Neo-Berlin. È questo lo scenario distopico che fa da sfondo a Encodya: una metropoli dominata da disuguaglianze sociali. La tecnologia domina tutti gli ambiti della vita cittadina: i robot sono ormai amici fedeli, si viaggia in macchine volanti e i visori di realtà virtuale sono dispositivi accessibili ai più. Giappone e Corea sono ormai superpotenze dominanti: non a caso in ogni angolo di Neo-Berlin è possibile vedere segni di queste culture.
Tina e SAM-53 sono i protagonisti di Encodya, e si muovono attraverso lo scenario sopra descritto. La prima è una piccola orfana di 10 anni, mentre il secondo è il robot affidato alla bambina alla sua nascita: la accompagna da sempre, e insieme hanno appreso l’arte dell’arrangiarsi. I due personaggi sono la chiave per fermare il piano malvagio del sindaco Rumpf, e quindi sventare una minaccia… cyberspaziale!
Encodya è un’avventura rompicapo con numerosi elementi di visual novel, poiché presenta una trama davvero ben strutturata e non scontata, in cui il giocatore scopre via via gli eventi controllando tramite lo stick della Nintendo Switch Tina e SAM-53. Gli avatar esplorano un microcosmo con l’obiettivo di sbloccare nuove aree della mappa. Come farlo? Naturalmente risolvendo puzzle, raccogliendo indizi e dialogando con gli NPC.
I due protagonisti di Encodya sono giocabili singolarmente: il giocatore può passare dall’uno all’altra tramite il tasto “L”, e lo switch non sarà in alcun modo casuale: Determinati dialoghi e azioni saranno esclusivi di ciascun personaggio. In alcuni momenti sarà necessaria la piccola Tina, mentre in altri sarà fondamentale la forza del robusto SAM-53. Entrambe possono raccogliere oggetti, che andranno a finire nell’ampio inventario, attivabile con il tasto “ZR”. Ciascun oggetto è preziosissimo, sia ai fini del completamento della storia sia per sbloccare segreti e obiettivi secondari, che includono piacevoli sorprese per il giocatore. Risolvere gli enigmi è una vera e propria sfida, poiché si dovranno combinare tutti gli oggetti nel modo corretto.
Durante l’esplorazione di Neo-Berlin è possibile interagire con alcuni NPC ai fini del completamento delle varie missioni. Essi sono particolarmente caratterizzati, verosimili e quindi memorabili: alcuni aiuteranno in qualche modo il giocatore mentre altri saranno solo brevi comparse. Questi dialoghi spesso includono riferimenti al nostro presente, come ad esempio la diffusa dipendenza dai social media e offrono a volte piccole perle di humor che strappano sempre un sorriso.
Il gameplay: accattivante e ben costruito
Chaosmonger Studio dà la piacevole possibilità di fruire Encodya sia in modalità facile che in modalità difficile (quindi senza suggerimenti), in modo che il giocatore possa percepire e apprezzare la crescente difficoltà dei rompicapi. Un peccato che non sia possibile far correre i due protagonisti, che possono infatti camminare soltanto. Questo però non inficia in alcun modo sull’impressione generale, anzi forse il loro camminare lentamente permette di osservare con calma Neo-Berlin e non perdere i minimi dettagli paesaggistici.
I primi minuti di gameplay di Encodya risultano piuttosto lenti, ma sono praticamente un tutorial e permettono al giocatore di prendere dimestichezza con i comandi e le meccaniche. Procedendo nella storia il giocatore si troverà davanti missioni ed enigmi sempre più coinvolgenti ed interessanti, che (per fortuna) Chaosmonger Studio decide di svelare passo passo. Il gameplay risulta nel complesso originale, coinvolgente e credibile. Dopo qualche ora di gioco è impossibile non empatizzare con i due protagonisti, apprezzando ogni loro caratteristica, sia fisica che caratteriale.
Aspetti tecnici principali: un piacere per i sensi
Il comparto grafico è senza dubbio encomiabile. Encodya ha un’impostazione 3d con dettagli grafici 2d, l’impressione è quella di muoversi dentro un cartone animato giapponese… in perfetto stile cyberpunk. Il giocatore è catturato dallo spazio circostante grazie alla visuale in terza persona: essa dà la sensazione di essere lì, assieme a Tina e SAM-53 e permette di osservare e perdersi nei dettagli di ciascuno scenario. Neo-Berlin ipnotizza il giocatore proprio grazie a questi scenari e ai suoi colori freddi e sbiaditi, perfetti per rappresentare un futuro tanto tecnologico quanto incerto.
Anche il comparto sonoro è degno di nota. La musica in sottofondo che accompagna l’avventura di Tina e SAM-53 risulta futuristica e malinconica ed è davvero piacevole ascoltarla scorrere durante l’avventura. Il doppiaggio è fluido e caratterizzato e anch’esso gioca un ruolo importante nel rendere memorabili protagonisti e NPC secondari. Gli effetti sonori contribuiscono al coinvolgimento del giocatore, anche se non sono numerosi sono comunque ben distribuiti.
Ciliegina sulla torta, Encodya include interessantissime citazioni che fanno riferimento alla realtà storica e politica attuale. Ufficialmente, come dichiarato all’inizio dell’avventura, ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale… Tuttavia, non è difficile cogliere lo spirito critico degli sviluppatori osservando elementi di gameplay praticamente espliciti.
Guarda il teaser trailer: