Sviluppato e pubblicato da Moving Pieces Interactive in sinergia con First Break Labs, Entropy Survivors è un roguelike bullet hell in terza persona 3D con visuale isometrica che ha come protagonisti una rana pistolera e un robot samurai. Noi abbiamo vissuto le avventure di questo stravagante duo su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a schivare un oceano di proiettili multicolore?
Entropy Survivors e il ritorno della rana e del suo robot
Ebbene sì, se una rana armata di pistola e un robot armato di spada non vi sembrano una combo originale è perché questi due personaggi li abbiamo già visti in un altro titolo. Per l’esattezza, in Shoulders of Giants (di cui puoi recuperare anche la nostra recensione). Gli eroi di Entropy Survivors, sviluppato dal medesimo team dell’altro gioco appena citato, sono praticamente gli stessi e condividono anche lo stesso scopo: fermare l’Entropia.
La narrazione è praticamente un richiamo a quella di Shoulders of Giants di cui, a conti fatti, ne è prequel. Purtroppo, è identica anche la caratterizzazione dei protagonisti che ne emergono completamente privi di spessore e carisma. La combo decisamente singolare tra anfibio e robot viene quindi sfruttata unicamente sul versante ludico lasciando la narrazione come un mero pretesto per spingerci ad affrontare orde di nemici implacabili.
Inoltre, a differenza di Shoulders of Giants, qui i PNG sono molto pochi (e quei pochi sono spesso identici all’altro titolo citato) e limitati a frase accessorie e prive di coinvolgimento emotivo. In parole povere: non t’interesserà un accidenti della lore e della storia in sé, storia che non fa niente per emergere. A conti fatti, l’unica area sicura, il nostro hub, è anche l’unico luogo in cui poter interagire con gli altri personaggi che fungono però da mere opzioni per personalizzare i nostri eroi.
Un roguelike bullet hell senza pietà alcuna
Appurato che la narrazione di Entropy Survivors non è altro che una cornice opaca e poco accattivante, è tempo di analizzarne il gameplay. Se Shoulders of Giants faceva il verso a The Risk of Rain, questa volta le regole cambiano completamente seppur sempre ancorato con una certa fermezza nel mondo dei roguelike. Le idee di base sono le stesse e, a malincuore, anche gran parte dei potenziamenti che andremo a scovare in giro.
Si tratta di un action game con visuale isometrica in 3D dove ogni mondo è suddiviso in una serie di livelli (accomunati dal bioma e dalla tipologia di nemici) che non sono altro che macro arene chiuse in cui appariranno nemici e power up in modo procedurale. La particolarità di Entropy Survivors risiede ancora una volta nel dualismo dei protagonisti.
La rana e il robot si muovono come un’unica entità ma combattono in modo separato. La rana, specializzata in attacchi a distanza, ha un suo set di attacchi e può equipaggiarsi di specifici power up così come il robot che è però specializzato in attacchi ravvicinati. Decidere quando utilizzare le loro rispettive mosse è la chiave per sopravvivere nel crudele mondo di Entropy Survivors.
Ad aiutarci ci sono i numerosissimi power up e abilità a loro volta potenziabili in base alle nostre scelte. Tali power up possono essere recuperati da oggetti su campo (come i tesori rilasciati dai boss e mid boss o da oggetti speciali che appaiono a random per l’arena, con tanto di indicatore a guidarci) e sono il fiore all’occhiello dell’intera produzione. Questi sono varie con alcune trovate completamente fuori di testa e decontestualizzate, come dei grossi piedi che calano dall’alto in modo casuale.
Possiamo anche evocare una flotta di camion della spazzatura e, come detto, possiamo poi potenziarlo per aumentarne i danni e in questo specifico caso, moltiplicare il numero di camion evocabili. I power up principali, comunque, li otterrai principalmente salendo di livello. Questo avviene accumulando esperienza, falcidiando i nemici che popolano costantemente l’area di gioco. Nemici che andranno a moltiplicarsi fino a dar vita a veri e propri sciami difficili da domare.
Oltre ai power up per rana e robot (con alcuni che richiedono anche interventi ludici come una palla da bowling da gettare contro i nemici per aumentarne i danni), abbiamo anche un’abilità speciale e fissa che è determinata dalla classe che decideremo di equipaggiare prima di intraprendere la sfida. Tale abilità è ad attivazione manuale e si ricarica da sola nel tempo. Le altre abilità, invece, si ricaricano sì nel tempo ma la loro attivazione è automatica e avviene quando usiamo il colpo standard di rana o robot (ovviamente il colpo standard della rana attiverà esclusivamente le abilità di quest’ultima e viceversa).
Le possibilità di personalizzazione casuali sono davvero tantissime e possono a loro volta essere influenzate tramite l’investimento di diamanti rossi che vanno sia a potenziare di default i vari power up ottenibili randomicamente in gioco sia influenzare le percentuali della loro apparizione. Non solo, oltre ai diamanti, tutte le monete ottenute nelle varie run saranno ereditate con la possibilità di essere spese per potenziare passivamente il nostro duo di eroi.
In quanto roguelike, infatti, tutta l’esperienza e tutti i power up ottenuti nel corso di un singolo livello andranno persi alla sua conclusione (sia in caso di vittoria che di sconfitta) ad esclusione delle valute già evidenziate. Per quanto riguarda il livello di difficoltà, Entropy Survivors ha una curva d’apprendimento molto elevata e già il primo livello può risultare ostico. Il titolo richiede di sopravvivere per 20 minuti a ondate crescenti (in numero e potenza) di nemici, con tanto di boss e mid boss di vario genere che sapranno mettere alla prova la tua pazienza.
Ma se in single player la situazione può diventare facilmente frustrante, in compagnia (fino a un massimo di 4 giocatori) la situazione migliora notevolmente. Ultima nota per la longevità, discretamente elevata considerando i mondi e le rispettive aree a disposizione peccato solo che il titolo consumi velocemente tutto il suo potenziale rischiando di diventare presto molto ripetitivo.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Entropy Survivors ricicla molto da Shoulders of Giants ma la visuale dall’alto ne lima i difetti e rende quasi del tutto inutile l’attenzione al dettaglio. Rimane però innegabile il riciclo di asset, personaggi e nemici dall’altro titolo. Il sonoro è abbastanza gradevole, accompagnando le nostre spedizioni senza troppi fronzoli e soprattutto senza affaticarci o dar fastidio.
Buone le animazioni (abbastanza semplici a essere onesti) mentre tocca segnalare qualche sporadico rallentamento soprattutto nei casi dove lo schermo trabocca di nemici in movimenti. In questi momenti, inutile dirlo, il caos domina incontrastato. Ultima nota per la gradita presenza della lingua italiana anche se i testi a schermo sono abbastanza poco.