Epic Chef è un titolo sviluppato da Infinigon e pubblicato da Team17 disponibile per PC (Steam), Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One. Il gioco è un’avventura guidata dalla trama e incentrata sulla cucina. La versione oggetto della recensione è quella di Steam.
Epic Chef: un forestiero ad Ambrosia
Il nostro protagonista dopo aver navigato come clandestino in un mercantile viene “scaricato” nel porto di Ambrosia, una caratteristica e ridente cittadina sul territorio di Concordia. Appena tocca terra, Zest si ritrova difronte a uno dei lati oscuri di Ambrosia, la corrotta burocrazia che dovrà affrontare per poter accedere alla città. Dribblando guardie che provano a chiedere bustarelle anche per una semplice informazione, il nostro caro protagonista si ritrova nell’ufficio del capitano delle guardie. Un ufficio lussuoso, pieno di oggetti molto costosi caduti giù da delle casse dei vari mercantili e carovane di passaggio per Ambrosia.
Durante l’incontro con il capitano apprendiamo il motivo per cui Zest si trova ad Ambrosia. Il giovane, infatti, è in possesso dell’atto di proprietà di Villa Calamitozza, una particolare magione che si erge fuori dalle mura della città. Entrato in città, Zest fa la conoscenza di Speck una guardia cittadina che lo condurrà alla villa ma non senza prima averlo avvisato riguardo alle voci che circolano sulla maledizione di Villa Calamitozza. Zest decide comunque di restare noncurante della maleficio e accecato dall’imponenza della proprietà.
Da questo momento, Zest è ufficialmente un cittadino di Ambrosia e inizierà conoscere gli usi e le abitudini degli ambrosiani insieme alla loro passione per la cucina e le sfide culinarie.
Dai campi direttamente in padella
In Epic Chef ci ritroveremo in un open world in cui con il nostro personaggio andremo ad esplorare tutta Ambrosia e il territorio circostante a cavallo del nostro strano struzzo, Betulla. Di grande importanza per il titolo è la preparazione dei piatti per vincere le sfide e proseguire con la storia. Alla base della preparazione del piatto per lo svolgimento della sfida c’è un’intera filiera che dovremo sviluppare e che ci permetterà di ottenere ingredienti sempre migliori.
Gli ingredienti da usare nei piatti possono essere coltivati, raccolti/catturati in giro per Ambrosia oppure processati utilizzando delle particolari strutture. In Epic Chef potremo quindi coltivare i campi e piantare semi per produrre ortaggi e alberi da frutto e da questi ottenere altri semi per poter espandere il nostro orto.
Per ottenere i semi sarà necessario costruire il mulino, che insieme alla segheria sarà tra le prime strutture che potremo costruire. A corredo di queste, dovremo costruire molti depositi per stoccare il raccolto, che in Epic Chef non andrà mai a male. La costruzione delle strutture necessita di legna e assi che possono essere ottenute abbattendo gli alberi intorno alla proprietà e che dopo un po’ di tempo ricresceranno in automatico.
Costruendo strutture sempre più aggiornate anche grazie all’aiuto di un falegname di nome Jesus che incontreremo durante il nostro cammino potremo produrre ingredienti sempre più complessi e raffinati da usare nei nostri piatti. Inoltre, Jesus ci aiuterà ad espandere la nostra proprietà permettendoci di ampliare l’area di costruzione e coltivazione e di ottenere miglioramenti estetici per Villa Calamitozza.
Visto che per svolgere alcune attività e migliorare l’aspetto della nostra villa avremo bisogno di soldi, potremo vendere tutte le eccedenze del nostro inventario ai mercanti in città.
Quando il gioco si fa duro, si inizia a spadellare
Il fulcro fondamentale di Epic Chef è costituito dalla cucina e dalle sfide culinarie. Infatti ogni disputa verrà risolta con una battaglia di cucina e anche l’avanzamento di livello del personaggio si realizzerà mangiando i piatti che noi stessi prepareremo.
Una volta entrati in cucina quasi tutti gli elementi presenti nell’inventario, perfino la legna e gli unicorni, potranno essere usati come ingredienti. Per migliorare il nostro piatto oltre ad usare ingredienti di qualità o esotici potremo aggiungere delle salse che avranno un effetto sulle statistiche del piatto e sulle capacità di giudizio di chi valuterà il piatto.
In Epic Chef ogni ingrediente avrà delle caratteristiche uniche contraddistinte da tre fattori: Vigore, Spirito e Raffinatezza. Al termine della preparazione del piatto questo avrà un punteggio in questi tre indicatori che dipenderà non da una semplice somma delle statistiche dei singoli ingredienti ma anche dalla abilità nella preparazione del piatto stesso. Infatti bruciare un ingrediente in padella apporterà un malus al punteggio complessivo del piatto, unire invece degli ingredienti che hanno sinergia tra loro ci farà ottenere dei bonus sul punteggio finale. Oltre alla semplice combinazione di ingredienti sarà necessario scegliere adeguatamente l’ordine con cui li aggiungeremo in padella per sfruttare il massimo dei bonus.
In aggiunta ai tre fattori che caratterizzano il piatto, ci sarà anche un altro elemento ovvero l’aroma. Questo pur non influendo sul punteggio finale sarà determinante per stabilire l’ordine con cui i piatti verranno assaggiati nelle sfide. Qui entrano in gioco le salse, infatti, queste oltre a modificare gli indicatori del piatto andranno anche influenzare i gusti del giudice per un determinato numero di assaggi. Quindi, oltre a una buona realizzazione del piatto, dovremo sviluppare una strategia che ci farà prevalere sul nostro avversario.
Durante le sfide culinarie Zest verrà valutato dai giudici più disparati da un asino che decreterà il vincitore della prima sfida che si ritroverà ad affrontare fino alle personalità più illustri del Culinarium (l’organizzazione più potente e importante di Ambrosia).
Dulcis in fundo
A coronamento della freschezza del gameplay si aggiunge lo spirito goliardico del titolo che emerge già dalle prime battute. In quasi tutti i dialoghi che intercorrono tra Zest e i cittadini di Ambrosia è presente una forte vena ironica condita da riferimenti ad altre opere della cultura pop.
A proposito di riferimenti ad altre opere, Epic Chef ne è pieno zeppo, tra questi sono presenti molti riferimenti al Signore degli Anelli, Pokémon e The Elder Scrolls, inoltre l’intero gioco sembra essere una grande sfida di Masterchef e il nostro protagonista sembra quasi la caricatura di Gordon Ramsay.
Epic Chef ha una grafica low-poly molto colorata che ben si addice allo stile e ambientazione del gioco, peccato per l’ottimizzazione visto che abbiamo trovato il titolo molto pesante sull’hardware soprattutto vista la veste grafica e nonostante la configurazione rientrasse ampiamente nei requisiti di sistema. Malgrado la scarsa ottimizzazione, il gioco è rimasto per tutto il tempo fluido e non abbiamo riscontrato né bug né crash. Il titolo non è doppiato, ma non mancano invece effetti sonori e un’allegra colonna sonora.
Nel complesso siamo rimasti soddisfatti da Epic Chef in quasi tutti i suoi aspetti e sorpresi in particolare dal modo in cui un cooking simulator possa essere in grado di coinvolgerci quasi quanto un RPG.