La causa tra Epic Games e Apple continua con una nuova dichiarazione di Epic che, dopo aver citato in giudizio il colosso di Cupertino, sembra sempre più decisa a non voler retrocedere di un passo.
Se ti sei perso, o non ricordi bene i fatti, ecco un piccolo riassunto di cosa è successo fino ad ora:
- 13 agosto: Epic inserisce su Fortnite Mobile un nuovo sistema di pagamento che vìola i termini di servizio Apple Store, per cui ogni pagamento di applicazioni deve pagare una quota del 30%, Apple decide di eliminare Fortnite dallo store e quindi viene citata in una causa civile da Epic.
- 17 agosto: Epic rilascia una dichiarazione in cui rivela che Apple avrebbe minacciato di rimuoverle l’account da sviluppatore. Questo comporterebbe l’impossibilità di creare nuovi giochi o programmi per iOS e Mac.
- 24 agosto: il giudice Yvonne Gonzalez Rogers delibera un ordine provvisorio che impedisce ad Apple di terminare l’account sviluppatore di Epic, ma Fortnite può continuare ad essere escluso dallo store di Apple.
- 8 settembre: Apple cita a sua volta Epic Games per la rottura dei termini di contratto riguardo Fortnite, dichiarando che la battaglia legale serviva a Epic per generare attenzione sul gioco e che i termini erano ben chiari al momento della sottoscrizione di Apple Store.
- 28 settembre: il giudice Yvonne Gonzalez Rogers apre la causa e rimanda ogni decisione definitiva, con la prima parte del processo fissata per l’estate 2021.
Con le ultime dichiarazioni, invece, Epic tiene a sottolineare che si è sempre comportata in maniera legale in quanto i proventi del market di gioco, quindi all’interno di Fornite Mobile, sono di proprietà esclusiva di Epic Game, creatrice del gioco.
Epic Games non è nuova a cause legate a Fortnite
Se tutto questo ti suona familiare, è perché il gioco targato Epic Games non è nuovo a cause legali, infatti nel 2018 Bluehole, la compagnia dietro PUBG, aveva citato in giudizio Epic perché accusata di aver rubato l’idea del battle royale a PlayerUnknowns, il creatore di PlayerUnknown’s Battlegrounds. Infatti Brendan Greene, il creatore della mod di Arma 3 poi diventato uno stand alone di successo, PUBG appunto, aveva cominciato a sviluppare la sua idea di un Battle Royale quando ancora Fortnite non aveva una modalità Battaglia Reale che lo ha reso famoso.
PUBG ha poi ritirato la causa e, anche se questo meriterebbe un discorso a parte in se, Fortnite è uscita indenne dal processo. Infatti la preoccupazione di tanti era si per il Battle Royale di casa Epic Game, ma anche e soprattutto per la cosa che ha reso Epic famosa e una delle aziende leader del settore: Unreal Engine.
Infatti Epic nel 1998 creò questo motore per il gioco a cui deve il nome e che ha segnato una pietra miliare nel genere degli sparatutto, Unreal. Diventato gradualmente sempre più centrale nello sviluppo di giochi fino a diventare uno dei motori grafici piu usati al mondo, anche al di fuori del settore gaming.
Epic Game e Ureal: quanto vengono utilizzati?
Anche se può sembrarti strano un motore grafico non è utilizzato solo per creare videogiochi ma, se abbastanza potente e con un codice stabile, può essere utile per qualcosa che a prima vista centra poco con il mondo del gaming.
Ti basta pensare al recente lancio della tecnologia ray-tracing nelle schede video, che veniva utilizzata per lo sviluppo degli effetti speciali nei film, che subito potrebbe darti un idea di quanto il mondo del gaming e della tecnologia video siano spesso non così lontani. Ma Unreal? Quanto conta un motore grafico nato per un videogioco sparatutto?
Dalla sua creazione alla versione attuale, Ureal ha acquistato sempre più funzionalità, fino ad essere in grado di gestire applicazioni fotorealistiche in tempo reale e poter essere utilizzato per i più disparati motivi.
Per esempio molte produzioni di Hollywood hanno utilizzato Unreal Engine per creare personaggi, effetti e set virtuali. Per esempio Disney e Lucasfilm hanno fatto largo utilizzo del rendering in tempo reale permesso dal motore targato Epic per produzioni come Solo, Rogue One e The Mandalorian.
Più della meta della serie The Mandalorian è stata girata utilizzando schermi led su cui venivano proiettati set virtuali, i quali hanno permesso agli attori di immedesimarsi di più nella parte di quando dovevano recitare davanti ad un green screen, vedendo effetti e scenari prima di dover aspettare mesi di post produzione.
Altro uso è per i programmi televisivi che utilizzano grafiche in sovraimpressione, per esempio programmi di informazione sul clima, poco usati in Italia ma che negli Usa sono molto più diffusi. Uno fra tanti e The Wheater Channel, in cui tutte le grafiche e ricostruzioni sono create tramite Ureal.
Unreal è anche utilizzato da case automobilistiche e architetti per visualizzare in tempo reale i progetti in corso o per permettere a team di condividere grafiche e rendering che facilitano il lavoro.
Ma tutto questo cosa c’entra con Epic e la causa con Apple?
Ti starai chiedendo come una causa che sembra riguardare un gioco su di uno store per iPhone sia cosi cruciale. In realtà ben poco se si tratta di soldi e tutto si chiuderà con un risarcimento da parte di Epic alla casa fondata da Steve Jobs.
Diverso è se Apple decide di ostacolare Epic e togliere funzionalità al motore Ureal. Infatti tutto quello che ti abbiamo detto sopra, quindi produzioni cinematografiche, programmi rendering, sovrapposizioni televisive e molto altro, spesso girano su macchine macOs, o hanno programmi iOS che girano in background. E sarebbe un grosso danno rimuoverle o limitarle in caso che la disputa tra i due colossi si inasprisca ancora di più.
Ovviamente ti diciamo tutto questo non per prendere una parte o per dire chi ha ragione o chi torto, ognuno dei due marchi ha le sue responsabilità e starà al giudice e non a noi decidere. Ma per farti riflettere su come un motore nato per il gaming sia così centrale nella vita di tutti i giorni e, perché no, sperare di farti guardare con un occhio diverso ogni programma o visualizzazione grafica che vedrai, chissà magari era nata per un gioco che hai giocato anche tu!