Che Epic Games stia cercando in tutti i modi di far decollare il suo Epic Games Store è chiaro, soprattutto considerando che da mesi regala almeno un gioco gratuito ogni settimana, per lo più giochi non particolarmente famosi magari, ma pur sempre gratis. Secondo i dati pubblicati da CommodoreKong su Reset Era, i tentativi di raggiungere – e probabilmente scalzare – il primo e l’unico grande re di questa faccenda si stanno facendo molto costosi.
La documentazione condivisa è da considerare una fonte affidabile, trattandosi di report resti pubblici a seguito della causa legale tra Apple ed Epic Games, che va avanti già da un po’. Secondo i dati che CommodoreKong ha estrapolato dalla lettura di oltre 350 pagine, le perdite dell’Epic Games Store sono e saranno ancora parecchio ingenti.
Si parla infatti di 181 milioni di dollari nel 2019 e 273 milioni di dollari nel 2020, mentre per il 2021 si stimano perdite di circa 139 milioni di dollari. Un buco nere nelle casse di Epic Game, che prevede che lo store diventi reddittizio solo nel 2023, ma che lo ha aperto ormai ben tre anni fa!
Sempre dai documenti di cui sopra risulta che in Epic Games Store ci siano oltre 160 milioni di iscritti, di cui 56 milioni attivi su base mensile, che possono godere di un panorama di 400 giochi pubblicati da oltre 200 sviluppatori diversi. Le basi chiaramente ci sono, ma il fatto che le perdite siano così ingenti non è un fattore da prendere sotto gamba.
Stando comunque a quanto si evince dalla situazione, pare che Epic Games consideri questi perdite come dei costi non recuperabili, a suggerire che in realtà la cosa sia stata pianificata esattamente così com’è: un sacrificio necessario da fare nell’ottica di una grande espansione. Di fatti un altro dei numeri messi a disposizione su Reset Era indica che il 12% del ricavato dalle vendite fatte tramite Epic Games Store sia più che sufficiente a coprirne i costi operativi, che poco non è.
Gli accordi di esclusiva che Epic Games firma periodicamente per tenere alcune esclusive (come ad esempio Kingdom Hearts o Haven) lontane da Steam si fanno quindi chiaramente sentire nei conti, anche perché nel report di fine 2020 i numeri dati non sono affatto male. Si parla infatti di oltre 700 milioni di dollari spesi dagli utenti per acquistare i giochi direttamente dall’Epic Games Store, di cui solo 265 milioni sono deputati a giochi di terze parti.
Sempre parlando del report di fine anno, risulta che ci siano stati oltre 400 milioni di investimenti in accordi esclusivi, proprio con l’intento di tenere alcuni titoli ben lontani da Steam. A livello pratico questo garantisce allo Store un vantaggio competitivo non da poco e comunque non si parla certamente di soldi a fondo perduto.
Epic Games deve pagare di tasca sua questa garanzia minima all’editore del gioco, indipendentemente dal fatto che questo venga in futuro venduto o meno, anche se qualcosa di questi investimenti rientrerà, è difficile da capire quanto sarà effettivamente la perdita. È chiaro che l’asso della manica è Fortnite, che continua a macinare aggiornamenti e di cui gli utenti non si stancano mai.
Una delle critiche mosse da Apple all’Epic Games Store, proprio nell’ambito della battaglia legale, è l’assenza di funzionalità, il fatto di essere una mera vetrina di giochi e poco più. In realtà è la stessa Epic Games a sottolineare come la cosa non sia vera, tant’è che vengono evidenziate funzioni come i rimborsi self-service e, appunto, la già nominata carrellata di giochi gratuiti che fanno la loro comparsa settimanalmente.
Un’altra giustificazione data proprio dal CEO Tim Sweeney è che, le grandi perdite, altro non sono che anticipazioni dei costi di marketing per l’acquisizione di nuovi clienti e per guadagnare sempre più fette di mercato. Sweeney tra l’altro, nel suo account Twitter, non perde occasione per dimostrare il suo antagonismo ad Apple, con un ultimo tweet al vetriolo proprio qualche giorno fa:
Apple says it must block all competing stores on iOS because it alone can protect users. This is a lie. The App Store is full of scams, and competition – including competing on app quality – is desperately needed. https://t.co/Vqtrl25xl4
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) March 30, 2021
Insomma, la battaglia legale è sempre molto accesa ed i numeri non sembrano essere oggettivamente dalla parte di Epic Games… Staremo a vedere come andranno effettivamente le cose, nel frattempo dai un’occhiata al titolo gratuito di questa settimana: 3 out of 10: Season Two.