Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad una battaglia tra Epic Games Store e Steam, causato dal comportamento spregiudicato di Epic, volto ad acquisire quante più esclusive di rilievo e collocare il proprio store in una posizione di rilievo rispetto allo storico competitor.
Tuttavia nelle ultime ore abbiamo assistito ad una clamorosa apertura per cui sembrerebbe che Epic possa rivedere le proprie politiche nel caso in cui i concorrenti aumentassero la percentuali di guadagni corrisposta a sviluppator e publisher.
A parlare di questa possibilità è stato Tim Sweeney, fondatore di Epic Games, da sempre molto attivo su Twitter nel commentare con gli utenti le proprie scelte e quelle della sua software house. In una discussione in cui un utente commentava negativamente la politica aggressiva di Epic in fatto di esclusive Sweeney ha risposto spiegando che, se Steam decidesse di aumentare all’88% la percentuale di guadagno corrisposta a sviluppatori e publisher, Epic potrebbe ritirarsi dalle esclusive e addirittura considerare la possibilità di condividere i propri titoli con Steam.
Il problema, secondo il numero uno di Epic sta nella percentuale del 30% ad oggi corrisposta agli store online, ritenuta molto pesante per tutti i vari componenti dell’industria. Sweeney continua dicendo che il suo operato è volto a superare questa impasse e che al momento l’approccio adottato da Epic Games Store sembra essere la soluzione più adatta.
Si tratta di quindi di una questione più etica che economica, correlata alla qualità del mercato PC e ad una maggiore considerazione per gli sviluppatori e chi pubblica il loro lavoro; in effetti quella dell’aumento della percentuale è solo una delle condizioni che Sweeney avrebbe in mente.
Alcune riguardano l’intercambiabilità degli Store, per cui una volta acquistato un titolo dovrebbe essere disponibile su qualunque piattaforma o ancora la possibilità per gli sviluppatori di utilizzare servizi online senza ulteriori costi e limitazioni imposte dagli store.
Probabilmente è più una provocazione, volta ad attirare l’opinione pubblica sul problema, che una vera proposta vista la difficoltà nell’attuare quanto Sweeney auspica.
If Steam committed to a permanent 88% revenue share for all developers and publishers without major strings attached, Epic would hastily organize a retreat from exclusives (while honoring our partner commitments) and consider putting our own games on Steam.
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) April 25, 2019