Fortnite è diventato terreno di guerra, non solo videoludico ma anche giuridico e cattivo sangue scorre ora tra Epic Games e Apple da alcuni giorni. Nel giro di poche ore, Apple ha annunciato la rimozione di Fortnite dall’App Store iOS, il che ha indotto Epic a reagire immediatamente e presentare una denuncia legale di 65 pagine contro Apple per “punizione contro la sfida al monopolio di Apple“.
Epic ha anche continuato a “punzecchiare” il suo nuovo avversario tramite la pubblicazione di un cortometraggio su Fortnite che è decisamente contro il monopolio creato dal colosso statunitense, facendo riferimento al 1984 di George Orwell, scaldando ulteriormente la già abbastanza scottante situazione. La sequenza di eventi di oggi sembra indicare un certo livello di pianificazione da parte di Epic, che probabilmente stava solo aspettando che Apple facesse quella mossa avventata prima di mettere in atto il loro piano.
Ecco il Tweet dall’account ufficiale di Fortnite, in cui vengono annunciate azioni legali contro Apple:
Epic Games has filed legal papers in response to Apple, read more here: https://t.co/c4sgvxQUvb
— Fortnite (@FortniteGame) August 13, 2020
Tutta la questione è iniziata con la rivelazione (da parte di Epic) del “Fortnite Mega Drop” : uno sconto fisso del 20% sui V-Bucks, ossia la valuta di Fortnite, acquistabile tramite tutte le piattaforme. Una mossa per cercare di recuperare qualche player spostatosi in altri titoli, visto il non buonissimo momento?
Secondo il comunicato: “A partire da oggi, qualsiasi V-buck o acquisto con denaro reale che effettuerai su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC e Mac è ora scontato fino al 20%. Non devi fare nient’altro! ” Tuttavia, questo non era previsto per le versioni Apple e Android del gioco, che sono probabilmente le versioni più popolari di Fortnite a causa della loro accessibilità. Per via delle restrizioni da tempo in atto da Apple su come le transazioni di terze parti possano essere gestite attraverso il proprio App Store, le aziende sono costrette a tenere conto di queste regole.
“Apple e Google riscuotono una commissione esorbitante del 30% su tutti i pagamenti in-game” ha affermato Epic Games. “Se Apple e Google riducono le commissioni sui pagamenti, Epic introdurrà anche per le loro versioni i risparmi (in termini di V-Bucks) previsti per le altre versioni” . Questo è anche il motivo per cui Fortnite è stato originariamente lanciato al di fuori dell’ecosistema di Google Play e come download a scaricamento esterno.
Epic infine ha lanciato l’ultima offensiva introducendo l’opzione “Pagamento diretto” nell’app Fortnite che ha introdotto lo sconto ai giocatori da mobile e ha permesso loro di acquistare V-Bucks direttamente tramite Epic Games piuttosto che App Store.
Ad Apple non deve essere piaciuto questo susseguirsi di eventi perché la risposta dell’azienda allo sconto “Fortnite Mega Drop” e all’opzione di “Pagamento Diretto” è stata semplicemente rimuovere del tutto Fortnite dall’App Store iOS. In una dichiarazione di Apple, la società ha successivamente dichiarato:
“Epic ha abilitato una funzionalità nella sua app che non è stata esaminata o approvata da Apple e lo ha fatto con l’espresso intento di violare le linee guida dell’App Store relative ai pagamenti in-app che si applicano a ogni sviluppatore che vende beni o servizi digitali …
Epic ha accettato liberamente i termini e le linee guida dell’App Store e siamo lieti che abbiano creato un business di tale successo sull’App Store. Il fatto che i loro interessi commerciali ora li portino a spingere per un accordo speciale non cambia il fatto che queste linee guida creano condizioni di parità per tutti gli sviluppatori e rendono il negozio sicuro per tutti gli utenti. Faremo ogni sforzo per collaborare con Epic per risolvere queste violazioni in modo che possano restituire Fortnite all’App Store.”
Epic tuttavia è ormai sul piede di guerra e ha risposto al fuoco meno di un’ora dopo, affermando che stava presentando una denuncia con provvedimento ingiuntivo contro Apple in un tribunale federale del distretto della California settentrionale (trovi il comunicato più sopra). “Apple è più grande, più potente e più radicata dei monopolisti del passato. Con una capitalizzazione di mercato di quasi 2 trilioni di dollari, le dimensioni e la portata di Apple superano di gran lunga quelle di qualsiasi monopolista tecnologico nella storia“, affermano i documenti del tribunale depositati oggi.
Inoltre, la compagnia ha mandato in onda un cortometraggio su Fortnite chiamato Nineteen-Eighty-Fortnite, che prende posizione contro i monopoli e la soppressione da parte delle società. Puoi guardare il corto nel tweet qui sotto:
#FreeFortnite pic.twitter.com/nWskJMwknz
— Fortnite News (@FortniteBR) August 13, 2020
Il cortometraggio in Fortnite è quasi una riproduzione esatta dell’annuncio che Apple pubblicò nel 1984 prima di rilasciare il primo computer Macintosh, inveendo contro il monopolio informatico di IBM all’epoca. Il testo alla fine del video recita: “Epic Games ha sfidato il monopolio dell’App Store. Per rappresaglia, Apple sta bloccando Fortnite da un miliardo di dispositivi. Unisciti alla lotta per impedire che il 2020 diventi “1984” “.
Con il corto in onda e una causa da 65 pagine pronta a partire, è chiaro che Epic aveva pianificato questa mossa molto prima che Apple agisse contro Fortnite e lo rimuovesse oggi. In effetti, si potrebbe quasi considerare l’aggiramento delle politiche di Apple come un modo per spingere la piattaforma a intraprendere un’azione radicale, mettendo poi in moto il piano. Ricorda, questa è la stessa azienda che accidentalmente ha abilitato il cross-play e ha avviato la discussione che ha portato Sony ad aprire la sua piattaforma alle funzionalità di cross-play con Microsoft.
Epic chiede un’ingiunzione contro ciò che definisce “condotta anticoncorrenziale” e potrebbe benissimo trasformare il caso “Fortnite” in un qualcosa di enorme, che potrebbe avere un effetto a sua volta sul mercato della telefonia mobile e degli acquisti in-game di tutti gli altri titoli.
I fedeli della console non hanno paura, però: almeno per il momento, questo significa solo che mentre Epic e Apple si combattono a vicenda con mosse legali e non solo, loro si godono uno sconto del 20% sui V-Bucks di Fortnite. Non è un cattivo affare per ora, ma resta da vedere come questo si diffonderà nel mercato più ampio in futuro e quali ripercussioni ci saranno. L’esito di questo caso potrebbe benissimo avere implicazioni anche per le piattaforme console e PC, ridefinendo il controllo che i titolari della piattaforma hanno su sviluppatori ed editori.
Tra tanti se e tanti ma, sappiamo per certo solamente che l’app di Fortnite non è più disponibile (almeno per il momento) sia su Play Store che su App Store. Rimani sintonizzato per ulteriori aggiornamenti!