Nuovi giochi in esclusiva PlayStation 4 sono pronti a sbarcare su PC: tra conferme e voci di corridoio, la strada che collega la casa di Tokyo al mondo PC sembra essere più trafficata che mai.
La situazione attuale e la pagina Steam
A febbraio, Jim Ryan, direttore di Sony Entertainment Interactive, ha dichiarato in un’intervista a GQ che Days Gone sarebbe stato solo “il primo di un’intera lista di titoli pronti a sbarcare nel mercato PC“.
Sono passati mesi da quell’intervista: oggi, i PlayStation Studios hanno una loro pagina creatore personale su Steam sancendo, di fatto, l’inizio dello sbarco di Sony in una fetta di mercato mai realmente considerata in passato.
Horizon, Death Stranding e il nuovo rapporto di PlayStation con il mondo PC
Horizon Zero Dawn, così come Death Stranding (pubblicato da 505 games), sono stati tra i primi titoli di spessore sbarcati nel mondo PC: il responso del pubblico di Steam ed Epic Games Sore è stato decisamente positivo, soprattutto per aver elevato in maniera importante il livello tecnico, in primis per il titolo di Kojima, che ha visto uno sbalorditivo passo in avanti dal punto di vista grafico.
Ma a cosa è dovuta la scelta di Sony di sbarcare nel mercato PC che, fino a poco tempo fa, reputava come ostile? La risposta è da cercare, probabilmente, nel mercato di riferimento di questi due mondi.
Tenendo conto della netta differenza di spese, dato l’elevato budget richiesto per assemblare un PC di fascia alta, possiamo fare delle distinzioni.
Un utente che decide di investire in un computer preferisce avere una macchina da voler aggiornare nel tempo cambiandone i diversi componenti, senza aver bisogno di sostituirla nella sua interezza col passaggio delle generazioni, rendendo l’acquisto di una console sostanzialmente superfluo. Non secondario il discorso della libreria giochi, che rimane invariata, senza particolari problemi di retrocompatibilità.
Di contro, chi sceglie di investire in una console è alla ricerca di un dispositivo che gestisca da solo le questioni tecniche, preferendo la velocità e la semplicità di una macchina “plug and play“, dove basta inserire il disco e giocare, senza troppe difficoltà.
Piccola eccezion fatta per le console di nuova generazione: molti titoli PlayStation 5 permettono all’utente di giocare in modalità prestazioni o in modalità qualità, dando al giocatore la possibilità di scegliere se giocare ad un elevato numero di fps con buona qualità grafica, per giochi competitivi, oppure abbassare gli fps e godersi il massimo della potenza della console.
Questo sottolinea come i due mondi siano, sostanzialmente, diversi: la fetta di pubblico disposta ad avere pc di fascia alta e console di ultima generazione rappresenta solo una minima parte del mercato. Portare i propri prodotti su personal computer significa riferirsi a nuovi acquirenti, che altrimenti non avrebbero preso in considerazione l’acquisto del titolo perché non interessati alla console.
I vantaggi dello sbarco in questo “nuovo mondo”
Quali sono gli aspetti positivi di questa mossa da parte di Sony?
Il “piano” attuale della casa nipponica sembrerebbe essere quello di portare le proprie esclusive nel mondo PC solo dopo un lungo periodo di tempo: questa mossa ha sicuramente due grandi vantaggi. Prendiamo come esempio due titoli colossi PlayStation: God of War e Marvel’s Spider-Man, usciti rispettivamente nell’aprile e nel settembre 2018.
Il primo punto è a vantaggio, principalmente, delle proprie console: in questi 3 anni l’unico modo per poter godere di questi due titoli è stato solamente acquistando una PlayStation 4 o 5, dando giustizia al concetto di esclusiva console, particolarmente cara a Sony.
Il secondo punto è a vantaggio dei guadagni dell’azienda: nel loro periodo di vita, God of War e Spider-Man, hanno venduto complessivamente circa 40 milioni di copie. Il primo è stato scontato recentemente a prezzi incredibilmente accessibili, mentre il secondo è stato addirittura aggiunto al PlayStation Now, rendendolo praticamente “gratuito“.
Di fatto, a livello monetario, i due titoli sono stati completamente sfruttati: l’unico modo per ridargli vita sarebbe proprio proporli ad un pubblico che non aveva modo di averne accesso in precedenza. Da questo punto di vista la mossa di Sony sembra incredibilmente intelligente e remunerativa, permettendogli di aprire un nuovo ciclo per i due titoli.
Questo secondo punto è avvalorato dai dati raccolti dalle vendite di Death Stranding e Horizon Zero Dawn: il primo ha totalizzato circa 500 mila copie mentre, il secondo, circa 720 mila. Contando che sono dati aggiornati al settembre 2020, si può confermare quanto ipotizzato.
La “questione console”
Dando per assodato quanto detto prima riguardo i singoli titoli, un grosso nodo è rappresentato dalle console in se: la mossa di portare le proprie esclusive su PC potrebbe affossare le vendite delle console Sony?
La risposta è un “ni“: il primo pensiero sarebbe quello di ipotizzare come un utente legato alla console solo per le esclusive possa decidere di spostarsi su PC data la temporaneità dell’esclusività di un titolo su macchine Sony, sfruttando tutti i vantaggi di una macchina molto performante e versatile.
Di contro, però, esiste una netta differenza tra il giocare un titolo nel suo periodo di uscita rispetto a giocarlo anni dopo: giocarlo dopo tanto tempo aumenta il rischio di spoiler e non permette di viverlo con la community nel periodo di massima espressione.
Fattore da non sottovalutare è anche quello legato alla possibilità di poter creare, di fatto, un nuovo acquirente: l’arrivo su PC di Horizon ha creato una grande schiera di nuovi estimatori del titolo i quali, all’annuncio dell’arrivo del nuovo Forbidden West su PlayStation 5, potrebbero aver preso seriamente in considerazione l’acquisto di una console per non dover aspettare tempi biblici di un porting PC (mai annunciato).
La questione è sicuramente da tenere d’occhio nel più classico dei “chi vivrà vedrà“.