Il 2020 sarà un anno da dimenticare per i videogiocatori. La situazione è complessa, molti tendono spesso a guardare solo la superficie, ovvero i titoli in uscita, e il 2020 ci ha regalato quelle che diventeranno pietre miliari del medium come Final Fantasy VII Remake e The Last of Us Parte II, ma per chi è solito scavare più a fondo in questo mondo appare evidente come ci siano grossi sconvolgimenti in atto al momento.
Nel 2017 il mondo del cinema e dello spettacolo è stato travolto dall’ondata del Movimento Me Too, reso popolare grazie al caso Weinstein. Il movimento femminista voleva portare alla luce tutti i casi di molestie e abusi esercitati da uomini di spicco che tentavano di approfittare del proprio ruolo per ricevere favori sessuali da donne in carriera o in cerca di una via per il successo.
Questo movimento è tornato più volte a farsi sentire nel corso degli anni, toccando talvolta ambiti diversi e generando reazioni a catena. Nemmeno il mondo dei videogiochi è esente da questi scandali, che si stanno intensificando nelle ultime settimane. Al caso di qualche giorno fa di Chris Avellone se ne aggiunge oggi un altro con ripercussioni ancora più forti e significative.
Si tratta delle accuse di atteggiamenti sessuali inappropriati rivolte a Joey Cuellar, CEO dell’EVO 2020, il più celebre circuito competitivo di picchiaduro che quest’anno si sarebbe dovuto tenere online. L’uomo è stato prontamente licenziato e sostituito da Tony Cannon, le accuse e il licenziamento hanno però portato anche alla cancellazione dell’EVO 2020, che sarebbe dovuto iniziare domani.
In un moto di profondo rispetto verso la causa, compagnie del calibro di Bandai Namco e NetherRealm Studios si sono prontamente schierate a favore della decisione, un atto forte e coraggioso che mette in risalto un giusto ideale. L’annuncio della cancellazione dell’evento è stato dato tramite un tweet pubblicato direttamente dall’account ufficiale di EVO 2020, il post esprime quanto sia stata difficile questa decisione da parte degli organizzatori:
https://twitter.com/EVO/status/1278859734099963904
Anche Cuellar ha detto la sua tramite il proprio account Twitter, il CEO non ha cercato giustificazioni per il suo gesto, si è soltanto detto profondamente dispiaciuto per il suo comportamento, affermando di essere stato un ragazzo avventato e, anche se ciò non lo giustifica, di essere cresciuto molto negli ultimi vent’anni:
https://twitter.com/MrWiz/status/1278846403716866048