eXistenZ; questo il titolo del film del 1999 diretto dal regista “body horror” David Cronenberg, nel quale ci mostra quello che potrebbe essere il futuro dei videogiochi e della realtà virtuale, attraverso il suo distintivo gusto per il grottesco e l’orrore.
eXistenZ ruota tutto intorno a un particolare dispositivo organico in grado di connettersi al corpo dei protagonisti attraverso un vero e proprio “cordone ombellicale” capace di creare una connessione neurale che catapulta l’individuo immediatamente in una realtà diversa e in un contesto in cui gli viene richiesto di eseguire delle azioni come se fosse un vero e proprio videogioco, tant’è che l’ideatrice del dispositivo viene definita una vera e propria sviluppatrice software.
La connessione viene stabilita grazie all’installazione (alla base della schiena) di una “bioporta” in grado di connettere il dispositivo direttamente al sistema nervoso e di conseguenza, tramite la spina dorsale, al cervello.
Surreale e a tratti impossibile, ma cosa ci dice che questo non potrebbe essere realmente il futuro dei videogiochi? eXistenZ infatti riesce a prevedere quello che in realtà sta già accadendo nelle case di molti di noi.
Negli ultimi anni abbiamo infatti visto come i dispositivi per la realtà virtuale hanno preso sempre più piede, diventando un vero e proprio altro metodo per interfacciarsi con i videogiochi.
Attualmente è possibile immergersi in un’altra realtà semplicemente indossando un casco, anche senza l’impedimento di avere lunghi cavi tra i piedi o banalmente un potente PC da gaming (grazie ai dispositivi più recenti e avanzati come Oculus Quest 2).
eXistenZ ci fa vedere una situazione surreale e ancora molto lontana nella quale l’immergersi in una realtà virtuale potrebbe risultare addirittura pericoloso, mostrandoci le conseguenze del non riuscire a distinguere più la realtà fisica da quella virtuale.
Come si evolverà dunque la realtà virtuale? Diventerà pericolosa come quella mostrata in eXistenZ di David Cronenberg? Solo il tempo potrà rispondere a queste domande ma quello che è certo è che potrebbe un giorno lontano realmente sostituire l’esperienza videoludica come la intendiamo al giorno d’oggi e questo potrebbe estendersi a tutto quello che riguarda il mondo digitale come Film e Serie TV.
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